II

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Sono riuscita a riaddormentarmi, e ora sta suonando la sveglia. Quanto vorrei avere un martello per distruggerla e farla smettere di "suonare".
<<Taliaaaa! Sveglia! È oraaa!>>
Adesso pure mia mamma ci si mette. Una martello anche per lei, a volte.

Dato che non ho chance, mi alzo dal letto, ma mantengo sempre la mia solita calma. Faccio una doccetta fredda, e nel frattempo cerco di pensare al meno possibile a quel sogno, concentrandomi su cosa mettermi. Una volta uscita dal bagno, vado in camera e inizio ad arricciarmi le punte dei capelli. Ľ effetto mi piace molto, poiché essendo liscia naturale, mi riesce molto bene. In più ho le punte bluastre, colore che amo. Decisi di mettermi un paio di jeans strappati un po da tutte le parti, con sopra un crop-top rosa pastello e la mia felpa nera adorata. Ai piedi metto le puma fently rosa, della stessa tonalità del top. Applico giusto un po di mascara e sono pronta per uscire.

Inizio a scendere le scale, prendo lo zaino molto svogliatamente, e esco di casa. Inizio ad ascoltare la musica con le cuffiette nelle orecchie, fino ad arrivare a scuola.

Appena metto piede nel cortile, la mia migliore amica rompiscatole, mi corre incontro per darmi il buongiorno.
<<Buongiorno Ta!>>
<<Giorno>>
<<Hai saputo la novità?>>
<<Ma di cosa stai parlando?>>
Non riuscivo a comprendere quello che stava dicendo, che novità? E se riguardasse il mio sogno?
<<Ma si, dai. Ieri hanno messo sul registro della nostra classe ľ annuncio che fra un mesetto circa arriverà un nuovo compagno. Non lo sapevi?>>
<<Non ne avevo la più pallida idea, comunque come si chiama...il nuovo ragazzo?>>
<<Non lo sappiamo>>
<<Come sarebbe a dire non lo sappiamo?>>
Una nuova voce spuntó alle mie spalle.
<<Vuol dire che non lo sappiamo>>
Era il mio migliore amico, Luke. Sussultai, per il breve spavento.

Dato che la campanella è suonata, andiamo tutti in aula. Non seguii neanche una parola di quello che dissero i professori, perché ero troppo ansiosa di scoprire che cosa volesse dire quel sogno che ho fatto. Mi risulta un po strano, perché prima il sogno, e poi il compagno nuovo? Forse sono collegati...

Driiiiiiin
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Tornai a casa in fretta e furia, per fare con più fretta possibile i compiti.
Saranno state le 3:30 quando ricevetti un messaggio dal mio migliore amico, Luke. Lo avevo conosciuto alle elementari, come Sunhee, d' altronde. Erano gli unici che mi supportavano, qualsiasi cosa facessi, e lo fanno ancora. Li amo. Più della mia stessa vita.

Aprii il messaggio e lessi:

Ehi, ciao, come stai? 💓 Che ne dici di uscire, così per passare un po di tempo insieme?

Gli risposi con un "Okay, a fra poco. Passo a prenderti io."

Dato che avevo finito i compiti, mi andai a preparare.
Misi un top smanicato nero, una gonna a "vita alta" rossa e le parigine sopra il ginocchio nere. Ai piedi calzai delle Converse (ovviamente) nere con il rialzo interno. Come se non fossi già abbastanza alta. Sono 1,75 e non pratico basket. Io faccio equitazione. Intrecciai i miei capelli in due trecce francesi attaccate alla nuca. Spruzzai un po di profumo, presi la borsetta con il telefono, un po di soldi, e partii.

<<Mamma, esco!>>
Presi su le chiavi di casa e aprii la porta. Stavo per mettere il piede fuori dalla porta, quando mi ricordai di avere dimenticato la mia collanina portafortuna. Tornai in camera e me la misi. Era una piccola catenina ď argento, con un piccolo ciondolo a cuore che si può aprire a metà. Dentro ci avevo messo le foto delle persone a cui tengo di più. I miei due amici. Spensi la luce della camera, quando udii un ticchettio contro la mia finestra. Erano sassolini. Un minuto di silenzio. Un altro sasso. Un altro ancora.
<<Vieni fuori!>>
Qualcuno urló dal di sotto, lanciano un altro sassolino.
Stavo morendo dalla curiosità, quindi decisi di andare nel mio balconcino.
Uscii. Guardai di sotto e quasi mi salirono le lacrime agli occhi.
Uno striscione, una bomboletta, un peluche, delle rose e dei cioccolatini al cocco. E regali. Tanti regali. Per non tralasciare due persone che tenevano un cartellone in mano.
<<Auguri piccola stella!>> Urlarono i due.
Stavo letteralmente piangendo. Feci fatica a leggere la scritta nello striscione. Quello che riuscii a capire era soltanto AUGURI TALIA. + 17. TI VOGLIAMO TANTO BENE, NOSTRA PRINCIPESSA!

Non avevo parole. Scesi le scale per andare fuori ad abbracciarli. Aprii la porta di casa e iniziai a correre come un ebete. Ma non mi interessava. In quel momento volevo soltanto andare da loro. Appena li vidi, corsi ancora più velocemente. Saltai in tutti i sensi addosso a Luke, lo baciai nella guancia infinite volte, lo abbracciai...
La stessa cosa feci con Sunhee.
<<Auguri di buon compleanno!>>
<<Grazie ragazzi, ma non dovevate. Veramente, non ce ne era bisogno. E poi, quante volte devo ancora dirvelo di non chiamarmi principessa?>>
<<Eddai smettila. Tanto lo so che ti piace, Principessa.>> Mi disse Luke con un tono scherzoso, dandomi una pacca sulla spalla. Feci il finto broncio, ma non funzionò affatto.
Non ero mai stata brava a mentire davanti a loro.
<<Sei pronta per la notizia da urlo?>> Chiese Sunhee mentre la stavo ancora strangolando. Letteralmente.
<<Non ditemi che avete fatto delľ altro>> Sussurrai in un misto fra preoccupazione e eccitazione <<Devo preoccuparmi?>>
<<Oh...beh, se con preoccuparti intendi Devo-Fare-Subito-Le-Valigie-Per-Un-Viaggio-Per-Noi-Tre, sì, ti devi preoccupare, e tanto, perché andremo via per una settimana. E dove? Tieniti forteee... andremo sulla baia di Long Island!>> Decretò Luke tutto contento.
<<Voi siete pazzi, totalmente pazzi. Siete gli unici che farebbero una follia di questo genere.>> ero stupita <<Siete le uniche persone che farebbero tutto questo per un insulso compleanno! Io, non so che dire. Io vi amo.>> Li abbracciai di nuovo, per essere certa che non fosse uno scherzo.
<<Grazie, ma questo lo sapevamo già!>> dissero alľ unisono <<E, ora, cosa aspetti?! Vai a preparare pure le tue valigie, che domani si parte!>> continuarono.
<<Ah...Talia. Fai in fretta, che alle 9 dobbiamo festeggiare! E mettiti la cosa più sexy che hai!>> Mi confessó Luke alľ orecchio facendomi ľ occhiolino.
<<Pazzi. Totalmente pazzi!>> esclamai.
<<Cosa fai ancora lì come un pesce lesso? Corri!>>

Feci subito quello che avevano detto, ossia corsi in casa continuando a gridare "Pazzi. Sono totalmente pazzi. Ho i migliori amici pazzi. Ma li voglio così."
Raggiunsi la camera, mentre dal di sotto sentivo quei due darsi il cinque, dirsi "Ben fatto!", e sbellicarsi dalle risate.








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[ Spazio autrice]
Ecco il secondo capitolo finito. Spero vi piaccia. Come ultima cosa, vi chiedo di commentare su cosa potrei migliorare e lasciate tante 🌟.
Vi mando un grande bacio, e al prossimo capitolo.😘❤
Lara.










Tυττα cοlρα δεl δεsτιηο Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora