"Allison ma, non vogliono o non possono dircela?"
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Dopo quella riflessione/domanda di Zayn, dire che non ho ascoltato nessuna parola che la professoressa ha detto è dire poco, perché dopo il suono della campanella e dopo tutto il tragitto verso casa, continuo a torturarmi.Sono qui sul letto che penso, penso.. non faccio altro che pensare in questi giorni! Decido che mettermi a fare i compiti forse potrà alleggerirmi la mente, ma da quando studiare alleggerisce?
Mi siedo sulla sedia della scrivania e decido di fare delle ricerche che ho per domani, prendo il computer portatile, che è sormontato da libri e quaderni, e lo accendo. La mia scrivania è un po' come la mia vita: incasinata.In tutto ciò penso che per liberarmi la mente serve uscire. Mia madre non è in casa, è ancora a lavoro. Rose sta stendendo i panni, le dico che esco per fare un giro, lei annuisce sorridendomi.
Cammino, cammino.. fino ad arrivare ad un parco che si trova all'inizio della via di casa mia. Essendo ottobre verso le 17:30 è ancora giorno e ci sono dei bambini che giocano mentre le mamme parlano fra loro.
Li osservo, mi ci perdo a osservare le persone, i loro atteggiamenti, i loro comportamenti. Non so per quanto io mi sia persa nel mio mondo, fatto sta che s'è fatto buio.
Vedo un ombra avvicinarsi e sedersi accanto a me, inizia ad osservarmi, così mi giro anche io ad osservarlo.
Ora guarda davanti a se, sembra essersi, seconda volta in questa giornata, perso nei suoi pensieri, inizio a pensare che anche lui pensa tanto, un po' come me, un po' troppo anche lui.Sembra essere un gioco di sguardi, forse sentendosi osservato, si gira verso di me ma non accenna neanche un sorriso, anzi, mi guarda addirittura serio. a cosa starà pensando?
"Ei, che hai?" provo a chiedergli, "nulla, ho solo.. solo discusso con Chloe" non gli chiedo più nulla, perché se vuole dirmelo sta a lui, sono stata sempre del parere che se io faccio il primo passo, poi è l'altra persona a dover fare il secondo, e lui non sembra voglia farlo.
Ricomincia a guardare il vuoto davanti a se, e io anche. Si avvicina un po', le nostre gambe adesso si sfiorano. Mette la mano sulla mia coscia e inizia a fare dei cerchietti immaginari con il dito, per quanto d'istinto mi viene di togliergliela, è piacevole, quasi rilassante. Perché mi fa 'sto effetto?
Continuo a fissare la sua mano, e forse lui pensando non fosse gradita, cosa assolutamente non vera, si ferma e la toglie, e quando io riprendendogliela e rimettendola dove stava, mi sono chiesta quali problemi mi affliggessero. Ho visto il mezzo sorriso che gli è spuntato, c'ho fatto caso eccome, ho fatto caso anche al fatto che mi sentissi osservata.
Lui ha preso le mie gambe e le ha messe sulle sue, al che io mi sono irrigidita. Penso che io mi sia irrigidita sia per l'uomo che ci osserva da lontano e sia per le sue mani che prendevano le mie gambe. Vedendomi così lui mi ha sussurrato "solo per questa sera, poi torneremo a farci la guerra" e io ho acconsentito, al che ho appoggiato la testa sulla sua spalla, e mi sono addormentata.Tanto domani torneremo a farci la guerra, solo per stasera.
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Promesse di carta ||zayn malik||
Teen FictionA volte mi chiedo perché: il perché dell'esistenza di così tanta cattiveria, il perché di cosa porta le persone ad essere, a diventare così, mi chiedo "perché proprio a mio padre? Cos'aveva fatto?" Una persona non può svegliarsi una mattina e dire...