Correvo, non so per quale motivo, ma correvo.
Correvo, nonostante davanti a me si presentasse solo il nulla. Un nulla che sembrava infinito. Correvo? O era solo una mia illusione? Non vedo le mie gambe, le mie mani il mio corpo. I miei sensi non funzionavano e la mia percezione del tempo era svanita.
Era come se non sentissi più il mio corpo. Come se non ci fosse più.
Che fossi morta? Era dunque questo l'inferno? o il paradiso?Corrugai la fronte, o almeno l'intenzione era quella, e riflettei ... Dopo un po conclusi che era impossibile. Troppa calma, e poi, sentivo i battiti accelerati del mio cuore, quindi assolutamente no. Non potevo essere morta. Tirai un sospiro di sollievo, anche se non potevo di certo dirmi sollevata, perchè pur sempre vagavo nel nulla.
Se volevo trovare una via d'uscita prima di tutto dovevo calmarmi.
Cercai di concentrarmi sui miei battiti.
Chiusi gli occhi
"Uno" inspiro"due" espiro
"tre"
Un brivido, seguito da uno strano fischio dietro le mie spalle mi costrinse ad aprire gli occhi e a mandare al diavolo il disperato tentativo di calmarmi. Mi girai cercando di capire cos'era stato. Mi guardai intorno ma non vidi nulla.
Poi un minuscolo puntino bianco apparse. Man mano che avanzavo si faceva sempre più grande e luminoso, assomiglia ad una stella luminosa, sembrava emanare un sacco di energia!Riflettei ...
Energia... luce ...Che fosse un portale? Un portale che mi avrebbe permesso di tornare a casa? Se fosse stato così sarei potuta uscire da questo posto. Cercai di correre verso il punto, ma sotto di me si era aperta una voragine. Una voragine che però non mi risucchiò, come avevo pensato, ma che mi portò a fluttuare in quel nulla. "Oh, ma che cavolo, proprio ora che avevo trovato l'uscita!" urlai al vuoto. "Perchè mi odi così tanto!"Inspirai cercando di cacciare indietro le lacrime che stavano per uscire.
Riguardai il puntino che nel frattempo si era ingrandito. Aspetta, ingrandito? Ma se io non mi ero mossa ... Un altro brivido mi corse lungo la schiena, scacciando la speranza che avevo acquistato, sostituendola con la paura. Quella cosa, quella luce, si stava dirigendo verso di me. La luce che aveva iniziato a definirsi nelle sue fattezze. Il mio cuore riprese ad accelerare il suo battito. No! Quello non era un portale. Peggio ... Quello, quello era ... era un fascio di luce che si stava scagliando contro di me.
Mi guardai intorno, ma ancora il nero mi avvolgeva. Il fascio si stava avvicinando e con esso la paura faceva strada al panico. Non sapevo come reagire, cercai di muovere una gamba, ma fluttuando qualunque movimento era vano. Così feci l'unica cosa che al momento mi sembrò sensata, cercai di avvicinare il busto alle gambe, in modo tale di riuscire a schivare il colpo, o almeno, se le leggi della fisica fossero state a mio favore, era quello che speravo.
Il raggio intanto era così vicino da poterne sentire calore.
Velocemente provai a fare quello che avevo pensato, ma non riuscii a mettermi nella posizione sperata. Il raggio, ormai, era davanti a me. Pochi metri mi separavano da lui.
In quegli attimi, non potendo fare altro, chiusi gli occhi e sperai che l'impatto non fosse troppo doloroso. Sperai in una morte veloce e indolore. Il calore aumentava, il mio cuore martellava nel petto e sentivo goccia di sudore colarmi dalla fronte a dalla schiena.
Tre...
Due...
Uno...
Un enorme calore si protrasse per tutto il mio ventre, per poi salire fino all'addome e contemporaneamente scendere fino alle ginocchia. Strinsi gli occhi e serrai le mani in pugni, stringendo più forte che potei le mani e le palpebre.
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Universi Paralleli
FanfictionUna storia che vi farà ripercorrere e scoprire i segreti delle due case fummettistiche attraverso una nuova eroina Lory Simmons alias ...(lo scoprirete) AVVERTENZE! Le date e i luoghi citati non sono casuali! Cercherò di informarvi nel portale autri...