3. Il Nostro Addio

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Il giorno dopo aver dato la notizia della mia partenza, non mi sentii con il moro. Mi riservò il trattamento del silenzio per parecchi giorni, se devo essere sincera. Ma non potevo biasimarlo, aveva tutte le ragioni per essere offeso e arrabbiato, dopo tutto lo stavo abbandonando.
Una mattina, però, decise di scrivermi. Era un messaggio corto che indicava solo le coordinate del luogo e l'ora a cui ci saremmo dovuti incontrare quel giorno. Sorrisi lievemente al pensiero di vederlo, sperando che in qualche modo avesse deciso di restare con me anche a kilometri di distanza.

- Hey- lo salutai sedendomi, sulla panchina rovinata, accanto a lui.
- Ci ho pensato molto...- si fermò un attimo per organizzare le idee nella sua testa, e io presi quegli attimi per osservarmi attorno.
Aveva deciso di vedermi in un parco non molto lontano da casa mia, gli sono sempre piaciuti i parchi. Era abbastanza grande con varie stese di prati verdi ben curati, con una parte giochi per i bambini. Noi ci trovavamo circa nel mezzo, davanti a noi una stradina di sassolini, che passava per tutto il parco, ci permetteva di vedere i passanti e di sentire le gomme delle bici veloci a contatto con i sassi. Mi piaceva, e mi stupivo del fatto di non averlo mai visto nell'ultimo anno, pur essendo parecchio vicino a dove abitavo.
- Sono distrutto dall'idea di non vederti ogni giorno e di non averti accanto quando ne ho bisogno...- prese fiato, pronto per continuare la sua frase, guardando verso il terreno.
- ... ma, se è ciò che desideri, non posso rimanere male della tua felicità- accennò un sorriso forzato e malinconico.
- Grazie- dissi con un filo di voce. Lui annuì lentamente.
- Possiamo sempre scriverci, o videochiamarci... e poi tornerò a casa per ogni vacanza, anche se non saranno le tue stesse.- buttai tutte queste informazioni velocemente fuori, per fargli capire che, anche se lontana, ci sarei stata.
Annuì di nuovo, spiegando con la sua espressione di non voler più parlarne, così mi zittii.
Rimanemmo così per un paio di minuti, poi decisi di alzarsi e lui imitò i miei movimenti.
Ci guardammo un attimo negli occhi, osservando cosa ci sarebbe toccato perdere in futuro.
Le mie labbra chiedevano un contatto con le sue, ma non ci fu niente. Tutto svanì, tutti i nostri momenti e sentimenti che avevamo provato erano scomparsi, la nostra scintilla con loro.
Mi guardò un'ultima volta prima di girarsi e camminare lontano, lasciandomi lì, ferma, aspettando che lui cambiasse idea e tornasse indietro per un bacio. Il pensiero del nostro contatto volò via, quando non vidi più la sua figura lontana.

Questa volta era lui ad avermi abbandonata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 15, 2017 ⏰

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