Occhi pieni di te

1.9K 43 14
                                    

Mi piacerebbe essere abbastanza per qualcuno,essere io quella bella,quella che piace,quella che le persone trovano simpatica.Non voglio essere l'ultima ruota del carro,l'ultima scelta,quella che deve stare dietro perché il marciapiedi è troppo piccolo,quella che cerca,quella che c'è sempre per tutti ma poi non c'è nessuno per lei,quella che non piace ai ragazzi,quella che soffre sempre,che va a dormire sempre con le lacrime agli occhi,quella che appena sorride abbassa lo sguardo,quella che non va mai bene.Invece sono io,la ragazza di troppo,quella che non va bene,per nessuno,mai.

Mi alzo dal mio letto diventato ormai troppo comodo con occhi ancora socchiusi per il sonno.Guardo la sveglia nera appoggiata sul comodino di legno vicino al mio letto.Sono le otto.«Cazzo»impreco sottovoce per non so quale motivo.Accendo lo stereo cosicché mi faccia compagnia nella mia "preparazione" mattutina.Corro verso il bagno rabbrividendo per il pavimento freddo.Dopo essermi lavata i denti inizio a vestirmi infilando i jeans troppo stretti che mi fanno quasi cadere e una camicietta.Mi pettino e mi metto un filo di trucco,giusto per essere accettabile.Mi infilo le all-star ed esco di casa con lo zaino in spalla.Per un pelo non perdo l'autobus che si dirige verso scuola.Mi siedo in una fila vicino il finestrino mentre ascolto la musica con le mie cuffiette e lascio il mondo chiuso in una stanza.

---------------

Scendo davanti a scuola e cammino velocemente verso la scalinata che porta all'ingresso dell'edificio.Cerco il mio armadietto tra la parete piena.Lo trovo e lo apro,ci ritrovo dentro le mie solite foto attaccate ed un paio di quaderni che uso per gli appunti.Ne prendo uno dalla copertina nera e pieno di scritte.Chiudo l'armadietto alle mie spalle e appena mi giro vedo una persona corrermi contro e capisco subito chi sia,Amanda.

«Rose»sento la voce di Amanda urlare differenziandosi da tutte quelle dei ragazzi in corridoio che aspettano il suono della campanella.«Ehi amy»gli dico sfoggiando un sorriso e sperando che nessuno noti la falsità dietro ad esso«come va?»mi chiede,sfortunatamente,mentre ci incamminiamo nel corridoio pieno di alunni«Bene..tu?»Cazzata ma nessuno mai se ne accorge«Benissimo,sto conoscendo un ragazzo carinissimo»mi dice con un sorriso ampio.Almeno per lei le cose vanno bene.Arriviamo alla classe di matematica ed entriamo.Mi siedo nella seconda fila centrale.La cosa bella del liceo è che non hai un compagno di banco,ognuno ha il suo.Il professore entra con la sua valigetta che appoggia sulla cattedra seguita dal caffè.Inizia subito a scrivere qualcosa sulla lavagna che non capisco finché non si sposta,Prof.Minning.«Come avrete capito sono il professore Minning,vi insegnerò matematica per tutto l'anno sperando di promuovere tutti voi,ma ne dubito fortemente.Bene,iniziamo con la nostra prima lezione,oggi parlerem-»mentre il professore continua il suo discorso viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.Ne entra un ragazzo alto con capelli ricci.In mano ha solo un libro rovinato di matematica ed una penna.«Styles,sempre in ritardo,eh?»gli chiede il professore«Se vuole passo a prendergli la colazione al bar»dice in modo sfacciato senza neanche un sorriso«Non faccia il simpatico e si vada a sedere»replica il professore ed il ragazzo riccio si dirige verso l'ultima fila passando per la mia e battendo il cinque ad un ragazzo con i capelli biondi.Il professore continuò la sua lezione mentre io osservavo il ragazzo che dopo un po si girò verso di me, mi si strinse un nodo in gola.Mi girai subito verso il professore che stava scrivendo cose indecifrabili sulla lavagna.Cercai di rigirarmi verso il ragazzo lentamente ma appena mi girai anche lui mi guardò e mi sorrise.Mi dissi mentalmente di girarmi verso la lezione ma ci misi più del dovuto per farlo.Presi appunti per tutta la lezione anche se non stavo pensando alla matematica,forse era l'ultima cosa nella mia lista dei pensieri.La lezione non durò quanto pensavo.Raccolgo tutte le mie cose dal banco e mi dirigo verso il corridoio,esco dalla classe ed vado al mio armadietto da sola,Amanda è sparita nel nulla.Metto dentro il mio quaderno e ne prendo un'altro di storia per l'ora successiva.Appena chiudo l'armadietto mi ritrovo la faccia di un ragazzo,quel ragazzo.«Ti è caduto questo»mi dice porgendomi un piccolo foglietto ripiegato.Non era mio,ne ero sicura.«No,ti stai sbagliando,io non avevo fogli»gli dico porgendogli lo stesso foglio,ma lui non lo prende e continua dicendo«Io sono sicuro che questo sia tuo»finisce sorridendo in un modo strano e avviandosi verso un corridoio.Lo apro subito per vedere il contenuto.Era un numero seguito da un nome scritto in nero,Harry.

angolo scrittrice:

ciao a tutte,spero che la storia vi piaccia perché per me è veramente importante,è il mio primo lavoro che pubblico e spero sia buono.Se volete lasciate un commento anche per consigli.

Grazie per aver letto il primo capitolo.

Occhi pieni di te h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora