Capitolo 6 - I pezzi del male

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La mattina seguente, tutti i ragazzi coinvolti nella vicenda si trovavano nella camera di Lilly, la quale era ancora incosciente. Con loro vi erano anche il Professor Gast e la Professoressa Hitomi, che svolgeva anche il ruolo di dottoressa dell'Accademia.

- Lilly sta bene, ma ha bisogno di riposo. – sentenziò Hitomi dopo averla visitata.

- E' un grande sollievo averla ritrovata, grazie ragazzi! – disse Gast rivolgendosi a Ricky e Kimy.

- Professore, anche se Lilly è di nuovo con noi, resta il fatto che tutta questa faccenda è ancora irrisolta. – disse lapidario Ricky.

Gast si incupì di nuovo ed abbassò lo sguardo. Proprio in quel momento si sentì bussare alla porta. Fece la sua comparsa Josh, che ora aveva legato i capelli e si era ripulito, dandosi un aspetto decisamente migliore.

- Professor Gast... credo di dover dare delle spiegazioni. – disse mentre entrava nella stanza.

- Di certo sarei venuto a chiederle, ma visto che sei qui... parla pure. – rispose Gast.

Josh fece un profondo sospiro e poi alzò lo sguardo.

- Come ben sapete sono un orfano cresciuto nei bassifondi di Domino City. Non avevo soldi e per vivere ero costretto a rubare. Un giorno derubai un signore vicino al palazzo della Kaiba Corporation, di solito da quelle parti giravano sempre molti ricconi e speravo di fare un bel bottino. Quando aprii il borsello notai che non c'erano soldi, ma carte di Duel Monsters, decisi allora di riportare il maltolto al proprietario sperando che mi desse una ricompensa. Quella persona però si accorse che, nonostante portassi una maschera, ero proprio il ladro che lo aveva derubato poco prima. Tuttavia, invece di denunciarmi mi offrì di partire con lui per l'Accademia e diventare un Duellante. Quella persona era il Professor Gast. –

- Bel modo di ricambiare la sua generosità – intervenne Isabel – Qualche giorno fa sei stato beccato a rubare le carte degli altri studenti. –

- Delacroix ti ha espulso per quella storia, perché sei ancora qui? – incalzò Zack.

- Perché non sono stato io! – disse rabbioso Josh.

- E allora chi è stato? C'è una foto che ti incastra. – replicò prontamente Julie.

- Quella foto è un falso, difatti nessuno l'ha vista a parte il Preside. Mi avete accusato ingiustamente! Qualcuno mi ha incastrato! –

- Anche se fosse... - intervenne Sam – Eri comunque al dormitorio abbandonato a fare la guardia a Lilly. Come lo spieghi questo? –

Josh abbassò lo sguardo. – La sera stessa in cui Delacroix mi comunicò l'espulsione dalla scuola, trovai un biglietto attaccato alla porta della mia stanza. C'era scritto che facendomi trovare al tramonto davanti il Dormitorio femminile, mi sarebbe stata consegnata la prova della mia innocenza e tutto si sarebbe risolto. Ricordo solo che mi recai lì disperato, dopo di quello il nulla. –

- Permettimi di dire che è una storia abbastanza difficile da credere – intervenne Hitomi – Stai dicendo che nell'Accademia agisce una presenza misteriosa che avrebbe incastrato te e rapito Lilly? –

Ricky prese la parola. – In realtà Professoressa, quando lo abbiamo trovato, Josh era fuori di sé. Per farlo rinsavire ho dovuto duellare con lui ed usare un attacco abbastanza violento. La sua storia non è del tutto infondata. –

Gast si lisciò i lunghi baffi. – Potresti essere stato attirato lì e poi la tua mente è finita sotto il controllo di questa misteriosa entità. Hai rapito Lilly proprio mentre stava andando all'appuntamento con Zack e l'hai segregata nel dormitorio abbandonato. –

Josh annuì. – Credo che sia andata proprio così. –

- C'è una cosa che ancora ci sfugge... - disse Kimy prendendo in mano la tavoletta grafica di Lilly – Perché Lilly è stata rapita per disegnare questo? – Kimy girò la tavoletta verso tutti i presenti.

Julie si aggiustò gli occhiali e diede un'occhiata più da vicino. – Sembra quello che penso? – disse.

- Non ci sono dubbi, è lui. – le fece eco Sam.

- E' un artwork per una carta di Duel Monsters. Lilly aveva partecipato al concorso della Industrial Illusion tempo fa, le sue doti come disegnatrice erano indiscutibili. Le ho sempre detto che avrebbe vinto. – disse Isabel.

- Ma perché ha disegnato proprio quel mostro? E poi perché in questa maniera? – aggiunse Zack.

- La cosa strana è come Lilly possa conoscere questo artwork. In pochissimi ne siamo a conoscenza. – intervenne Gast.

Tutti si girarono verso Gast in cerca di risposte, il quale si alzò e andò vicino alla finestra.

- Quel mostro, come sapete bene, è Exodia il Proibito. Il suo potere era difficile da controllare e così, nell'antichità, venne diviso in più carte, cinque per la precisione: le due gambe, le due braccia e la testa. Tuttavia, qui lo potete osservare nella sua forma completa: Il Leggendario Exodia Incarnato. –

Nella stanza vi su un momento di silenzio per lo sgomento.

- Vuole dire che qualcuno vuole ottenere questa versione di Exodia? – chiese Ricky.

- Credo proprio che il potere che quella carta può emanare faccia gola a molti. Inoltre Exodia, era un manipolatore di menti e da quello che ci avete raccontato credo proprio che Josh e Lilly abbiano subito la sua influenza. –

- Professore, sta dicendo che lo spirito di Exodia... vuole tornare intero? – chiese incredula Kimy.

- E' ancora un'ipotesi, ma a quanto pare è una possibilità. – rispose Gast.

- Anche a me sembra una sciocchezza. Come facciamo a capire se questa follia è realtà? – replicò Ricky.

- C'è solo una persona che può aiutarvi: Maximillion Pegasus. – disse Gast con un sorriso beffardo.

- Il Presidente delle Industrial Illusions? Il creatore del gioco? Sta scherzando vero? Non acconsentirà mai ad incontrarci. – disse Ricky preoccupato.

Gast si girò verso Kimy, esortandola a parlare. La ragazza era palesemente in imbarazzo.

- Ecco... - disse – Pegasus è un socio d'affari di mio padre, la mia famiglia lo conosce molto bene ed io stessa ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Se volete potrei chiedergli un appuntamento. –

Alle parole di Kimy la stanza si ammutolì di nuovo.

- Beh problema risolto. – tagliò corto Ricky – Combina questo incontro, dobbiamo avere risposte al più presto. –

- Lascia fare a me... - si limitò a dire Kimy.

- Bene, direi che possiamo lasciare Lilly a riposare. – disse Gast facendo cenno a tutti di uscire.

Il gruppo di studenti e professori lasciò la stanza. Ormai era quasi il tramonto, così si salutarono e si separarono.

- Credo sia il caso di tornare al nostro dormitorio. – disse Zack.

Sam annuì. – Tu non vieni Ricky? –

- Preferisco stare un po' da solo, ci vediamo più tardi. – rispose il ragazzo.

I due ragazzi lasciaronoil dormitorio femminile, mentre Ricky si dirigeva altrove. Nel frattempo,dietro un muro, una figura osservava la scena. Si portò sotto la finestra dellacamera di Lilly e tirò un rampino. Non appena si accorse di aver afferratoqualcosa tirò uno strattone e all'altro capo della corda vi era la tavolettagrafica di Lilly. La mise in una borsa e corse via nella foresta.    

Yu-Gi-Oh! - Il Destino di un DuellanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora