Sentivo le ossa tutte intorpidite il respiro mi mancava, cercavo invano la luce sembrava tutto cosi maledettamente buio mi sentivo confuso, mi girava la testa una sensazione di stordimento non avevo le forze per alzarmi sembravo disteso su qualcosa di duro legno forse, non riuscivo a capire con tutto quel buio ma avevo un mal di testa continuo mi sforzavo di ricordare ma nulla poi riuscii distrattamente ad allungare una mano sembrava ci fosse molto spazio intorno a me ma comunque cominciava a mancarmi l' aria poi qualcosa si impigliò alla mia maglietta al tatto potevo distinguere il materiale era freddo e duro poi un ricordo confuso mi porto a pensare di averla sempre avuta doveva essere la mia medaglietta sempre tenuta a lucido cercai di leggere ma con quel buio pesto non vedevo nulla tastai con le dita doveva esserci inciso qualcosa ma chissà cosa l' aria intanto si faceva sempre più pesante e io sentivo ogni forza abbandonarmi fino a quando un bagliore di luce improvvisa mi si scaravento contro non riuscii ad aprire gli occhi sentivo solo una voce confusa in lontananza che mi chiamava Harrison Harrison Harrios ti prego rispondi Harrison alla quarta chiamata di questa voce che mi sembrava famigliare cercai di rispondere ma non usci che un misero sibilo credo però che la persona mi capi ugualmente perchè lo sentii pronunciare grazie al cielo sei vivo. Non ho creduto mai molto alle benevolenze divine ma forse più alla fortuna della vita stessa. Fui sollevato da terra da questo che doveva essere un ragazzo più o meno della mia età cominciavo a sentir freddo come se avessero strappato via I vestiti iniziai a tremare mentre la sua voce cercava di tranquillizzarmi tranquillo all' inizio va cosi pian pian che la tua circolazione sanguigna tornerà attiva tu tornerai a sentire il tuo corpo rispondere alle tue decisioni sentendoti di nuovo padrone di te stesso ma che diceva? mi sembrava di udire tutte cose confuse poi vidi che preparò una siringa senza esitazioni me la infilo lungo il braccio non feci in tempo a emettere nessun suono, credo che da quel momento in poi ogni mio senso si andò a far benedire e caddi in un sonno profondo. Quando aprii gli occhi mi sembrava di aver dormito un eternità ero ancora confuso ma questa volta sia I miei arti che I miei sensi sembravano rispondere al mio cervello cercai di alzarmi in piedi ma barcolai mi aggrappai alla parete trascinandomi per quella che sembrava una stanza improvvisata al centro un tavolo di legno quasi marcio sul punto di cadere per terra lenzuola e sacchi a pelo più che una casa poteva sembra un accampamento per nomadi cercai di fare un ulteriore passo ma la testa mi comincio a vorticare stavo sul punto di cadere quando entro Paul come era stanco sembrava come se non dormiva da giorni.
Paul: Harrison finalmente sei sveglio
Harrison: Paul ma che succede mi sento cosi strano
Paul mi guardo intensamente I suoi occhi erano segnati dalla fatica ma c'era qualcosa di strano in lui non riconoscevo il ragazzo solare e spensierato di sempre sembrava cupo pensieroso.
Paul: Harrison davvero non ricordi niente??
questa domanda mi sorprese
Harrison: Cosa dovrei ricordare Paul oltre al fatto che mi trovo in questa bettola?
Paul: Harrison forse è meglio che ti siedi devo raccontarti alcune cose
Harrison: Falla finita Paul non vorrai dire che c'è qualcosa che può spaventare il vecchio Har ti ricordo che sono un ufficiale della marina ho visto più cose sconvolgenti io in mare che tu in tutta la tua vita.
Paul: Va bene come vuoi
Harrison: Prima di dirmi questa cosa cosi importante perchè stiamo in questa catapecchia e per giunta al buio?
Paul: Lasciami parlare Harry e ti dirò tutto. Sono passati esattamente 40 anni
Harrison: Da cosa dal mio matrimonio? Eppure non ricordavo di averla sopportata tanto allungo
Paul: Ti prego Har fammi finire e non scherzare è una cosa seria sono passati 40 anni da quando ci hanno messe nelle capsule sigillati vivi un esperimento americano ti ricordi quando venimmo scelti avevamo solamente 35 anni proprio come adesso il governo americano scelse I suoi soldati migliori per questo viaggio che loro chiamavano premio ci avrebbero svegliati quando sarebbero passati 50 anni ma qualcosa è andato storto ed eccoci qua sono passati 40 anni ma invece di svegliarci nel futuro dove le macchine volano e I robot sono nostri vicini di casa sembra di essersi svegliati in una regressione del medioevo. Ci hanno fottuto capito ci hanno fottuto!!
Harrison: Paul ma che cazzo stai dicendo?
Paul: Har è così non capisci noi eravamo un loro esperimento un fottuto esperimento ci avevano promesso che ci saremmo svegliati in un mondo migliore ma qui fa tutto schifo Har
Harrison: tu mi stai dicendo che 40 anni fa il governo americano a scelto me Harrison Locket come missionario ibernato in una capsula salva tempo e allo scopo di che cosa?
Paul: Har il loro scopo è mandarci nel futuro senza invecchiare e quando il figlio del nostro vecchio capo che all' epoca era appena nato avrebbe preso il posto del padre noi l' avremmo servito potendogli spifferare tutte le mosse governative che abbiamo appreso nel passato ma invece eccoci qua sembra di stare nel Medioevo.
Harrison: Ma che cazzo dici Paul vorresti dirmi che la fuori non ci sono macchine super soniche? da spassarcela per una sera ?
Paul:Ma fammi il favore Harrison ti credi che scherzo guarda pure con i tuoi occhi
Harrison aprì la porta e quello che gli si pronuncio davanti altro che apocalisse era una cosa impensabile anche nei più grandi libri di fantascienza ma Paul lo ritirò subito dentro a forza
Paul: sei matto vuoi farci uccidere devi uscire solamente al mattino presto a quest' ora c'è il copri fuoco
Harrison: Ma che sono tutte quelle donne appese morte?
Paul: Non lo so Har sono giorni che cerco di capirlo non c'è più erba in questo paese nemmeno quella da fumare
Harrison: Ma stiamo scherzando dove mi hai portato Paul? sembra il deserto
Paul: Har vorrei rispondere alle tue domande ma non so niente mi sono svegliato tre giorni fa è l' unico cosa che ho scoperto è che stiamo nel 2080 che la fuori tutti sono terrorizzati e che questa città è piena di cadaveri e di arabi.
Harrison: Arabi come Arabi?
Paul: Si piena zeppa sembra il centro dell' Iraq più che una tranquilla località americana
Harrison: E quindi cosa dobbiamo fare non possiamo certo rimanere confinati qui
Paulo: Certo che no Har ma dobbiamo essere molto prudenti questa sera usciremo e cercheremo qualche informazione ma promettimi che non farai l' eroe come il tuo solito e mi starai a sentire
Harrison: mmm che palle che sei è va bene
Paul: Sul serio har qui non si tratta di me e di te ma di un intero sistema che non gira come dovrebbe.
Harrison Ho capito ma adesso facciamo qualcosa di sensato tipo mangiare e bere.
Paul: Non sono riuscito a rimediare ancora niente di commestibile ma in quanto al bere eccoti servito e tiro fuori da una panca due bottiglie di whisky
Harrison: E questo dove l hai preso?
Paul: Sono o non sono il tuo amico fidato
Harrison:Va bene ho capito meglio non chiedere.
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Where are you God
FantasyCi sono risvegli non programmati, ci sono incontri non previsti, eppure eccomi qui in un mondo che credevo di conoscere ma che non conosco proprio più. Alzo gli occhi al cielo e mi domando mentre il mondo piange Dio dov'è?