Lezione in auditorium

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I mesi invernali passano in fretta ed oggi è il 16 di marzo. Mi sveglio come al solito alle 6:30 e mi dirigo a scuola in compagnia di mia sorella. La mattinata passa in fretta e riesco a prendere un otto in matematica. Sono molto soddisfatta anche se ultimamente il lavoro al Caffè mi pesa un po'. Il locale spesso è molto affollato e sia io che Sonia rientriamo a casa più tardi. Oggi pranzo in compagnia di Nick, Max e Diana e alle 15:00 mi dirigo in auditorium per provare la scena finale della mia opera. Quando arrivo, noto che sono già tutti presenti e c'è anche la preside.

"Ragazzi salite sul palco. Hagyak e Lamberti vi prego di seguirmi."

Usciamo dall'enorme stanza come richiesto.

"Ragazzi come vi avevo accennato a inizio anno...beh, come posso dire..."

"Almeno è una buona notizia?" Chiedo speranzosa.

"Certo che sì! Ho iscritto la nostra scuola al concorso di teatro."

"Quando sarà la gara?" Domanda Axel.

"Il 30 marzo."

"Il 30 marzo?!" Esclamiamo all'unisono io e Axel.

"Sì! Da oggi sino al 28 passerete tutti i pomeriggi in auditorium. Avviserò io i docenti."

Detto ciò, la preside si volta e va via prima che io e Axel possiamo controbattere. Entriamo nuovamente in auditorium e Axel decide di dare la notizia a tutto il gruppo. La reazione non è delle migliori così prendo io la parola:" Ragazzi sono sicura che saremo i migliori. Molto spesso si recita meglio se la rappresentazione è stata appena completata quindi non scoraggiatevi. Fidatevi di me, anzi no, fidatevi di voi stessi. Se vinceremo, sarà solo merito vostro quindi non è il momento di piangersi addosso, ma di lottare per ottenere il vostro desiderato traguardo. Pertanto se qualcuno ha da fare qualche domanda, parli ora o taccia per sempre!"

Rimango scioccata dalla reazione di tutti i presenti che battono le mani e fischiano gioiosi. Sento una scarica positiva invadere il mio intero corpo. Facciamo le prove e devo dire che tutti si sono impegnati molto. Vado a lavoro ed esco alle 19:45. Oggi finalmente sono venuti meno clienti così il Caffè ha chiuso prima. Ne approfitto per passare nel bosco e lasciare un fiore sulla roccia dove perse la vita mio padre. Colgo un piccolo fiore e lo lascio sul gelido masso. Improvvisamente mi sento abbracciare da dietro e mille brividi di freddo pervadono il mio corpo. Volto leggermente il capo e noto Axel.

"Ma che bello vederti! Oggi puoi abbracciarmi? Come mai? Mi dovrei preoccupare?" Rido alquanto divertita.

Con un gesto veloce mi fa voltare verso di lui e mi fa poggiare la testa sul suo petto poi mi costringe a guardarlo negli occhi:" Oggi puoi abbracciarmi e baciarmi per tutto il tempo che vuoi. Ho fatto tanto rifornimento."

Cerco di allontanarmi da lui ma fallisco miseramente nella mia impresa. Axel di conseguenza mi stringe ancora di più a sé.

"Hai ammazzato qualcuno? Perché se così fosse, ti consiglierei di non farti vedere per un po'." Lo fulmino con lo sguardo.

"Te lo spiego una volta per tutte: quando hai l'innamoramento, la voglia di sangue si placa leggermente perché l'unica linfa che vorresti bere è quella del tuo amato. Quindi di regola ci si nutre degli esseri viventi senza ammazzarli."

Al sentire le sue parole, tiro un sospiro di sollievo.

"Però ciò non toglie il fatto che possa aver ammazzato qualcuno pur di avvicinarmi a te." Alza un sopracciglio con fare strafottente.

"AXEL!" Vocio fintamente imbrociata.

Lui mi bacia delicatamente ed io non mi tiro di certo indietro. Mi è mancato Axel! In questi mesi ho lavorato tanto e ogni volta che lo vedevo...beh...c'era sempre qualcuno e quindi non potevamo baciarci, abbracciarci o guardarci. Il nostro momento magico viene subito spezzato da Brize.

"Re! Vi ricordo che non potete mostrare affetto verso la vostra amata di fronte alla gente."

Axel si allontana da me e le dice:" Se è per questo c'è sempre gente e comunque nel bosco non c'è nessuno in questo periodo e soprattutto a quest'ora. Quindi tu mi hai seguito e mio nonno non ha detto che non posso passare il tempo con la mia ragazza, ma non posso stare con lei in pubblico e tu non rientri in questa classificazione."

Detto ciò, Axel si avvicina a me e mi prende in braccio a mo' di sposa. Prima di ritrovarci dinanzi al portone di casa mia, noto la gatta morta diventare rossa per la rabbia.

"A domani mia Regina." Mi sussurra suadente all'orecchio sinistro.

"A domani mio Re o meglio Batman." Rido divertita.

"Allora mi correggo, a domani Bocconcino." Sghignazza lui.

Lo saluto e alle 20:10 entro e subito il calore di casa mi accoglie. Ceno e studio fino a notte fonda. Prima di andare a dormire peró leggo un foglietto lasciato sulla mia scrivania.

Il concorso sarà il 30 marzo a Roma.

Quindi partiremo il 29 e dormiremo lì una notte.

Ho preferito avvisarti. La preside mi ha appena informato.

Notte.

A.

Sempre freddo il mio ragazzo, eh? Comprendo però perfettamente il motivo. Mi addormento lieta e spensierata verso le 2:00.

Patto di Sangue---Segreti rivelati (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora