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Pov's Stefano

Ero intento a disfarmi di tutto di lui,l'impresa pulizie era giá arrivata,io avevo giá raccolto le sue cose,mentre lo facevo,lo immaginavo fare i gesti per i quali aveva lasciato la sua stanza disordinata.

La crepa che aveva lasciato sul muro,esattamente come aveva distrutto me,distrutto lentamente il mio cuore.

Mi tolsi il maglione e mi guardai allo specchio,senza di lui e la sua ossessione per la palestra ora non avrei il fisico che mi ritrovo.

Presi della crema e la spalmai sul collo cercando di rilassarmi,poi presi una camicia bianca.

Forse non avevo del tutto perso le speranze,speravo di trovare qualcuno che lo rimpiazzasse,che sostituisse quel vuoto che aveva lascisto in me con amore,quello che lui per mesi non era stato capace di darmi.

Lasciai il ciuffo lungo e spettinato che peró cosi sembrava essere piú affascinante.

Sentí il suono del campanello,mi affrettai a prendere l'orologio per abbandonare la camera,diedi la chiave ai ragazzi che stavano lavorando,mi diressi verso la porta e la aprii leggermente per controllare chi fosse.

Era Sascha con un sorriso immensamente falso,recuperai dal salone il sacchetto con la sua roba che accuratamente avevo preparato.

Apri la porta per osservarlo meglio.

Giuseppe mi aveva chiamato dicendomi che sarebbe passato da me semplicemente perché riteneva giusto informarmi dela fatto che voleva partire.

Fino a quel momento non li avevo dato importanza,giá finché non lo vidi davanti a me con la barba cresciuta,gli occhi rossi e gonfi e delle occhiai da far paura pensai che non ero piú innamorsto di lui,che avevo spento le mie emozioni ma non era cosi,quando lo guardai il brivido di felicitá tornó,forse piú forte di prima.

Li passai il sacchetto e una valigia con tutti i suoi aggeggi tecnologici.

"Stefano"rabbrividi quando pronuncio il mio nome,sentito dalla sua voce suonava cosi bene.

"Sono venuto solo per dirti che parto,vado in Australia,mi sembrava giusto informarti"cercó di essere il piú veloce e diretto possibile

"Ah e...da chi?"chiesi abbassando lo sguardo,improvvisamente non lo odiavo cosi tanto

"Da qualche parte troveró un lavoro"abbasso anche lui lo sguardo,poggiai due dita sotto il suo mento e li alzai la testa,volevo che fosse coraggioso,un ultima volta,un ultimo sguardo,volevo che ki guardasse negli occhi "vuoi farlo?"lo guardai negli occhi torturandomi il labbro "voglio ricominciare e questo non é l'ambiente giusto"rispose,anche lui guardandomi negli occhi senza mia staccarsi,quegli occhi incantevoli,come potevo abbandonarlo?

Mi prese le mani "ti amo e nonostante tutto non smetteró mai di farlo"sussurrò mi diede un bacio sulla fronte,non ce la facevo,forse sperava che l'avrei perdonato ma ho promesso a me stesso che non l'avrei fatto,almeno,non ora.

Si staccó da me e si giró comiciando a camminare,io gli afferrai la mano avvicinandolo velocemente a me e abbracciandolo,per sentire il suo calore e quella protezione che solo lui sapeva darmi,avrei voluto baciarlo ma non l'ho fatto,l'ho lasciato andare via.

Ho perso l'amore della mia vita.

il mio unico ultimo errore era stato lasciarlo andare per poi capire come riprendermelo.

Ero rimasto da solo ancora una volta da solo.

alone||SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora