2. Oh look! His arm is on the Floor!

2.2K 190 522
                                    

"Harry, per favore, non vestirti da escort"

Sobbalzai, sentendo la presenza demoniaca di quella non-santa di mia zia, che aveva appena aperto la porta, mentre mi stavo vestendo per la partita.

"Zia, è una partita!" la guardai scocciato e lei sospirò

"Già, giocatori sudati, ed innocenti ormonizzati che fanno le groupies" si fece il segno della croce, per poi prendere una boccetta dentro il cassetto dei miei boxer, ed aprirla

"Che cazzo ci fa una boccetta d'acqua santa fra i miei boxer?" chiesi inquietato e lei mi fece il cenno di stare in silenzio, mentre mi schizzava l'acqua santa in faccia, facendomi chiudere gli occhi più forte.

"Perchè Dio è ovunque" rispose sorridendo per poi avvicinarsi e poggiare la mano sulla mia spalla, mentre io cercavo ancora di aprire gli occhi a causa dell'acqua "E tu non devi perdere la tua innocenza"

"E' una partita, il mio culo è sulla sedia, rimane lì mentre mangio e fingo di interessarmi a quello che mi succede attorno, fine" spiegai, girandomi mentre indossavo il mio maglioncino bianco sopra i jeans stretti neri.

"Ho visto dei video dove i gay si vestono in una maniera orribile, Harry" disse ed io inarcai il sopracciglio, mentre lei mi faceva vedere dal cellulare delle voto di un gay pride "Lui sarebbe una fata? Cioè... capito? Io sono completamente... stupita... Tu diventerai così, pentiti, confessati, oggesù, guarda quest..." le presi il cellulare e lo gettai sul letto

"Vorrei vedere te al tuo addio al nubilato allora" ironizzai, mentre mi sistemavo i capelli con la mia adorata bandana. Guardai mia zia che si era gettata sul letto, facendo una scena quasi al rallenty, per prendere il cellulare, e sospirai "Vado, non aspettatemi, prendo le chiavi, buonanotte" borbottai velocemente 

"Che Dio ti mostri la via!" esclamò ed io annuii leggermente per poi salutare mia cugina , che era appena uscita dalla sua stanzetta con una bicicletta piccola, sbattendo continuamente la faccia contro il muro 

Sorrisi poggiando la mano sopra la sua testolina, scombinandole i capelli "Buonanotte piccoletta, ci vediamo domani" la salutai e lei sorrise per poi gettarsi a terra. Forse le botte avevano fatto effetto.

Scesi al piano di sotto, presi le chiavi e mi sporsi sul salotto per salutare mio Zio preso a russare sulla poltrona. Ridacchiai leggermente per poi uscire di casa e respirare l'aria fresca e leggermente gelida di quella serata.

Mi guardai attorno notando praticamente tutto deserto. Continuai a camminare notando in lontananza la casa dei Malik, e la macchina di Zayn parcheggiata davanti al fienile.

Mi morsi il labbro. Magari potevo andargli a bussare ed invitarlo a venire con me alla partita, per magari cercare di farlo integrare ai compagni della scuola. Guardai casa sua per poi sbuffare e ritornare sui miei passi, non erano fatti miei, erano sue scelte. 

"FORZA TOMLINSON!" esclamò un mio compagno, facendomi saltare in aria per l'ennesima volta.

Le panchine erano tutte piene. La confusione, le urla, il cheerleading delle ragazze per la squadra dei Lions capitanata da Louis, i flash della macchina fotografica di Niall, che cercava di evitare quei coglioni che lo chiamavano per importunarlo.

Ultimi tre punti, e la squadra avrebbe vinto. Louis sorrideva sghembo al gruppo di cheerleading, mimando di non avere più bisogno di fortuna, da bravo modesto, per fare la figura del figo carismatico

"Porca puttana, questi tostadas sono fantastici" commentò Liam accanto a me, facendomi storcere il naso 

"Ma seriamente? Mangi del messicano scadente, mentre là sembra che si stiano ammazzando?" chiesi indicandogli alcuni giocatori di football dell'altra scuola, andare addosso a Chuck buttandolo a terra

Fresh Blood {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora