"Claraaaaaaa.... quante volte ti ho detto di non andare a pattinare sul ghiaccio se prima non hai finito i compiti? Torna subito qui."
Ecco la voce stridula di Olga, la donna che si prende cura di me ormai da un anno.
Scusatemi, non mi sono presentata. Io sono Clara Bykov e ho 9 anni.
Sono nata il 20 luglio del 2001 a Vladimir, una città della Russia.
Ora sono qui in qualche paesino in questo dannato istituto.
Non ho mai avuto una vera famiglia, anzi i miei genitori biologici non li ho mai conosciuti, anche perché mi hanno abbandonato in orfanotrofio quando ero piccola.
Ormai sono abituata ad essere rifiutata da tutti.Torno nell'Istituto e comincio a fare i compiti, e mi devo anche sbrigare, perché oggi è il mio turno di pulire la parte in cui passiamo la maggior parte del tempo io e gli altri bambini. Si purtroppo qui ogni giorno noi ci dividiamo i compiti. Chi pulisce, chi lava i piatti e chi porta i bambini piccoli a letto. Oggi mi tocca pulire. Che strazio ogni volta. Non è molto ma devo prima pulire con la scopa e poi lavare a terra. Ma che ci posso fare, questo è il mio destino e purtroppo me lo devo tenere.
Dopo mezz'ora
Finalmente ho finito. Ora posso andare a dormire anche io.
Mentre stavo scendendo, mi ferma Olga
"Buonasera Clara, hai fatto tutto?
- Si Olga, ho appena finto, ora posso andare a dormire? -
"Certo cara. Ah... Clara domani ci sono visite per te."
- Si, si. Non mi interessa. Buonanotte. -
"Buonanotte"Finalmente, domani arriva la mia prima madre addottiva.
Ora vi state chiedendo, perché non sto con lei? Bhe ecco lei è stata la prima ad addottarmi all'età di 3 anni. Mi ricordo ancora quel giorno. Quando mi prese con se, mi porto a casa sua con un pullman, però quelli che si usano negli aeroporti. Mi ricordo che questo specie di pullman era rovinato, infatti una parte del telaio che c'è sotto non c'era e io avevo paura di cadere in quel buco.
Poi dopo cinque anni insieme, mi abbandonò anche lei. Infatti tra qualche giorno farò un anno in questo nuovo istituto. Ovviamente io non ho mai perso le speranze affinché lei mi riprendesse con lei. Si, mi ha abbandonato ma è pur sempre la donna che si è presa cura di me per cinque anni.
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La speranza è l'ultima a morire
RomansaCome ci si sente essere abbandonati appena nati dai propri genitori? Bhe la protagonista lo sa. Lo sa molto bene. Lei si chiama Clara, ha 16 anni ed è nata in Russia. All'età di nove anni viene adottata da una famiglia italiana. All'inizio ha pau...