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Tutti e quattro seguirono Hagrid, fino ad un palazzo al centro di Diagon Alley.

Quella era la banca dei maghi, la più sicura in assoluto: la Gringott.

<<Seguitemi>>

La sala principale era grandissima. Prima di entrarci, però, un folletto (un folletto?) chiedeva ad Hagrid chi fosse.

<<Sono il custode delle chiavi ad Hogwarts. Silente mi ha detto di prendere un oggetto dalla camera blindata numero (vi ricordate il numero per caso? Scusate ma non vedo Harry Potter da una Quaresima o forse più, scusate), e dovremmo prelevare delle cose da alcune camere blindate, ecco i numeri>> esclamò Hagrid porgendo un foglietto al folletto.

<<Oh, ma certo! Andate pure avanti>> disse il folletto, facendo strada.

Li guidò fino ad una grotta.

<<Salite pure>> disse il folletto indicando una specie di vagone.

<<E dove andiamo? Al centro della terra?>> chiese arrogante Zaja.

<<Andiamo nelle vostre camere blindate come richiesto dal signor Hagrid>> disse il folletto con un tono di finta importanza.

Tutti salirono sul vagone, e quando il folletto premette la leva, partirono a grande velocità su per le rotaie.

Svoltavano in numerosi tunnel, tutti illuminati da torce.

<<Ora vomito>> disse sarcastica Bella.

<<Anche io, stanne certa>> le rispose la sorella.

Dopo un brusca frenata, tutti si ritrovarono accanto a delle stanza chiuse evidentemente da delle porte in legno massiccio.

Il folletto andò in una di queste, e tracciando vari segni con le dite adunche e inserendo la chiave tutta storta, la porta si aprì.

Hagrid sgattaiolò dentro con aria sospettosa.

Prese un sacchetto, e se lo mise in una delle sue tasche enormi.

<<Bene! Ora si scende nelle camere 100-101! Si parte>>

Scesero di nuovo a grande velocità su altre rotaglie, scendendo ancora più in profondità tra le miriadi di grotte.

<<Arrivati!>>

I ragazzi, dopo un cenno della testa da parte di Hagrid, scesero dal vagone.

<<100, signorine Pettyjohn; 101, signori Potter>>

Zaja e Bella entrarono nella loro.

Su un tavolo che poco si notava vi erano milioni di soldi.
Presero la busta che poco prima gli aveva dato Hagrid e la riempirono di soldi.

<<Quelli sono Galeoni, i soldi dei maghi!>> disse il folletto facendo uno schifoso sorriso sghembo sul viso.

<<Anche i fratelli Potter hanno preso quello che dovevano?>>

<<Si!>> risposero in coro i gemelli.

<<Bene, torniamo su!>> disse infine il folletto, facendo ripartire il vagone.

Usciti dalla banca, tutti e quattro seguirono Hagrid.

Un negozio dalla porta in legno massicio si stagliava davanti a loro, e un cartello indicava con una scritta sghemba, il nome del locale: Ollivander, venditore di bacchette.

<<Io vi aspetterò di fuori, intanto andate>> disse Hagrid, spingendo i ragazzi dentro il negozio.

Non era granchè affollato, infatti passati solo dieci minuti tutti e quattro erano proprio davanti un uomo anziano, alto, che si reggeva in piedi su i pioli di una scala.

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