10.

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Arrivo finalmente a casa. Appena entro non riesco a fare a meno di guardare quel divano vecchio e grigio di casa mia. Neanche 24 ore fa eravamo seduti lì entrambi. Io e lui. Con i nostri due mondi paralleli: vicini, ma che non si incontreranno mai.

La mia rabbia non deriva da ciò che é lui, o di ciò che sarà, ma dal fatto che non me ne abbia parlato, lo sanno tutti in città perché non dirlo alla persona che stavi per baciare?!

Mentre sono ancora assorta nei miei pensieri e intenta a fissare insistentemente il divano, sento una mano posarsi sulla mia spalla. Luna.

-Ei, stai bene?-

Dopo qualche secondo di silenzio, rispondo.

-Certo.. Perché non dovrei?.. Sono solo delusa per l'ennesima volta della mia vita.. E..-

-E nervosa, lo so.. Ti conosco..- risponde interrompendomi Luna -ma io ho la medicina che fa per te!- continua lei facendomi l'occhiolino.

Le rivolgo un sorriso. Grazie a Dio c'é lei al mio fianco, é la sorella che non ho mai avuto. Benito era un fratello fantastico, ma era maschio e tra noi c'erano ben 7 anni di differenza. Da bambina quante volte ho desiderato poter giocare e confidarmi con una sorella come Luna.

-Sentiamo la perla del giorno dai!- le rispondo tirando giù la zip della giacca di pelle che solo adesso mi rendo conto di non aver ancora tolto da quando sono arrivata.

-È una sorpresa, ma riallaccia la giacca!- risponde lei mostrandomi le chiavi della macchina.

-Dammi almeno il tempo di rifarmi un po' il trucco!-

-Che guasta feste che sei Cami! Hai 5 minuti esatti!- risponde Luna sbuffando.

-Me ne bastano due!- dico sparendo nella mia stanza.

Mi metto un po' di terra giusto per non sembrare il solito cadavere, un po' di matita nera, do una ripassata al mascara e all'eyeliner di questa mattina e con un gesto veloce stringo la coda di cavallo. 

-Sono pronta!- esclamo uscendo velocemente dalla mia camera e afferrando la mia borsa.

-Perfetto, andiamo!- 

Percorriamo le scale e ci dirigiamo verso la nostra Mini Cooper. L'unico "svago" che siamo riuscite a concederci con i risparmi di entrambe.

Salgo in macchina dalla parte del passeggero e Luna si mette alla guida. Sono proprio curiosa di  sapere dove vuole portarmi sta pazza, ma sono certa che se si tratta di divertimento con Luna sono in buone mani. Mi conosce troppo bene e ha un'allegria contagiosa. Sa come tirarmi su il morale.

Luna mette in moto e fa partire il nostro CD preferito: quello dei Modà. Iniziamo a cantare a squarcia gola ogni singola canzone, mentre ci lasciamo alle spalle il nostro quartiere. 

15 minuti dopo...

-Eccoci!- esclama Luna dopo aver parcheggiato.

Scendo dalla macchina e mi guardo intorno per capire dove siamo.

-Il centro della città? Perché siamo qui Luna?-

-Ho avuto anch'io un aumento di stipendio e ti ho portata qui per fare lo shopping più sfrenato di sempre!- risponde Luna battendo ripetutamente le mani.

-Oddio veramente? Sono contentissima per te tesoro!- dico abbracciandola -ma perché ti ha aumentato lo stipendio?- 

-Non lo so, lo sai che é tutta strana quella!- risponde lei ridendo -ma adesso andiamo!- continua entusiasta.

Ci dirigiamo all'interno del primo negozio e iniziamo a provare mille vestiti e accessori tra una risata e l'altra. Ripetiamo il tutto nella seguente decina di negozi di abbigliamento, trucchi e scarpe. 

Usciamo esauste dall'ultimo negozio, ma con l'espressione della felicità stampata sul volto e una dozzina di sacchetti a testa. Credo di non aver mai comprato tanta roba in tutta la mia vita. Ho acquistato una borsa in pelle nera con le catene d'orate al posto dei manici, un vestito di lana rosso vino, un rossetto color carne, un ombretto grigio fumo, l'ennesimo paio di All Star ma questa volta color pesca, un paio di stivaletti bassi in camoscio nero, un paio di tacchi vertiginosi in pelle grigia, una sciarpa a grandi scacchi bianchi e neri, un paio di jeans chiari a vita bassa e non so quanti altri vestiti ancora. 

Sta iniziando a far buio e un lieve ma gelido vento sta iniziando a soffiare. Fortunatamente nessuna delle due aveva il turno serale al Dream. 

-Bene e adesso chiudiamo in bellezza, seguimi!- esclama Luna afferrandomi una mano e strascinandomi all'interno di un bar.

Io la seguo senza esitare. Mi serviva proprio una giornata come questa.

Posiamo tutti i sacchetti per terra e ci accomodiamo sui divanetti in pelle bianca posizionati dietro a un tavolo. 

In meno di un attimo un cameriere si dirige verso di noi. 

-Signorine volete ordinare?- domanda.

Neanche il tempo di aprire bocca che Luna mi precede.

-Due cioccolate calde con panna per favore!- risponde con un sorriso.

Cavolo allora mi conosce veramente tanto bene! 

Il cameriere si annota l'ordinazione e si reca dietro il bancone, lasciandoci sole.

-Luna.. Non saprò mai come ringraziarti.. Grazie di cuore, davvero.- le dico sinceramente, posando la mia mano sulla sua.

-Non devi ringraziarmi sciocchina, a questo servono le amiche no? E tu sei la mia migliore amica, non posso vederti star male.- risponde rivolgendomi un sorriso.

Nel frattempo arriva il cameriere con le nostre cioccolate. Le posa sul tavolo insieme allo scontrino e si allontana. 

Io e Luna iniziamo a ridere e scherzare mentre gustiamo le nostre deliziose cioccolate finché i miei occhi non guardano fuori dalla vetrina del bar e noto uno sguardo che mi fissa da non so quanto tempo, il suo: quello di Maikol.

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Rieccomi ragazzi! 

Allora?? Vi piace la storia?? COMMENTATE, siete poco attivi!!

Ci sentiamo nel prossimo capitolo di Amore folle! 

A presto!!



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