Novembre 1915

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All'epoca avevo 16 anni. Era autunno. Iniziavano a cadere le foglie dagli alberi, e io mi immaginavo di fare la stessa fine. Disteso a terra e dimenticato da tutti. Scrivevo ogni giorno ai miei genitori come era la guerra, ma ogni volta che provavo a descrivere come si stava in trincea, mi vedevo scorrere la vita davanti agli occhi. Erano sensazioni orribili! Mi ricordo che mia madre il giorno della mia partenza per la guerra mi aveva dato un ciondolo con scritto: 《RICORDATI DI ME》
La notte pensavo alla mia vita se non fossi andato in quell'orribile posto. Mio padre quando avevo circa 10 anni mi diceva sempre:《se un giorno dovrai andare in guerra metticela tutta e torna da noi》. Quel giorno non dovevo rimanere in trincea, ma in un campo aperto. Mi sdraiai a terra e iniziai a strisciare fino all'altra parte del campo, dove incontrai il mio primo nemico. Volevo colpirlo in testa; con il mirino lo cercai, lo agganciai e sparai. Lo vidi steso a terra con il sangue sulla faccia. Pensai alla sua famiglia disperata, che piangeva con in mano la lettera con su scritto 《vostro figlio è morto》.
Quel giorno avevo ucciso 1 uomo. Volevo tornare a casa.

La prima guerra mondialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora