27. We've got a Deal

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Canzoni per il capitolo:

- A.M. - One Direction.

- Drag me down (slower ballad cover) - One Direction. Vi consiglio di far partire la canzone (fatelo, io piangevo mentre scrivevo, anche se non faccio testo) non appena trovate i due asterischi **, io l'ho immaginata così. Vi lascio il link lassú

Sto parlando anche troppo, buona lettura!

SOPHIA'S POV.

Il viaggio, in auto, dalla pista di pattinaggio alla baita sul lago non è stato molto lungo. Inoltre il continuo battibeccare con Harry su quale dovesse essere il mio, e ripeto MIO, film preferito non lo ha reso particolarmente piacevole: continuava ad insistere sul fatto che, essendo una ragazza, non potessi considerare Interstellar un capolavoro; "Dovrebbe piacerti qualcosa di più romantico, come ad esempio, che so The Notebook ", aveva, ad un certo punto, affermato e dopo che avevo deciso di ribattere a tono, dicendo che si quello era un bel film, ma non di certo il migliore di tutti i tempi, ero rimasta sorpresa dal fatto che per lui invece lo fosse, insieme a tutte quelle commedie romantiche ispirate a Sparks che non mi facevano, completamente, impazzire.

Mi era capitato, è vero, qualche volta di strafogarmi di gelato ed affogare i dispiaceri nelle innumerevoli lacrime che pellicole del genere potevano farti piangere, ma avevo sempre preferito un genere del tutto opposto e da uno come Harry non mi aspettavo, di certo, che le commedie romantiche fossero le sue preferite... Insomma non mi è mai sembrato particolarmente sdolcinato o romantico, anche se, devo ammettere, che con il trascorrere di questi ultimi giorni in sua compagnia mi ero dovuta ricredere, ridisegnando totalmente l'immagine che avevo di lui: uno stronzo patentato senza il minimo di rispetto. In realtà, forse, la mia percezione di Harry era del tutto sbagliata, se non per certi aspetti del suo carattere che hanno il potere di irritarmi come nessun'altro è riuscito a fare mai.

Un esempio? Facile: il sorriso sghembo che mi sta rivolgendo in questo momento, quel modo beffardo di guardarmi che lo rende tanto bello quanto da prendere a schiaffi, mentre sorseggia la sua birra con fare spavaldo per poi addentare una fetta di pizza, senza preoccuparsi di far sparire quella dannata espressione dal suo viso.

E già, la gran cena che aveva detto di aver contribuito a preparare non era altro che un enorme cartone contenente una pizza formato famiglia che lui si era limitato a scaldare nel fornetto a microonde presente nella baita. D'altronde però, meglio così, ho scoperto di non amare troppo il romanticismo ed ai gesti esageratamente eclatanti, preferisco la semplicità, di gran lunga... E poi, questa pizza non è davvero niente male!

"Buona?" chiede il ragazzo di fronte a me, notando la mia espressione estasiata nell'assaporare quel triangolo di cibo gustosissimo.

"Deliziosa... Perfettamente riscaldata!" lo prendo in giro, sorridendo sorniona dopo aver ripulito le labbra con la lingua.

"Sono un cuoco eccezionale" ammette lui, stando al gioco, prima di sollevare gli angoli della bocca e contorcere il viso in un'espressione soddisfatta con tanto di sopracciglia alzate e fossette bene in evidenza.

"Adesso non esagerare, eh!" lo ammonisco con tono scherzoso, finalmente sazia.

"E non hai ancora assaggiato il dolce" esclama entusiasta, balzando in piedi, perdendo quasi l'equilibrio a causa dell'euforia e della sua altezza che, per poco, non lo slancia indietro.

"Aspetta qui!" ordina, indicandomi con l'indice, risultando quasi serio per un istante.

"Non ho intenzione di muovermi" ribatto, alzando le mani in segno di resa, per poi crollare sul morbido tappeto, al centro della stanza, sul quale abbiamo deciso di consumare la cena piuttosto che il tradizionale bancone che divide lo spazio con il piccolo angolo fungente da cucina.

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