2. Mistero Irrisolto

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Le ricerche sui miei genitori terminarono quest'estate, quando mi arresi al fatto di non trovare nulla di veramente rilevante.
Lucas mi era stato vicino e per questo gli ero molto grata, ma una parte di me voleva affrontare il problema da sola. Non perché volevo essere forte e coraggiosa, ma perché non avvrebbe potuto capire a fondo la faccenda.
Era doloroso per me parlarne e lui, capendo, non mi fece domande ma, nonostante questo, mi pareva strano e scomodo averlo al mio fianco nel momento in cui scoprì che lo avevano ucciso.
Perché sì, i miei genitori erano degli assassini, e mi dole ancora oggi ammetterlo a voce alta.
Io li avevo sempre immaginati come una coppia normale, di persone oneste che semplicemente non erano pronti per accudire un bambino. Ma mi ero sbagliata.
I motivi del loro gesto, anche dopo aver cercato a fondo, mi furono oscuri.
Nonostante tutto ciò, la 'me' bambina continuerà a vederli come brave persone, e spero ancora oggi che siano dei malintesi, terribili malintesi.

Con Tyler mi ero persa di vista.
All'inizio ci trovavamo tutti allo skatepark, ma, verso l'inizio di Luglio, Lucas cominciò a diventare geloso, e mi chiese di non frequentarlo più.
Disse che mi guardava malizioso con quei suoi "occhi dolci", sul momento risi ma, comprendendo poi la sua serietà, partì un breve litigio tra me e il moro. Nulla di grave, durò solo in giornata, e finì con il mio arrendermi.
Tyler mi domandò svariate volte il motivo della mia scomparsa, gli dissi solo che non mi sentivo più a mio agio e lui, anche se ero stata una stronza, annuì e non si fece più sentire.
Ogni tanto ci pensavo, a lui. Non posso negare che mi faceva un certo effetto stargli accanto, e mi faceva sciogliere con un sorriso, ma tutto questo svanì quando misi un tronco alla nostra amicizia.

Savanna, invece, la continuai a sentire anche quando abbandonai Tyler. Uscivamo ogni tanto, andavamo la sera in qualche locale e lei mi permetteva di portarmi dietro il moro, le serate finivano con me esausta e Lucas morto.

Verso Agosto, io e Lucas ci eravamo convinti di andare a fare un viaggio, finimmo nella cittadina accanto alla nostra, ma fu lo stesso un'esperienza divertente. Tutto era divertente con lui.

- Michelle?-
- Lucas?-
- Sei bellissima- arrossii, mi faceva sempre quell'effetto.
Mi sporsi per baciarlo, ma lui mi precedette, le sue soffici labbra posate sulle mie.
Era sera tardi, il sole stava per tramontare. La spiaggia era deserta, si vedevano solo alcune coppie camminare per mano in lontananza.
Fece un po' di pressione per farmi distendere sull'asciugamano steso sotto di me. Affondai le mie mani nei suoi capelli, ancora bagnati dal precedente tuffo in mare, ma conservanti la morbidezza e lucentezza che li caratterizza.
I suoi baci, piccoli e veloci, si spostarono sul mio collo fino ad arrivare ai due seni.
Lasciai i suoi capelli e mi spostai sulla sua schiena accarezzandola dolcemente, mentre lui continuava il suo lavoro.
- Sei pronta?- chiese ansimando.
- S-si- balbettai presa dal piacere.

Il resto lo lascio alla vostra immaginazione, la mia prima volta fu magica.

Sola un'altra voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora