Rendez-vous

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Rating: rosso cioè storia con scene descrittive di sesso o violenza, o altre tematiche parimenti forti.
Genere: Erotico; Romantico; Slice of life: cioè quelle storie il cui scopo è descrivere semplicemente momenti o spaccati di vita quotidiana.

Note: OOC (Out Of Character) cioè il protagonista (o i personaggi) vengono descritti con un carattere diverso da quelli del libro/film.
Lemon cioè storia che presenta ampie e dettagliate descrizioni di atti sessuali.       






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 Quel sabato sera si respirava aria di serenità nella Sala Grande, come non si vedeva da tempo: il chiacchiericcio che si elevava dalle tavole era accompagnato da risate e schiamazzi e nella tavolata di Grifondoro il Golden Trio+la piccola donna di casa Weasley erano intenti ad ascoltare una barzelletta da Dean Thomas.
In realtà solo Ron, Harry e Ginny stavano ascoltando perché Hermione era troppo presa a fantasticare sul dopo cena che l'aspettava.
Infatti alle 21 aveva appuntamento con la sua nemesi in un'aula dell'ala in disuso del castello, e non per sfidarsi ad un duello magico.
Tutto era cambiato una notte di novembre, nel corso di una ronda: erano stati assegnati di turno insieme e durante i loro soliti scambi di insulti, che servivano più a dare una parvenza di normalità che ad offendersi davvero, è scoccata la scintilla.

Al pensiero di quella notte un sorriso spuntò sul viso di Hermione, che non sfuggì all'amica.

"Herm come mai questo sorrisone?" chiese con curiosità.

"Stavo pensando a quanto mi era mancata tutta questa spensieratezza."

Ginny in tutta risposta le sorrise con fare affettuoso."Comunque hai una macchia alla sinistra della bocca."

"Qui?" chiese la riccia, indicando il punto al quale si riferiva la rossa.

La Weasley annuì e poi riprese parte alla conversazione di quidditch che avevano intrapreso i ragazzi accanto a lei.
La mora raccolse la salsa dal suo viso con l'indice, lo portò alla bocca e lo succhiò in modo provocante guardando fisso negli occhi Draco, che si trovava esattamente di fronte a lei però nella tavolata Serpeverde.
Lo sguardo del biondo si era acceso di passione ma riprese subito il controllo e ne mandò uno di avvertimento a sua volta, al che la riccia si morse le labbra.

"Ragazzi io vado, voglio riposarmi un po' prima delle ronde dato che questa giornata mi ha stremata. Buona notte, in caso non ci vedessimo quando torno."

"Notte." risposero i suoi amici in coro.

Mentre camminava il senso di colpa si fece spazio in lei: si sentiva una cattiva amica perché stava mentendo ai suoi migliori amici, con il quale aveva condiviso ogni tipo di emozione, ma sapeva che non poteva farne a meno perché non avrebbero capito dato che per loro era pur sempre Draco Malfoy.

Arrivata al 5º piano deviò verso l'ala ovest per poi raggiungere l'ultima aula del lungo corridoio.
Quando aprì la porta la mano familiare di Draco le cinse il polso e con delicatezza la trascinò all'interno della stanza.

"Sei in ritardo." precisò la serpe.

"Lo so, ma le scale non la finivano di cambiare e mi hanno rallentata."

"Dobbiamo fare un discorsetto noi. Tu sai che non devi mai giocare col fuoco, vero?" disse con voce roca.

"E perché? Che avrei fatto?" domandò con tono fintamente innocente.

"Non mi devi provocare piccola Grifondoro. Sopratutto in una stanza piena di persone. " asserì mentre iniziava ad avanzare verso la ragazza.

La caposcuola rosso-oro incatenò i propri occhi a quelli suoi di piombo fuso e, mentre indietreggiava, un sorriso malizioso fece capolino sulle sue labbra.
Quando arrivò al muro Draco la imprigionò con il suo corpo e iniziò a lasciarle un scia di baci roventi lungo il collo sottile, sapendo bene che quello era il punto debole di Hermione, che lasciò andare la testa indietro per mettere quanta più pelle possibile a disposizione del ragazzo.

Le mani di entrambi vagavano alla ricerca dell'altro: quelle di Hermione si intrecciavano ai capelli d'argento della serpe mentre quelle di Draco le risalivano le cosce, che erano fasciate da delle autoreggenti.

Il caposcuola decise che fosse arrivato il momento della vendetta perciò con la mano destra si fece spazio tra le gambe mentre quella sinistra la spostò sul seno destro, coperto ancora da tutti i vestiti.
Iniziò a massaggiarle l'intimità, celata in un paio di slip, e notò quanto fosse bagnata, allora infilò la mano al di sotto del pizzo e la penetrò con le lunghe dita affusolate, riempiendo così la stanza di gemiti strozzati.
Si staccò dal collo della mora, non prima però di averle lasciato un succhiotto sulla clavicola sinistra, per dirigersi alle sue labbra rosee dove si scambiarono un bacio irruento fatto di denti e lingue.
Il corpo di Hermione fremeva ad ogni suo tocco e quando lei iniziò a stringere e a tirare la sua chioma d'oro bianco capì che stava per arrivare al culmine perciò si fermò.

"Sei un bastardo Malfoy." lo fulminò con lo sguardo.

"Principessa te l'avevo di non provocarmi." nel suo viso comparì un ghigno di vittoria. "Comunque siamo entrambi ancora troppo vestiti, non va bene."

"Provvediamo subito allora." disse la Grifondoro mentre gli prendeva la mano e lo faceva sedere nel letto, che era un banco trasfigurato per l'occasione.
Si mise a cavalcioni della Serpe e scese con le mani fino all'orlo del maglioncino della divisa verde-argento, che tirò su e lanciò dietro di lei.
Sentiva l'erezione premere sulla sua femminilità e questo la fece eccitare ancora di più, quindi prese per la cravatta il ragazzo e lo baciò, per poi liberarsi di quest'ultima.
Portò le mani all'interno del colletto, dove sentì i muscoli sodi delle spalle contrarsi al suo tocco leggero, e poi le spostò sui bottoni della camicia, che aprì con calma.
Si fermò ad ammirare lo spettacolo che aveva davanti: le labbra turgide e rosse per i baci, gli occhi infuocati di desiderio che la fissavano, i capelli argentei scompigliati e il petto d'alabastro scolpito che si alzava e abbassava velocemente per riprendere fiato.

"Dove vai?" le chiese Draco mentre lei si alzava, trattenendola per la mano.

"Aspetta e vedrai. "

Si posizionò esattamente di fronte al ragazzo e, molto lentamente, si liberò dei suoi indumenti facendo uno spogliarello: prima il cardigan, poi la cravatta e la camicia e infine la gonna e l'intimo di pizzo nero.

"Wow." riuscì solamente a dire il Serpeverde.
Era rimasto totalmente scioccato dalla scena alla quale aveva appena assistito perché di solito Hermione era molto timida al momento di togliersi i vestiti.

Con passo felino si riavvicinò al caposcuola e, dopo averlo liberato dalla camicia, dai pantaloni e dai boxer, si rimise a cavalcioni su di lui.
Riprese a baciarlo con foga, afferrò l'erezione che le premeva sulla coscia e cominciò a carezzare la cappella con il pollice, per poi indirizzarla verso la sua apertura e affondarci.
Stette ferma qualche minuto, per abituarsi alla presenza, e poi cominciò a muoversi lentamente.
Le mani di Hermione si saldarono alle spalle di Draco mentre quelle di quest'ultimo alla vita della ragazza, in modo da scandire il ritmo.
Le unghie della mora si conficcavano nella carne del biondo, lasciando profondi graffi rossi, mentre i gemiti di entrambi riecheggiavano nella stanza.
Le spinte da lente e cadenzate divennero sempre più veloci e fameliche, man mano che il piacere aumentava, e nel giro di poco furono entrambi sopraffatti da un orgasmo travolgente.

La Serpe si gettò all'indietro sul letto con ancora la ragazza sopra di lui, avvolgendola con le proprie braccia.

"Granger mi hai totalmente prosciugato." affermò chiudendo gli occhi, per assaporare quegli istanti al meglio.

"Anche tu non sei stato male Malfoy." disse mentre gli lasciava un bacio sull'incavo del collo.

In tutta risposta lui le diede un leggero schiaffo sul sedere.

"EHI"

"Questo te lo meriti anche per aver arato con i tuoi artigli sulla mia schiena."

"Sempre il solito esagerato!" asserì alzando gli occhi al cielo, scoppiando poi in una risata. "Comunque che ore sono? Perché per quanto mi piaccia stare qui con te, ti ricordo che abbiamo dei doveri da svolgere."

"Sono le 22."

"Allora è meglio che alzi quel meraviglioso culetto e ti cominci a vestire perché tra 20 minuti inizia la ronda."

I due ragazzi si rivestirono e si diedero una sistemata al volo.

"Che ne pensi se, dopo che finiamo il giro, facessimo un secondo round?" domandò facendo scivolare la mano sinistra dalla schiena alla natica destra, afferrandola con fare possessivo.

"Ma scusa non ti avevo totalmente prosciugato, o hai già ritrovato la forza? " chiese di rimando, in tono provocatorio.

"Per te la troverei sempre."

Sul viso di entrambi spuntò un sorriso, prima di scambiarsi un tenero bacio e lasciare il loro piccolo nido d'amore per tornare ad indossare le loro maschere di indifferenza.


FINE






SPAZIO AUTRICE
Ma buongiorno, buon pomeriggio o buona sera, qualsiasi sia l'ora in cui state leggendo!❤
Dopo ben sei mesi e mezzo sono tornata tra voi! Potrei commuovermi perché ancora non ci credo ahahah
No vabbé a parte gli scherzi: mi era mancato davvero tanto scrivere!!
Today i'm back con questa OS un po' meno smielata del solito e hot ;)
Spero tanto vi piaccia almeno 1/10 di quanto piace a me!
Ovviamente scusate gli errori/orrori ma non sono nel pieno delle mie forze :( e se me li segnalaste mi fareste un grandissimo favore, così li correggo :)
Vi prego di recensire, e se qualcosa non si capisce o non vi piace non esitate a contattarmi!


Baci XX

G.  

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