Prologo

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Una mattina come tante, mi sveglio alle 6 e vado a fare colazione con la mia famiglia.

Torno in camera e mi vesto con un leggins e una maglietta della jack Daniel's.
Mi guardo allo specchio e cerco di sistemare la crocchia disordinata che ho in testa. I miei capelli sono castani, lunghi e lisci. Porto degli occhiali arrotondati.

Esco di casa per andare a scuola. Oggi ho la verifica di latino e l'interrogazione di matematica, in poche parole non si può peggio di così.
Sono al Liceo Linguistico, ho detto tutto. Questo è il primo anno per me e ancora mi devo ambientare per bene.
I compagni non mi stanno molto simpatici, tranne alcuni.
L'unica mia salvezza sono i miei veri amici e tra di loro c'è la mia migliore amica, Miriam. Lei è bassina proprio come me e porta degli occhialoni neri. Ha una carnagione chiara e ha dei capelli biondi che gli arrivano poco sotto la spalla. Lei sa essere dolce, altruista e pazza allo stesso tempo.

E poi c'è lui, Daniel. Il ragazzo che mi piace da circa 8 mesi. È poco più alto di me. È moro e porta quasi sempre vestiti scuri. Anche se è simpatico, sta spesso sulle sue. Il classico "Bad Boy".

Finite le 6 ore di pura noia, torno a casa.
Pranzo e aspetto che arrivi Miriam.
Intanto leggo un libro.
Mi è sempre piaciuto leggere, fin da bambina. Mi piace leggere storie di genere "giallo, thriller".

Suona il campanello.
Vado ad aprire e subito mi si butta a dosso facendomi cadere, Miriam.

"Buongiornissimo caffè ?!?!" urla.

"Cosa ti sei fumata questa volta?" le chiedo.

"E dai Ale ridi un po' che la vita è una e va vissuta" ridiamo tutte e due.

Andiamo in camera mia e passiamo tutto il pomeriggio a chiacchierare del più e del meno.

Sono le 17:30, tra un'ora dobbiamo uscire con gli altri ragazzi, quindi ci prepariamo.

Vedo Miriam mettersi un cappellino nero con la scritta in bianco "New York", ci mettiamo il giacchetto e usciamo di casa.

Gli altri ci aspettano in centro.
Quindi ci incamminiamo e troviamo ad aspettare già Desirée, Leonardo e il fratello di Miriam, Alex.

Aspettiamo insieme a loro quando ad un certo punto mi sento tirare insistentemente la manica da Miriam.

"Alessia, Alessia guarda chi arriva!" mi dice euforica.
Mi girai seguendo il suo sguardo e trovai Alessandro che si avvicinava a noi.
Lui è il ragazzo che piace a Miriam da 2 anni.
È alto, moro e porta degli occhiali arrotondati come me. Anche se è simpatico, secondo me è davvero molto lunatico. È il "Principe Azzurro"che tutte le mamme vorrebbero per le loro figlie.

"Buona sera Miriam, buonasera Alessia" ci saluta, e vedo Miriam quasi svenire.
Poi saluta anche gli altri.
Pian piano arrivano tutti quanti, Stefano, Gabriele, Valentina e incluso Daniel che come al solito evita il mio sguardo. A volte proprio non lo capisco. Vorrei davvero delle abilità speciali per leggergli nella mente.

Tutti insieme ci dirigiamo al cinema a vedere 'IT' il nuovo film dell'orrore uscito da poco.

Paghiamo il biglietto ed entriamo.
Io e le altre ragazze ci mettiamo vicine e la stessa cosa fanno i ragazzi, e in qualche modo Alessandro si mette vicino a Miriam che è evidentemente imbarazzata e allo stesso tempo felicissima di questa sua decisione, lo capisco da come mi stringe la mano.

"Ai Miriam mi fai male!" gli dico non resistendo più alla pressione. Questa ragazza è piccola ma ha una forza incredibile.

"Ops scusa! Non volevo!" mi dice mortificata.

Il film inizia e secondo me non è un gran che, non fa così tanta paura. Ma non credo che Miriam la pensi allo stesso modo visto che è già da un bel po' che si è aggrovigliata sopra di me. Questa cosa mi fa abbastanza ridere, ma mai quanto quello che è successo dopo.
Mentre guardiamo tranquillamente il film, per modo di dire, una scena fa saltare letteralmente Miriam dal posto ritrovandosi sopra di Alessandro che ha una faccia un po' sconvolta e un po' divertita.
Io rido a non finire.
Quando si accorge di quello che è successo, scende subito e cerca di sistemarsi. È visibilmente tutta rossa in viso.

Io rido ancora.

"E tu smettila di ridere!" risi ancora di più.

Finiamo di vedere il film e andammo a mangiare una pizza e questa volta tocca a me sedermi vicino a Daniel anche se non mi degna di una minima occhiata.

La serata finisce tra le risate ed è ora di tornare tutti a casa.

Mi metto il pigiama e mi metto a letto.

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