Fuckboy

Chapter 4

Giulia's POV:

Dopo che la campanella è suonata sono andata in classe, le mie amiche sono in un'altra classe.

1 ora dopo

È passata solo un'ora da quando stiamo in classe, ed io mi sto annoiando troppo, quindi chiedo alla prof se posso andare in bagno.
Mi risponde "si vai" in modo un po' scorbutico.
Quella proferessa non mi sopporta siccome faccio un po' di casino durante la sua ora.

Esco dalla classe e cammino un po' per i corridoi, busso in una classe a caso e si sente un "avanti".
Entro e guardo se conosco qualcuno, sbuffo subito appena vedo un'esemplare di Jacob Sartorius.

《Mh, scusate, ho sbagliato classe》ed esco senza salutare.

Vado verso il bagno.
Arrivo ed entro dentro una porta.
Vado al lavandino per lavarmi le mani, apro l'acqua con il coso per terra da schiacciare con il piede, e me le bagno, metto il sapone, le strofino e dopodiché le sciacquo.
Sto per uscire dal bagno quando entra quello supido col cervello bacato, più comunemente chiamato Jacob Sartorius.
Entra nel bagno e chiude la porta, cerco di scansarlo per uscire , essendo più alto di me e anche più forte non riesco a superarlo.
Così mi arrendo all'idea di stare in bagno e sentire cosa ha da dire visto che non mi ha fatta uscire.

《Fammi uscire, cosa vuoi da me?》
《Voglio soltanto sapere se sei fidanzata》
《Non sono affari tuoi》dico acida
《Eddai, non è nulla di che, se me lo dici ti lascio andare》
《Si sono fidanzata, ciao》
《Mh, ciao》

Dopo quella mini discussione sono ritornata in classe.

5 ore dopo

Finalmente è suonata la campanella, non c'è l'ha facevo più.
Esco da scuola e vado subito a casa.

Ale's POV:

《Wow molto bella questa aula mai usata》dissi guardandomi intorno
《Almeno rimaniamo un po' soli》
《Sai dovremmo tornare in classe》
《Tanto se torni il prof si incazza dato che siamo stati fuori dalla classe per...20 minuti》disse guardando il telefono
《Sai,"qualcuno" ci ha messo cent'anni per trovare l'aula》

Il mio sguardo era puntato su di lui,ero arrabbiata e felice allo stesso tempo,almeno non devo ascoltare quel vecchio che parla.
Anche lui mi guardava,solo che al contrario mio, sorrideva.

《Perché sorridi?》
《Perché finalmente sono da solo con te》
《Posso farti una domanda?Ma tu dovrai essere sincero》
《Vai》
《C'è da quel che ho capito,ti interesso...solo che non capisco il motivo,sono qui da quasi 2 anni e te non mi hai nemmeno degnata di uno sguardo,stiamo quasi sempre nella stessa classe e prima per te non esistevo.Insomma te sei Jacob Sartorius invece che scegliere una delle tante ragazze che ti vanno dietro scegli me...perché?》

La mia domanda lo azzitii per un po' e dopo sorrise di nuovo.

《Sei diversa dalle altre,ecco cosa mi piace,timida ma quando serve stronza,le altre invece si mettono tutte vestiti corti per farsi notare,bè ci riescono...》disse ridendo
《Arriva al punto》sbuffai per quello che aveva detto
《Voglio provare una relazione diversa dalle altre,ecco》
《E scegli me?Una cessa,non capisco cosa ti passa per la testa》
《Non sei una cessa》
《Si come no,tutte le "brave ragazze della scuola" me lo dicono,ormai lo ho capito non serve dire bugie,poi ho dei capelli da schifo,degli occhi che...》

Jacob sbuffò per poi avvicinarsi velocemente a me,mettermi le mani sulla vita e baciarmi.

《Sei bellissima basta》disse mettendo la sua fronte sulla mia per guardarmi negli occhi

Silvia's POV:

Sento dei rumori, forse dei sassolini...mi affaccio alla finestra e trovai jacob.

«Che vuoi?»dissi con tono scocciato
«Ti devo dare...ah si ti devo dare una cicca»
«Come se non avessi i soldi per comprarla»dissi chiudendo la finestra
«Aspetta!mi fai entrare?»
«Ok»dissi roteando gli occhi

Scesi le scale e andai ad aprirgli, mi squadrò per un paio di minuti.

«Beh che c’è?»
«Nulla»disse sedendosi sul divano poggiando il piede sul poggia piedi
«Ah, magari vuoi pure un caffè?»
«LATTECIOCCOLATO»disse con tono da maniaco spalancando gli occhi
«Mi spaventi così» dissi dirigendomi verso la cucina
«Con tanta cioccolata»disse venendo verso di me
«Cosa si fa per te»
«Già»disse abbracciandomi da dietro
«Wowowo SCOLLATI!»
«Hey è solo un abbraccio»disse aprendo le braccia come per invitarmi
«No.»
«Dai un abbraccio»
«ROMPI MOLTO»dissi abbracciandolo.

Rimasi li per molto, mi sentivo bene, le sue braccia erano abbastanza muscolose come le spalle larghe.
Poi il suo profumo...
A rovinare il momento deve essere per forza lui a toccarmi il sedere.

«Sartorius smettila»mi staccai
«O se no?»si avvicinò a me, molto
«O se no questa tazza te la ficco bene in testa»
«O ficco qualcosa io»disse lasciandomi un bacio sulla scapola scoperta, dato la maglietta scollata

Forse mi stava incominciando a piacere.

«Ehm no»dissi spostandomi
«Dai lo so che ti piace»disse riavvicinandosi
«Scollati, vai a farti una troia, non me»
«Ma io non voglio farlo, io voglio solo te»
«Si, la dinamica del nostro incontro quale era?«
«Ma lascia stare ero fatto»

Stava dicendo la verità?

«Non mi fido»

Insomma era un puttaniere, mi chiedo se ha un conto in banca per comprare tutti quei preservativi.
Me ne andai dalla cucina lasciandolo li.
Era la cosa più giusta avevo solo 15 anni.
Sento dei passi vicino alla mia stanza.

«Dovrei andare»
«Addio»dissi senza guardarlo

Si sdraiò vicino a me,mi mise un braccio sulla spalla, come fa sempre.
Poi si girò e mi guardò negli occhi, in quel momento avevo visto un jacob innocuo, sembrava quasi un bambino.
Così mi giocai io le carte in tavola e lo baciai, le sue labbra morbide premevano sulle mie, una sensazione fantastica.
Chiese l’accesso,sono una persona schizzinosa, però forse non me ne sarei pentita così gli lasciai fare.
Rimanemmo cosi fino a non perdere fiato, mi carezzò i capelli, la guancia,il seno e la pancia.
Quasi avevo la pelle d’oca, mi alzò leggermente la maglietta e fece proprio sopra l’ombelico un succhiotto enorme.

«Dovrei andare»disse alzandosi.

Rimasi a guardare alla finestra, non ci potevo credere, forse veramente mi stavo innamorando per la prima volta.
Mi stesi di nuovo sul letto e toccandomi il punto in cui c’era il suo succhiotto mi addormentai con un sorrisone enorme.

-giulia,silvia e ale