Sbianco immediatamente quando realizzo le sue parole. E impazzito? Una cosa era portare la mia di macchina e farle fare qualsiasi fine, un'altra è accettare la proposta di Bryan, che conosco da appena 24h. E se per qualche assurdo motivo non sapessi più guidare? Se prendessi in pieno un albero e facessi male ad entrambi? Conosco troppo bene me stessa per prendere in considerazione l'idea di guidare con cautela. Non ce la faccio a reprimere l'adrenalina di una corsa.<< Non dici sul serio>> sussurro
<< Certo che dico sul serio. Avanti, fammi vedere che sai fare!>>indica la macchina aprendomi lo sportello aspettando che mi decida a salire.
Perché dev'essere anche un prefetto gentiluomo? vorrei urlargli contro.
<< Solo... solo non azzardarti a graffiarmela, potrei anche impazzire>> sorride al mio fianco
Sto iniziando seriamente a sudare... perché non chiudo mai la bocca? La mattinata non poteva andare peggio, cascasse il mondo domani sarò dai Collins all'alba.
Faccio una risata isterica e metto in moto premendo delicatamente l'acceleratore.
<< Ok Collins, cercherò di fare attenzione.>> ribatto in tono malizioso
<< Io vado in ufficio, li ci sarà Andrew che ti aspetta per riaccompagnarti a casa!>>
<< Oh, ma non serve prenderò un taxi.>>.
<< Non se ne parla, perché andare in giro per la città con uno sconosciuto quando Andrew aspetta te?>>
<< Secondo la tua teoria allora nessuno dovrebbe prendere i taxi?>> inarco un sopracciglio
<< Non le persone che lavorano per me!>>
<< Ma io non lavoro per te Mr. Collins, ma per tuo padre!>> sbotto innervosita.
<< Si ma decido io comunque >> ed ecco di nuovo quello sguardo, perso e freddo...Vorrei saper leggere dentro a quegli occhi, sapere cosa c'è dietro a questi suoi sbalzi d'umore...
Il resto del viaggio lo passiamo in silenzio così decido di prendermi un po' gioco di lui spingendo il piede sull'acceleratore. Guidare questa macchina è fantastico, appena spingo un po' in più l'acceleratore schizza in avanti come se fosse un missile. Ogni tanto spio con la coda dell'occhio Bryan, e non riesco a trattenere una risata per la sua faccia preoccupata
<< Bello quel bracciale>> interrompe il silenzio indicando il mio polso. Mi volto verso di lui colta di sorpresa.
<<È un regalo >> sussurro
<< una persona importante?>> indaga
<< Si, molto.>> ribatto. Mi rigiro e spero che non mi chieda più niente.
Poco dopo siamo a Downtown e a me mancano le giuste parole per descriverla... Un incanto di grattacieli altissimi e palme verdi ai lati delle strade. Los Angeles ha un non so che di magico per il mio cuore.
<< Sosta qui>> dice indicando un grattacielo sulla nostra destra. Resto di stucco quando mi accorgo che alzando gli occhi, a caratteri cubitali, c'è scritto
COLLINS PETROLUM CORPORATION
<< Q-questo è il tu-tuo ufficio?>> sono senza parole
<<Si. Non sapevi che siamo i primi fornitori di petrolio, e quindi di energia elettrica, in tutta l'America?>> parla con estrema tranquillità, come se si occupasse di un semplice supermercato. Io sono senza parole, avevo capito che erano ricchi, conosciuti, ma non fino a questo punto.
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Il mio posto nel mondo
RomanceLe persone migliori sono sempre quelle con un vissuto complesso. Sono spesso le più difficili, ma anche quelle che sanno dare di più. Chi ha fardelli di dolori interiori ma non si è arreso riserva a chi ama i sorrisi migliori... quelli ancora VIVI...