E mi manca, ma non è la solita mancanza che si sente quando una persona è lontana per molto tempo.
È una mancanza che ti entra dentro, la senti nel cuore, nelle vene, nello stomaco, la senti espandersi dentro, come un buconero che risucchia tutto il resto fino a lasciarti un vuoto.
Ne entri e ne esci a fatica.
Non passa in fretta, viene a intervalli;un giorno ti svegli e senti un peso dentro e sei costretta a rimanere con questa sensazione per uno, massimo due giorni.
E poi passa?
No!
Anche quando non c'è la senti, perché ci sarà sempre un momento della giornata in cui quella persona ti tornerà in mente e starai lì, un po' di tempo a fissare il vuoto, pensando a tutto ma a niente.
Finirà prima o poi?
Boh non lo so.
Ma forse quando passerà sarà peggio, perché ti renderai conto di aver perso per sempre quella persona.
Io non sono ancora arrivata a questo punto, adesso lui mi manca e basta. Dormire non serve, perché appena le palpebre si chiudono, mi passano in rassegna tutti i nostri momenti felici, le nostre risate.
Fondamentalmente mi manco io quando sono con lui, perché non c'è mai stato bisogno di trattenermi, di mordermi la lingua, di riflettere su cosa fare o dire.
Con lui ero me stessa.
Con lui era sempre estate.
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Il diario delle emozioni
PoetryHo sempre adorato sottolineare nei libri le frasi in cui mi ritrovavo di più, riscrivermi o annotarmi le parole che meglio riuscivano ad esprimere il mio stato d'animo. In certi casi, però, provavo cose talmente complesse che niente riusciva ad espr...