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Storia
Nella casa di Privet Drive numero 4 vivevano ben cinque ragazzi, ognuno completamente differente dall'altro:

Dudley Dursley, figlio di Petunia e Vernon Dursley, capelli marroni e grassoccio, l'unico vero membro della famiglia; le sorelle Bella e Zaja Pettyjohn, della stessa statura, la prima dagli occhi bianchi e blu, la seconda blu e viola, molto simili di carattere, viso; Livya e Harry Potter, fratelli gemelli, gentili e gli unici che andavano perfettamente d'accordo in famiglia.

Beh, in molti, si potrebbe dire, ma passati dieci anni tutti insieme, avevano imparato almeno a diventare buoni amici.

Naturalmente tutti non potevano dormire in un solo ripostiglio del sottoscala, ma non entravano bene neanche nella nuova camera che gli era stata data, visto che ormai Dudley aveva avuto la meglio ottenendo la più grande.

Il loro più grande sogno era uno solo: riuscire a scappare dall'inferno di casa Dursley.

Non era però così semplice, dato che due di loro erano state adottate.

I Potter, invece, erano come se non esistessero: infatti non si parlava mai di loro, né dei loro genitori, cge avevano legami familiari per il semplice motivo che Petunia e Lily Evans, la madre dei gemelli, erano sorelle.

E che dire, Dudley era l'unico che veramente poteva godersi la vita tra regali e ricchezza.

Era buio, e tutti i Dursley e i loro ragazzi adottivi erano arrivati su uno scoglio.

Era un po' insolito andare in viaggio di notte, mentre faceva freddo, navigando su una barca che si reggeva a malapena solo per sfuggire alle miriadi di lettere che oramai invadevano la casa numero quattro a Privet Drive.

Quella che si stagliava sull'enorme scoglio era una baracca che, come sosteneva il signor Vernon, era impossibile da rintracciare.

Almeno non sarebbe stata invasa dalle lettere.

Naturalmente i quattro ragazzi dovettero rannicchiarsi a terra su una coperta, perché avevano preferito di non godersi il lusso del divano completamente rotto, ma almeno privo di sabbia.

Gli zii e Dudley ormai dormivano da ore al secondo piano della baracca su letti veri, ma Harry, Livya, Bella e Zaja non riuscivano neanche a chiudere occhio, perché proprio dopo un minuto sarebbe scattata la mezzanotte, e loro avrebbero espresso un desiderio per il loro undicesimo compleanno.

<<Disegnamo>> propose Zaja.

<<Cosa?!>> chiese Harry.

<<Il nostro nome e sopra un "Buon compleanno", che sta a dire "almeno io me ne sono ricordato">>

Fecero come proposto, e quando scattò il minuto successivo, soffiarono sopra i loro nomi.

La sabbia cominciò a cospargersi dappertutto, mentre loro chiudevano gli occhi e esprimevano un desiderio.

Un desiderio che gli avrebbe cambiato per sempre la vita.

Un rumore intenso si sentì provenire dalla specie di porta che chiudeva la baracca.

Qualcuno da dietro la porta bussò, ma lo fece così forte che questa cadde a terra, producendo un tonfo sordo.

Un uomo alto e grosso, con la barba e i capelli che gli coprivano spalle e viso si addentrò nella baracca.

Teneva in mano un ombrello rosa.

I ragazzi si dovettero trattenere dallo strillare, ma si tapparono contemporaneamente la bocca, producendo un gridolio soffocato.

Journey beyond your imagination [Harry Potter]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora