notte pt.2

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Io e Amy stiamo aspettando Charlie, qui fuori si gela.

«Sei proprio sicura di star bene?»
La ragazza bionda mi mette una mano sulla spalla.

«Certo, sono solo un po'assonnata non ho dormito molto»
Scosto leggermente la sedia per spostarmi dalla sua presa.

«Perché hai reagito così prima?»

«Non lo so. Sono solo stanca»

Mentre parliamo esce dall'imponente porta bianca un Charlie in felpa.

«Ragazze»
Fa un cenno con la testa e noi lo guardiamo

«Che c'è?..»

Io e Amy ci guardiamo per poi scoppiare a ridere.

«Hai il rossetto di tua madre sulla guancia»

«Come?No!» si copre la guancia nel tentativo di coprire il segno rosso delle labbra.

«Dai aspetta,» mi alzo in piedi e continuo a parlare «Te lo tolgo io amore di mamma»
«Smettetela di prendermi in giro!»

«Okay okay, muoviamoci il grattacielo sta per chiudere»
Charlie prende le chiavi della macchina e ci dirigiamo verso l'enorme massa di vetro e cemento dove andiamo sempre.

Il viaggio in macchina passa con noi che cantiamo a squarciagola tutte le canzoni che ci capitano a tiro, amo i miei amici.

Arrivati al Grattacielo Amy saluta il segretario del padre e ci fa segno di entrare.

«È possibile che quell'uomo abbia una cotta per te?»
Dice Charlie premendo il pulsante dell'ascensore.
«Non mi dispiace mica questa cosa»
Sorride Amy.
« Avrà trent'anni» li interrompo io.
«Appunto» Charlie la guarda male.
«È pur sempre un bell'uomo»
C'è un attimo di silenzio e in poco tempo siamo all'ultimo piano, la vista da questa sala è fantastica.

«Allora, chi vuole un frullato?»
«Ma siamo appena saliti»
Muovo le mani in tasca disapprovando l'idea del nostro amico.

«Li ho già presi» alza in aria tre contenitori in plastica trasparente. I nostri preferiti.
«E perché noi non li abbiamo visti?»
Ne afferriamo uno e ci sediamo al grande tavolo al centro della stanza.

«Pensi che da grande lavorerai qui con tuo padre?»
Amy posa il frullato «Non so, vorrei aprire un negozio di vestiti in realtà.
Ma per mio padre sarebbe una sciocca perdita di tempo»
«Non è una perdita di tempo se piace a te» Charlie si mette composto sulla sedia.

«Invece.. io credo che tu dovresti seguire i consigli di tuo padre, insomma. Qui hai un lavoro sicuro»
Mi sento guardata male da Charlie.

«A volte sembra che tu pensi al futuro come un'agonia senza fine.»

Rido quasi nervosamente a quell'affermazione di Amy
«Non che consideri il presente diversamente.»

«Io penso che da grande farò il pasticciere.»

Io ed Amy ridiamo al tentativo di Charlie di salvare la situazione.
«Il pasticciere?» ride ancora Amy.
«Si, in Italia»
Sta volta sono io a parlare:«Beh. Non è una pessima idea.»

«Ma dai, da quando cucini i dolci?»
«Hem, da tipo prima di conoscerci»
Amy sorride e io rimango a fissare quei due parlare di torte strane.
Ad un certo punto si spengono le luci e rimaniamo al buio, illuminanti dalle vetrate che danno sulla città dipinta di colori diversi.

Mi avvicino all'enorme  finestra.
«Uoh»
Appoggio una mano sul vetro ghiacciato, o forse è la mia mano che è troppo fredda? Avvicino ancora di più la testa per guardare giu'.
Nello spiazzale vedo un gruppo di ragazzi, essendo così in alto però, non riesco a riconoscerli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 07, 2017 ⏰

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