La pipì gocciola sul bastoncino. Ivana si è bagnata le dita tremanti con il liquido caldo e borbotta da sola seduta sul water. Schifata lo poggia sul davanzale della finestra dove aveva sistemato una salvietta.
Si lava le mani e solo dopo averle asciugate per bene risolleva i collant e abbassa la gonna di lana grigia. Una ruga orizzontale si è formata sulla sua fronte, sembra una sottolineatura del suo malumore.
Non è pronta. Nessuno lo sospetterebbe mai, ma è così.
Inspira dalle sottili narici e controlla il suo piccolo orologio gioiello. Si guarda nuovamente allo specchio.Sussurra:
- Se deve essere... che sia maschio.-
Due linee, è.
Le mani bianche dalle unghie rosse, quadrate e corte afferrano il bastoncino e dentro la stanza immacolata un suono, uno spezzarsi di plastica. Per un attimo un nero buio profondo la avvolge, non vede nessuna luce. Ma è un attimo, solo un breve attimo. Ivana sa riprendersi dal buio, Ivana sa scappare, saprà mentire.Tornano i suoni e la luce. Arriva dalla porta chiusa l'aroma del caffè, quello della moka del mattino. Per il resto della giornata la moka sarà messa da parte per cedere il posto alle macchinette alimentate dalle cialde simili a piccoli gioielli colorati.
Massimo sta versando il caffè per sé e per la sua consorte che questa mattina si sta attardando un po' più del previsto in bagno. Ivana non rimanda mai nulla nella sua vita, sa affrontare tutto ciò che le si para davanti. Avvolge il bastoncino nella carta igienica e lo nasconde nell'armadietto dei suoi cosmetici.
Rifarà il test nella mattinata e lo confezionerà in una scatolina colorata per regalarlo al marito quella stessa sera. Nasconde la ruga con il viso sereno, tranquillo come il giorno che la attende oltre la porta del bagno. Massimo è pronto nel suo completo firmato di lana pettinata, la camicia perfettamente abbottonata e sagomata lungo il collo maschile, forte, le mani curate con la fede di platino all'anulare sinistro. Ivana si siede al piccolo tavolo della cucina e ringraziando con un lieve sorriso il marito gusta il suo caffè.
Massimo le afferra la mano che lei poggia sulla tovaglia di lino bianco e ricambia il sorriso.
- Tutto bene tesoro?-
L'ultimo sorso del caffè scende nella gola di Ivana e lei si terge le labbra con un tovagliolino color ocra. Non le piacciono più di questo colore, dovrà rivedere la scelta delle tonalità presenti nel catalogo della sua marca preferita. Sembrano tristi adesso.- Sì, certo Massi. Stavo pensando che questa sera vorrei evitare di uscire con Marta e Gregorio, in fin dei conti non avevamo preso un impegno definitivo. Che ne pensi? Potrei preparare il tonno al sesamo e tu potresti pensare al vino. -
Massimo ha intuito ciò che Ivana voleva che intuisse, novità e bisogno di spazio e tempo per loro due da soli. Massimo sa che non deve chiedere nessuna spiegazione in questo momento, tutto arriverà quando e come la sua dolce metà desidera.
- Certo, come vuoi e poi, chi può resistere al tuo tonno?- le ultime parole sono accompagnate da una stretta un po' più decisa della mano fresca racchiusa nella sua.
- Adesso è meglio che vada, ci vediamo a casa questa sera. Vado a rinchiudermi fra i colletti bianchi e i milioni di euro.-
Ridacchiano ogni mattina alla stessa battuta loro due, ma Ivana sa che sono in tre. Chissà se ride di già? È la domanda inespressa di Ivana.Si baciano, un bacio a fior di labbra sull'uscio di casa. Ivana riordina in cucina ed esce anche lei per andare al lavoro. Non ha bisogno di prendere l'auto, il suo negozio è a pochi passi da casa come la farmacia dove entra per acquistare un nuovo kit per la prova della gravidanza che sarà donato quella stessa sera al marito, dopo il tonno e dopo uno o due bicchieri di vino. Lei ne berrà appena un sorso.
La mattinata scorre velocemente al "Donna sempre", Ivana e la sua commessa Giulia sistemano i nuovi arrivi, rinnovano la vetrina e servono tre clienti. Nella pausa pranzo Ivana riesce ad acquistare gli ingredienti per la cena, predisporre il tonno nella marinatura, apparecchiare in sala da pranzo in grande stile e far apparire le due linee nel secondo kit.Kit successivamente impacchettato e chiuso con un nastro in seta color panna,riposto nel vassoio per il dolce senza dolce. Prima di recarsi nuovamente al lavoro si ricorda del primo bastoncino nascosto in bagno e, correndo sui suoi tacchi dodici, va a prenderlo per gettarlo in un cestino lungo la via. Non può rischiare che Massimo lo veda spezzato.
Apre l'anta e quando la richiude lei non è la sola riflessa allo specchio...