Febbrone da cavallo

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Oggi è mercoledì 16 dicembre e non ho alcuna intenzione di andare a scuola. Mi alzo malamente dal letto quando mi colpisce una forte emicrania che mi costringe a stendermi nuovamente sul comodo materasso e ad emettere un forte gemito. Mamma entra subito in camera preoccupata.

"Karen perché hai urlato? Qualcosa non va?"

"Non mi sento molto bene." Ammetto, digrignando i denti per le fitte.

Mamma mette una mano sulla mia fronte e poi afferma:" Karen scotti. Vado a prendere il termometro."

Torna dopo pochi minuti e mi misura la febbre con cura ed apprensione.

"Allora mamma sono malata?"

"Mi chiedi se sei malata? Certo che sì! Hai la febbre a 39.8! Tu signorina non uscirai di casa."

Subito dopo esce dalla camera da letto, tornando poi dopo una decina di minuti.

"Karen accompagno tua sorella a scuola con la macchina e poi torno a casa. Oggi salto il lavoro."

"Mamma non puoi!"

"Certo che posso. Non hai la febbre da almeno quattro anni e l'ultima volta che ti ho vista in queste condizioni..." Una lacrima le riga il viso.

"Mamma ho solo la febbre, non sto morendo!" Ironizzo." Comunque l'ho avuta anche l'anno scorso."

"Karen non prendermi per un'idiota. So che quella dell'anno scorso era una scusa per non andare a scuola. A dopo."

Esce dalla camera da letto senza che io riesca a ribattere. Mando un messaggio a Nick e Sonia, avvisadoli del mio cattivo stato di salute. Mi alzo con lentezza e vado in bagno. Faccio una doccia fredda sperando che la temperatura corporea diminuisca, ma invano. Dopo essermi vestita rimisuro la febbre: 40.2. Non è possibile! Sento le forze venirmi meno e tutto ad un tratto le gambe non riescono più a reggere il peso del mio corpo. Prima di toccare terra, qualcuno mi afferra prontamente e mi poggia delicatamente sul letto, baciandomi poi la fronte e correndo via. Una scossa di gelo mi pervade e capisco solo ora che quel 'qualcuno' era Axel. Mi addormento stremata.

Al mio risveglio vedo mia madre con delle pezze impregnate d'aceto ed il dottore affianco. Provo a sedermi sul materasso, ma ho un nuovo capogiro.

"Stia stesa signorina. Con le cure che le ho dato entro due giorni sarà come nuova. Mi dica: per caso ha avuto crisi di pianto in questo periodo e/o ha dormito poco?"

"Ho dormito poco." Rispondo a bassa voce. In realtà ho avuto anche una forte crisi di pianto ma non ho intenzione di dare spiegazioni.

Mi rimisurano la febbre: 39.2.

"La febbre sta scendendo. Domani dovrebbe ancora avere qualche lineetta di febbre."

"La ringrazio dottore." Gli dice mamma con un finto sorriso. In realtà è preoccupata.

Appena il dottore va via, mamma sale in camera e si siede accanto a me.

"Vedrai Karen, domani starai meglio." Mi accarezza la guancia con fare materno.

"Si, mamma. Mi fido del dottore."

"Questa settimana salterai scuola. Tornerai lunedì per poter salutare i tuoi compagni prima delle vacanze natalizie."

Mi dà un bacio per poi andare in cucina mentre io rimango per tutta la mattinata stesa nel letto ripensando ad Axel. Credo di aver immaginato tutto. Forse a causa della febbre ho avuto delle allucinazioni. Mi addormento e mi sveglio verso le 19:00. Hanna si trova ai piedi del letto. Appena nota che mi sono svegliata mi dice:" Sorellona come stai? Hai fatto preoccupare tante persone."

"Hanna io veramente non capisco il vostro comportamento. Ho solo la febbre!"

"Karen forse non ti ricordi ma quando avevi nove anni..."

"Hanna raccontami tutto."

"Hai preso l'acetone e sei stata a letto per un mese e non hai potuto bere nulla per quattro mesi se non un prodotto speciale. Hai rischiato la pelle e mamma poiché oggi ha visto che avevi la febbre alta...beh, le è salito il panico."

Chiacchiero un po' con mia sorella. Scendo con cautela in cucina e mangio con mamma e Hanna. Salgo e sento il telefono vibrare. Rispondo alla chiamata.

"Karen come stai?"

"Che bello sentirti Ale! Comunque molto meglio rispetto a questa mattina."

"Zia mi ha fatto prendere un colpo! Pensavo fosse acet..." Si blocca.

"Acetone. Hanna mi ha rinfrescato la memoria. Comunque sto bene. Il tutto è stato causato dalla mancanza di sonno."

Parliamo per una buona mezz'oretta poi chiudo la chiamata. Mamma mi misura la febbre: 38.5. Mi dà alcune delle medicine prescritte dal medico per poi farmi degli impacchi con l'aceto. Mi addormento poco dopo mentre la testa esplode a causa dei mille pensieri e la temperatura troppo elevata. I giorni seguenti passano in fretta ed anche il weekend. Durante questi giorni mi hanno chiamato parecchie persone: Nick, Sonia, Max, Diana, Alessandro, ma di Axel nessuna traccia. Adesso ho la certezza di aver immaginato tutto a causa della febbre alta. Mi sono illusa un'altra volta...che stupida che sono!

Patto di Sangue---Segreti rivelati (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora