Mi va. Mi va di parlarne. Voglio parlarne.
Sono riuscito ad incasinare tutto in modo che agli amici a cui racconterei l'accaduto non posso e non voglio raccontare nulla.
Ma sento il bisogno di parlarne. Perché sono due anni. Due fottutissimi e lunghissimi anni.
Non è mai successa una cosa del genere nella mia vita. Sono due anni che non hanno portato a nulla e che non hanno mai regalato soddisfazioni, ma nonostante tutto, nonostante la mia voglia di far finire tutto, l'orologio continua ad andare, le batterie non si sono scaricate e chissà quando lo faranno. I due anni cresceranno. Quanto non so, ma purtroppo non posso aprirlo e togliere la batteria, anche se in questi momenti vorrei tanto farlo.
L'ho fatto due volte, esattamente a distanza di un anno e 11 mesi. Dopo la prima volta, speravo tutto cambiasse, e ho fatto scorrere un anno e 11 mesi prima di farlo di nuovo.Poi l'ho rifatto. Un mese fa preciso.
Ed oggi sono due anni. Due anni di speranza. Speranza pessimista, speravo di cambiare io, invece di sperare che cambiasse la situazione.
Ma tutto è così statico.
Non è cambiato nulla.31/10/2017