Entrò nell'ampio appartamento che si trovava in cima alla torre. Era lì che il comandante risiedeva quando non era in viaggio per controllare gli altri dodici clan.
Stentò ancora a credere a quello che era appena successo.
Fino ad un'ora prima era una ragazza libera ed ora si ritrovava a dover rimanere lì, nella capitale, a causa della propria immensa stupidità.
Lo aveva letto, negli occhi di Lexa.
Aveva percepito il suo immenso orgoglio e il fastidio che aveva provato sentendo le sue parole di scherno, quando aveva effettivamente deriso il suo orientamento sessuale.
E quella sarebbe stata la sua vendetta.
Certo, non avrebbe ottenuto nulla da lei, questo lo sapevano entrambe.
Ma poteva obbligarla a restare nella capitale per tutto il tempo della durata della loro frequentazione che, secondo le chiare regole dettate da quella stupida legge antica, poteva durare al massimo due mesi.
Passati i quali sarebbe stata libera di tornare alla sua vita senza alcun tipo di costrizione.
'I suoi vestiti' le disse la ragazza a cui era stato dato il compito di servirla e seguirla in ogni angolo della torre o dei giardini esterni 'di qualunque cosa dovesse avere bisogno può chiedere a me, signorina. Provvederò a soddisfare ogni sua necessità' concluse abbassando il capo, senza mai alzare lo sguardo da terra.
Clarke la osservò sospirando ed entrò nella camera da letto.
Quelle assurde usanze dei Trikru non le sarebbero mai calzate comodamente addosso.
Lei, che era abituata all'assenza di formalità e di differenze sociali, non si sarebbe mai adeguata a quello stile di vita. E non avrebbe dovuto farlo.
Si sedette sul materasso che le sembrò, a primo impatto, abbastanza comodo e si rivolse alla ragazza che era rimasta in piedi ad aspettare un suo ordine.
'Come ti chiami?'
'Niylah'
'Beh, Niylah, gradirei che mi guardassi mentre mi parli' affermò infastidita da quel modo di interloquire.
'Mi è proibito farlo' rispose l'altra senza scomporsi.
Dio come odiava quel posto!
Si alzò stizzita e si avvicinò alla finestra.
Il panorama, seppur splendido, non lenì il dispiacere che stava provando.
Qualcuno bussò alla porta e Niylah corse subito a controllare.
'Il consigliere' l'avvertì chiedendole implicitamente il consenso per farlo entrare.
Clarke annuì e uscì dalla stanza da letto proprio mentre Titus stava entrando nel salone. L'uomo le rivolse il consueto saluto tra pari.
Solo qualche ora prima Clarke sarebbe stata considerata di un ceto sociale inferiore al suo ma ora, essendo stata scelta dal comandante, la sua posizione nella scala sociale risultava essere notevolmente migliorata.
'Vorrei accertarmi che tu sia al corrente di cosa succederà in questi due mesi in cui sarai nostra ospite'
Clarke tacque, le sue nozioni su quel tema erano veramente esigue, non se ne era mai interessata fino in fondo, dando per scontato che nessun comandante l'avrebbe mai scelta.
'Per tutto il tempo in cui rimarrai qui' iniziò Titus abbastanza infastidito dal dover constatare che Clarke non fosse affatto al corrente delle regole del corteggiamento 'non rimarrete mai sole. Niylah sarà sempre con voi'
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Whenever, Wherever
FanfictionDISPONIBILI SU AMAZON I PRIMI QUATTRO VOLUMI IN VERSIONE EBOOK E CARTACEO Due donne, due mondi diversi in due tempi diversi. Ma il luogo e il tempo sono relativi, l'amore che le lega è assoluto. I destini delle Clexa e delle Elycia si fondono a cr...