Epilogo

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Era già buio a New York quando Liam uscí dal tribunale.

Aveva aperto un suo studio legale che stava pian piano decollando.

Si strinse nella sciarpa nera ed entrò nella piccola Porche parcheggiata davanti all'edificio che, imponente si stagliava nella buia notte newyorkese.

Piccoli fiocchi du neve scendevano leggiadri imbiancando le strade e i tetti dei grattacieli. L'atmosfera natalizia era arrivata a New York già da dopo il Ringraziamento. Babbi Natale pubblicizzavano negozi di giocattoli suonando campanelle sui marciapiedi, luci natalizie illuminavano i piccoli abeti posizionati strategicamente all'entrate dei condomini e negozi e le pasticcerie vendevano ciambelle e dolcetti con decorazioni natalizie, come quelle che erano chiuse nella scatola rosa appoggiata sul sedile in pelle della macchina argentata che sfrecciava nel traffico tipico di un qualsiasi venerdì sera nella Grande Mela.

Inserì la chiave nella serratura della pesante porta di legno.

Si erano trasferiti in un loft a Brooklyn subito dopo il matrimonio. Si erano innamorati del locale già dalla loro prima visita. Era grande, spazioso e luminoso. Dalla terrazza si vedeva l'Hudson, il ponte di Brooklyn e, se si aguzzava un po' la vista, anche la Statua della Libertà.

Appoggiò la valigetta al mobiletto dell'entrata, iniziando a togliersi il cappotto bagnato dalla neve.

"Sono a casa!"

Venne travolto da una piccola bambina dai lunghi capelli biondi.

"PAPÀ!"

Liam abbracciò la figlia tenendola in braccio, mentre Theo gli lasciò un leggero bacio di bentornato sulle labbra.

Sulla sua schiena era appeso un bambino di circa un anno con una coperta blu allacciata al collo che si divertiva a fare il supereroe.

Avevano adottato Lucy e Charlie un anno prima e dal giorno in cui li avevano portati a casa, la loro vita era cambiata. 

I loro figli erano la loro più grande gioia e il loro più grande orgoglio.

Aveva proprio ragione chiunque avesse detto che i figli cono la cosa più bella che possa capitare ad una coppia. 

"Papà! Papà! Papi ha detto che stasera potevamo fare l'albero!"

Lucy lo prese per mano e lo trascinò in salotto, dove luci e addobbi costellavano il pavimento.

Liam prese in braccio il più piccolo dei bambini che si era addormentato nella sua culla. Aaron aveva 8 mesi e era arrivato nella loro famiglia da poco. 

I due erano seduti sul divano, abbracciati, coccolando il piccolo, mentre guardavano i figli contendersi le palline da appendere.

Nonostante fosse sera e il sole fosse tramontato da ore, nella vita di Theo e Liam, il sole splendeva costantemente.

"Ti amo Theo"

Il moro lo baciò sorridendo.

"Anch'io, Liam, anch'io"

Quella era la sua famiglia

Liam stava vivendo il suo sogno.

Aveva un lavoro fantastico, un marito che amava e tre bellissimi figli.

Per Liam Dunbar quella era la felicità e non se la sarebbe fatta portare via per nessun motivo.


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