Kaitlyn
E poi arrivano quelle persone che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo. - Charles Dickens
7 gennaio 2017
Sono inginocchiata sulla neve al di sopra del prato, con solo il mio cappotto che fa da scudo a questo gelido tappeto bianco, ad ammirare lo scatto sulla mia fotocamera della splendida vista che ho davanti.
Credo ormai di essermi innamorata di questo posto, è magico, riesce a trasportarmi lontano, in una specie di mondo parallelo...
Sono al lago Westhampton dell'università di Richmond, questo posto ormai è diventato come una seconda casa per me, non riesco a farne a meno. Si trova alle spalle dell'università, appena varchi la soglia del ponte che lo attraversa, la vista viene ivasa da una distesa d'acqua cristallina circondata da tanti alberi che formano un boschetto. Solitamente, mi rifugio dall'altro lato del ponte, così da ammirare per intero tutta la bellezza che riesce a donarmi questo posto ... Ne sono immersa così tanto a pieno che, quasi non sento il mio cellulare squillare... "Kait! mi spieghi dove sei finita ? Sono fuori dalla tua porta da tipo dieci minuti..." Ecco, la persona che ha interrotto tutto ciò è mia sorella Lauren... "Lau potresti cortesemente non urlare ? Che succede adesso ?" sento un sospiro dall'altra parte del cellulare e la immagino già con la sua solita faccia corrucciata "Sul serio Kait ? di nuovo ? Non guardi mai l'orario ? " Aspetta che cosa ?... allontano il cellulare dall'orecchio e sgrano gli occhi, mi rendo conto di essere in un ritardo mega galattico "Lau scusami, mi sono distratta ed ho dimenticato di controllare l'orario, anche se ero convinta fosse molto più presto oh mamma ok, adesso arrivo aspettami li..." in fretta riaggancio la chiamata e sistemo le mie cose all'interno dello zaino "Dio mio, spero non abbiano già chiuso il cancello..."
Mi sto addentrando tra gli alberi e la neve, sono quasi arrivata al capolinea e, guardando dall'altro lato della struttura mi rendo conto che il cancello non è stato ancora chiuso, sono così tanto felice che, insceno sul momento uno strano balletto della felicità, facendomi letteralmentre trasportare via il buon senso ed una dose massiccià di dignità... e poteva anche essere tutto apposto, se non fosse per il solo ed unico fattaccio che, voltandomi alla mia destra mi accorgo di non essere sola, ma di avere uno spettatore abbastanza divertito dai miei movimenti direi. Credo di essermi trasformata in un pomodoro di misure alquanto ambigue per la figuraccia assolutamente colossale che ho fatto, tento di guardare ogni singola altra cosa intorno a me per sfuggire alle sue occhiate piene di divertimento, finchè non capisco che si sta avvicinando a me, in modo parecchio repentino anche. In men che non si dica, siamo a circa due metri di distanza, e sono assolutamente convinta di non poter essere più imbarazzata di così, finchè non apre bocca... "Sono molto colpito, davvero" si ferma un breve istante ed immagino stia sorridendo con tutto se stesso, continua con il suo discorso "Lo fai molto spesso ? Scappare via in fretta e furia e ballare in mezzo agli alberi ? o per gli alberi ?"lo guardo per un breve istante, prima di voltarmi di nuovo, e intravedo le sopracciglia aggrottate buffamente, "non sono molto sicuro quale sia quella giusta tra le due" Alzo lo sguardo praticamente per la prima volta verso i suoi occhi da quando mi si è avvicinato cercando di non fargli notare il mio leggero divertimento per la sua affermazione, soffermandomi poi ad osservare la sua figura per intero, porta delle scarpe invernali abbastanza chiare con la suola pesante praticamente come quelle che indosso io, indossa un paio di jeans normali che gli fasciano interamente le gambe e al di sopra indossa un cappotto blu scuro lungo. Continuo ad alzare lo sguardo, fino ad incatenare i miei occhi nei suoi ed è in questo preciso istante che comprendo chi ho davanti e a chi sto per rivolgere la parola...
Andrew
E poi accadde l'imprevisto, il suo sguardo si scontrò con il mio, era uno di quegli incidenti dal quale sai che nessuno uscirà vivo. -Nero come la notte dolce come l'amore caldo come l'inferno
Sono nel bel mezzo del boschetto del Whesthampton Lake, il laghetto che si trova alle spalle dell'università che frequentano mio fratello ed i miei migliori amici.
Loro sono all' interno dell' istituto per fare non ho ben capito cosa, ma conoscendoli bene staranno sicuramente chiedendo informazioni a qualcuno per una festa nei paraggi prima della fine delle vacanze. Io ho preferito venire qui, ne approfitto sempre ogni volta che mi portano con loro, questo posto mi piace molto, ed è piuttosto rilassante...Sto camminando da circa dieci minuti in cerca di un posto tranquillo, dove poter dare libero sfogo alla mia creatività. Mi siedo finalmente, dopo aver trovato la mia postazione, ed appoggio le mani munite di guanti sul prato innevato accanto a me. La vista che sto ammirando è da togliere il fiato, ho davanti uno dei tramonti più spettacolari che abbia mai visto in vita mia, cerco di guardare il tutto con molta attenzione in modo da catturare ogni dettaglio e salvarlo nella mia memoria... ma un rumore molto simile ad uno scatto, mi porta a girare il volto nella stessa direzione del rumore e, la cosa che vedo mi obbliga a tenere lo sguardo su essa, una ragazza inginocchiata sul suo cappotto, con una macchina fotografica tra le mani, gli occhi incatenati al piccolo schermo che ha difronte ed un sorriso che pian piano si allarga sulle sue labbra e contagia tutto il suo viso.
Come ho fatto a non rendermi conto prima della sua presenza non lo so, però adesso che l'ho vista è un tantino complicato far finta di niente, dato che il suo entusiasmo si percepisce fin qui. Alza nuovamente il viso e punta il suo sguardo verso il sole, che pian piano scompare nel cielo e si riflette nell'acqua con tutte le sue sfumature e sfaccettature...
Continuo ad osservarla, finché una leggera musica non interrompe il momento, capisco qualche secondo dopo si tratti della suoneria del suo cellulare, dato che sobbalza, e velocemente va in cerca dell'oggetto che ha interrotto l'atmosfera.Quando finalmente trova il cellulare si accuccia sul cappotto, ed incurva leggermente le spalle per stare più comoda, risponde con un tono molto tranquillo, e la sua voce molto limpida, sembra dolce, finché dall'altro lato della cornetta qualcuno le comunica qualcosa che la fa agitare e sembrare un piccolo tornado. Stacca velocemente il cellulare dall'orecchio e lo guarda come se da un momento all'altro potesse uscirne qualcuno, si scusa velocemente al cellulare e raccoglie tutto ciò che le appartiene...
Guardo attentamente ogni suo movimento, finchè non mi rendo conto che si è alzata e sta per inccaminarsi, ma decido di essere troppo curioso per lasciarla andare via così, quindi cercando di non farmi notare seguo i suoi stessi passi...
Sono a pochi metri di distanza da lei, quando ad un certo punto della camminata fa una cosa che mi lascia di stucco, ma divertito come non mai, esulta alzando le braccia in aria e molto felice e decisa urla "SI".
Rimango appoggiato ad un albero con le braccia incrociate ad osservarla, finchè non si ferma entusiasta e gira il viso in tutte le direzioni per ispezionare la zona, ed è tutto tranquillo fin quando si volta esattamente nella mia direzione, e rimane bloccata sul posto.
Le rivolgo parola interessato alle sue risposte, ma l'unica cosa che ottengo è un suo attento sguardo lungo tutta la mia figura e, dopo tempo indefinito quando finalmente ha il coraggio di guardarmi negli occhi, li sgrana talmente tanto che in confronto i loris lenti hanno gli occhi piccoli ed indietreggia di qualche passo, sorrido "Non credo di essere così tanto brutto o spaventoso "No Beh scusa, è che... in realtà... si ecco insomma niente, quello non era nulla." Continua ad indietreggiare "Beh io devo andare... ciao." Sospiro sorpreso "Oh, ok bene forse ti ho spaventata... non era mia intenzione, è che ti ho vista al lago mentre scattavi una foto, e poi ti ho vista sfrecciare via, così mi sono incuriosito..." sgrana di nuovo leggermente gli occhi "Quindi mi hai seguita fin qui? Ok forse adesso dovrei spaventarmi, ma ... aspetta ti sei incuriosito? Di me? " Sorrido per il suo modo un pò buffo di parlare a vanvera "Si, in realtà ti ho seguita, ma non sono uno stalker e si mi hai incuriosito, proprio tu." Il suo viso si addolcisce leggermente, ma si ricompone immediatamente dopo essersene accorta "Io dovrei proprio scappare adesso, ehm... beh allora ci vediamo..." Le sorrido ancora una volta "Si ci vediamo allora, ah e buona serata con Lau." Corruga le ciglia "Ma come?..." "La telefonata, ricordi?" Con un gesto della mano la congedo e ritorno per la mia strada...
Ciao a tutti, mi chiamo Marta è spero con tutto il cuore che la mia storia in qualche modo riesca ad emozionarvi e regalarvi delle belle sensazioni.
Mi scuso in anticipo se ho tralasciato qualche errore, ma nessuno è perfetto 😊.
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I wanna happy with you
RandomLa vita è fatta di scelte, è fatta di alti e bassi, ma vale la pena di essere vissuta fino in fondo e di assaporare ogni singola emozione, perché la vita è favolosa se vissuta con la consapevolezza di essere fortunati, in un modo o nell'altro... Kai...