Sprofondare nel vuoto

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Claudio e Mario rimasero a Verona per due giorni, tra amore, risate e paesaggi meravigliosi, trascorsero le ore più belle della loro vita

Serenità
Spensieratezza
Tranquillità
Amore

Quando dovettero ritornare a sistemare i bagagli per andar via, la nostalgia di quelle strade comparve improvvisamente. Claudio era abituato ad abbandonare quella città, Mario se ne era innamorato al primo sguardo.

"Vorrei tanto poter rimanere un altro pò"
Disse Mario, con voce dispiaciuta.

"Ci ritorneremo, ormai è un po' anche casa tua"

Mario guardò Claudio con due occhi lucenti. "Casa tua" quelle due parole erano musica per lui.
Aveva conquistato il suo cuore, e Claudio voleva dimostrarglielo in tutti i modi possibili. E farlo entrare nella sua vita, aprire quel lucchetto del suo cuore, dargli le chiavi di quella casa, per lui, era la cosa più giusta strada per dimostrarglielo.

La mattina seguente al suo compleanno andò a duplicate la chiave. L'aveva conservata in un piccolo cofanetto, e quando sarebbero stati a casa, con tutta la tranquillità che ormai lo lega, al momento giusto, nel posto giusto, gliel'avrebbe donata.

Erano due persone che si completavano del tutto. Amore ne emanavano tanto. Non nego che di litigi ne iniziavano ogni secondo della giornata, chi andava a destra chi a sinistra, poi bastava guardarsi negli occhi e tra un broncio e un pugno nello stomaco, si baciavano ed amavano alla follia per tutta la notte.

Perché amare significa anche questo.
Litigare, dirsi le peggio parole , ferirsi, piangere, ma quando non riesci a dimenticare quel volto che ami, quel corpo che ti completa, inevitabilmente ritornerai su quei passi che poco prima avevi percorso per allontanarsi dal tuo bene.

E Mario e Claudio erano così.

Mario si è un rompicoglione, ma ama inevitabilmente, indissolubilmente ama, profondamente con tutto il suo cuore

Claudio è più introverso, ma quando riguarda Mario, cambia radicalmente, diventa senza freni, perché è il suo vulcano, e arde del suo amore.

Quando litigano, si feriscono, si fanno male, già perché entrambi hanno due caratteri forti, e collidono inevitabilmente.

Basta poi un piccolo sorriso malizioso di Claudio, per far sciogliere Mario.

Sa prenderlo al punto giusto. Sa quanto tempo serve a Mario per sbollire la rabbia, e sa quando andargli incontro per baciarlo come solo lui può fare.

E già così poi per ritrovarsi sul letto, uniti, avvinghiati, uno sull'altro, innamorati perdutamente.

Ritornati a Milano, Claudio aveva una voglia di viverlo ogni ora della giornata, ma non sapeva come avrebbe preso questa sua idea, perché era un cambiamento radicale per Mario, e non sapeva come l'avrebbe potuta prendere.

E quella piccola paura di mutare il suo equilibro, lo frenava dal parlargli.

Forse era presto
Forse non era ancora il momento di questo cambiamento così repentino
Forse
Forse

Troppo forse nella sua testa.

Ma anche questo fa parte di Claudio.

Era una mattina di lunedì, iniziò settimana, un trauma per Mario. Era a casa sua, la scorsa notte Claudio non rimase a letto con lui, e svegliarsi all'alba per andare all'università era ancora di più un incubo, senza il suo dolce bacio a rendere il tutto più perfetto.

Prese il cellulare che vibrava sul comodino, e i suoi occhi si illuminarono, come il suo viso curvato da un sorriso enorme, appena lesse il nome sullo schermo.

Quella Crepa Sul CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora