Capitolo 3

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allora lo vidi. vidi quel ragazzo che mi aveva fatto da scudo in tutte le situazioni possibili ed immaginabili. il mio cuore perse piano piano battiti mente lui mi guardava divertito. mi stava crollando il mondo addosso; più quel suo sorriso si allargava più io mi perdevo. mi stavo mostrando debole a causa sua per la prima volta, non mi piaceva. però continuava a sorridermi pacato. assomigliava ad un bambino a cui avevano appena consegnato il suo regalo preferito. mi avvicinai alla finestra a cui era appeso, la aprii con il cuore in gola.
"è un piacere rivederti, Liam" amavo quando pronunciava il mio nome, con il suo tono tranquillo... quasi sussurrato. lo guardai negli occhi, come avevo fatto mesi prima; mi sembro di tornare a quei momenti. a quel momento dove mi salvò di nuovo, per l'ultima volta.
gli sorrisi e lui mi squadrò da capo a piedi. non era cambiato, niente era cambiato tra noi.
scavalcò la finestra ed entrò in casa "bhe neanche un ciao?"
scossi la testa "non sei cambiato affatto Theo"
si avvicinò a me per poi superarmi e andare al piano inferiore. lo rincorsi ancora sconvolto dal suo arrivo "THEO. THEO! fErMaTi PrImA cHe Ti VeDaNo!"
si bloccò di colpo e io andai a sbattere il viso contro la sua schiena, cadendo poi a terra "una mano sarebbe gradita" mi lamentai massaggiandomi il naso.
rise, non quel ghigno malvagio... quel sorriso che avevo visto pochissime volte, quel sorriso vero. " ecco Dunbar" me la porse.
quel contatto, durò giusto il tempo per rialzarmi, ma fu un contatto. finalmente dopo mesi riuscivo a sentire che lui era ancora vivo; era ancora con me.
"bhe allora dunbar? non dovevo fermarmi perchè 'mi avrebbero visto'?" disse imitandomi con la voce da ochetta.
gli feci una smorfia e corsi verso la cucina, volendo uscire da quella situazione imbarazzante.
mi ero completamente dimenticato che mason era ancora lì ad aspettarmi.
appena vide theo raggiungermi sentii che gli stava per venire un mancamento. la faccia sconcertata diceva tutto; non era solo scioccato, era parecchio felice.
"LIAM!" urlò stridulo
"che c'è?" sbuffai a disagio mentre lanciavo occhiatine nervose a theo di volta in volta
"LUI...te...È TORNATO...per teeee!"
feci per ridere, ma sembrò più un lamento che una risata. il mio migliore amico mi toccò la spalla "era da mesi che non ti vedevo così", mi voltai di scatto "così come?" fece un sorrisetto divertito "così imbarazzato" poi prese e se ne andò, lasciandomi con una bottiglietta di coca cola in mano da aprire e uno sguardo assolutamente confuso.
'imbarazzato'?
imbarazzato come?
imbarazzato per cosa?
dai liam che lo sanno pure i muri.
okay okay. forse ero leggermente in imbarazzo perché non sapevo come comportarmi con theo raeken.
e allora? chiunque non saprebbe come parlarci.
non dire scemenze. tu lo ami e lo sai
EHM ADESSO ASPETTIAMO A SALTARE ALLE CONCLUSIONI.
ma è vero
non so da dove tu te ne sia uscita, vocetta. ma vattene subito via.
forse stavo iniziando a provare qualcosa per theo, ma chi mi avrebbe assicurato che lui provasse lo stesso per me?

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