1.8K 242 102
                                    

Ero seduto sulle scale di fronte all'edificio della SM Entertainment ripensando al mio provino e a tutte le persone conosciute in così poco tempo. Il gruppo era composto da molti ragazzi ed il fatto di non essere il più piccolo aumentava un po' la mia autostima, ma allo stesso tempo sentivo mancasse qualcosa.

E se da quel giorno in poi nulla fosse andato come avevo sperato? Se non fossi riuscito a cantare bene o a sentirmi a mio agio?

Delle calde lacrime iniziarono a bagnare il mio viso senza saperne il reale motivo, posai la testa sulle ginocchia, maledicendomi mentalmente per aver sempre avuto un carattere debole. Mi sentii toccare su una spalla e mi girai di scatto, gli occhi gonfi.

"Tutto okay?" sorrise un ragazzino (ero più che certo si chiamasse Donghyuck)

Annuii cercando di asciugare le lacrime come meglio potevo "Non sembra" constatò sorridendo ancora di più (oltre il possibile concesso) e si sedette vicino a me. Lo guardai prima di sorridere amaramente e rispondergli

"In effetti, mi manca il mio portafortuna"

Piegò leggermente la testa

"Non potevi portarlo con te?"

"Beh, non sembrerei una persona molto virile se dicessi che senza i baci portafortuna di mia madre non riuscirei a fare nulla" risposi alzando leggermente le spalle. Donghyuck trattenne una risata con scarsi risultati, poi guardò il vuoto. Non parlammo per qualche minuto, in cui il vento ci scompigliò i capelli ed asciugò le ultime lacrime sulle mie guance.

"Allora te lo do io"

La sua voce arrivò quasi di colpo risvegliandomi dai miei pensieri, scossi la testa pensando di aver capito male

"Cosa?"

"Ti darò io un bacio ogni volta che ti sentirai insicuro e avrai bisogno di un po' di fortuna" disse più convinto.

Continuai a guardarlo senza capire

"Insomma, è soltanto uno stupido bacio per darti più sicurezza, giusto? Non saranno i baci di tua madre, però penso vadano bene...? Forse..?" si strofinò il collo in imbarazzo ed io iniziai a ridere, era così carino.

"Guarda che non devi farlo solo perché mi hai visto piangere come un bambino" sorrisi guardandolo negli occhi, lui sospirò annoiato e si avvicinò di più a me

"Lo faccio perché voglio aiutare una persona che da oggi vedrò praticamente tutti i giorni della mia vita"

"Suona come una condanna" risi

"Potrebbe esserlo, quindi sto per baciarti perché anche io vorrei una dose di fortuna"

"Fa pure" lo informai sorridendo.

Mi guardò un attimo, poi si avvicinò

"Okay lo faccio"

Si avvicinò un po' di più

"Ci sono, ci sono.." sbuffò.

Chiuse gli occhi impacciato, allora mi avvicinai e gli scoccai un veloce bacio, arrossendo subito dopo, era diverso. Aprì gli occhi con l'espressione corrucciata

"Da oggi sarò il tuo portafortuna personale, quindi penso tu possa chiamarmi così" alzò le spalle ed io sorrisi, senza avere la più pallida idea del numero sproporzionato di conseguenze che sarebbero avvenute in seguito.

Good Luck | 행운Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora