Capitolo 1-

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Capitolo 1


Daniel

Io non sono un uomo tranquillo, fra quelli che si possano incontrare. Sono certo che un buon numero di persone che conosco lo potrebbero testimoniare. Posso essere scomodo, a volte un po' troppo, più del necessario. Incolpo alla mia eredità. Il mio sangue è di un rosso più scuro, rispetto a quello degli altri e scorre più caldo. Succede spesso, che le parole escano dalla mia bocca più velocemente di quanto io possa immaginare. Non sono un impulsivo, questo no. Sono un passionale, se così mi si può definire. In affari e nella vita chi può, cerca di starmi lontano; chi mi conosce mi evita, sa di cosa sono capace. Non amo i giri di parole, sono un uomo diretto, vado dritto al punto e conosco i miei obiettivi. Sono il vice-presidente della TECNOENGEENERING, industria leader nel settore delle telecomunicazioni, sopra di me, solo mio padre. Non crediate neanche per un momento, che sono il classico figlio di papà, che occupa una cazzo di poltrona senza merito e capacità. Con me non attacca. Sono, dove sono, perché sono un dannato figlio di puttana. Ho sputato sangue per sedermi su questa poltrona. Me lo sono meritato. Che ci crediate o no.

Ho faticato per arrivare fin qui e sacrificato la mia vita per ottenerla e non ho intenzione di mollarla. Un giorno, sarò il presidente di questa compagnia, non perché mio padre me l'abbia consegnata per diritto di nascita ma perché nessuno lo merita più di me. Non credo di essere un presuntuoso, sono i fatti che mi danno ragione. Ho imparato dai migliori come trattare con gli avversari, come sbaragliare il nemico e come ottenere quello che voglio. Certo la natura ha avuto il suo ruolo, non lo nego. Ho un buon quoziente intellettivo, non per vantarmi, molto al di sopra della media, una buona dialettica e una buona base scolastica, ottenuta sputando sangue, un MBA di tutto rispetto e dulcis in fundo e non meno importante, sono un dannato uomo fortunato anche per la mia prestanza fisica e il mio aspetto affascinante. Se siete fra quelle che mi odiano, accomodatevi pure. Non credo che vi trovereste sole. Negli anni mi sono fatto un bel numero di nemici. Per me non c'è altro modo di vivere. Non crediate però che sia un uomo senza sentimenti. Li ho provati e li sento quotidianamente. Amo la mia famiglia incondizionatamente. Coltivo le mie amicizie in modo appassionato. Le donne? Con loro il discorso è complicato. Diciamo semplicemente che le venero e ne sono affascinato, ma condivido con loro solo una stanza da letto, se è quello che vogliono. Amo la loro compagnia, del buon sesso, ma di certo non voglio coinvolgimenti emotivi. Non perché non voglio crearmi una famiglia in futuro, questo no, ma al momento non rientra nei miei piani.

Sono sicuro come credo che esista l'inferno, che non sono perfetto. In fondo, sono solo un uomo. Il prodotto della storia della mia vita. A causa delle persone che mi hanno plasmato e le cose che mi sono successe. Ho i miei difetti. A dire il vero, un certo numero di essi. Io li conosco bene. Tutto quello che dovete fare, è dimenticare le imperfezioni e apprezzare il contenuto. Perché in fondo non sono niente male.

E se... ti  dicessi che ti amo ancora?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora