Il Convivio

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Per buona parte del tragitto in macchina, mentre lei giocava con il touch screen del lettore cd della mia auto cercavo di trovare il termine più appropriato per il tipo di serata che stavamo per passare.

"Quadriglia infernale"

"È solo una cena di coppie"

"Nastagio degli Onesti"

"Ma chi sarebbe il non-corrisposto e chi quella che viene privata di cuore e intestino per fornire la cena."

"Sei crudele a chiederlo."

"Hai nominato tu Nastagio. Hai letto sul serio Boccaccio?"

"Il Decameron è un classico!"

"Simposio"

"Cosa?"

"La cena. Può essere definita un simposio!"

"Ci sarà una degustazione di vini e una tragedia greca o romana?"

"No, ma potremmo discutere amabilmente dei reciproci interessi comuni."

"È un biologo marino!"

"C'è l'hai ancora con lui perché ti ha chiesto se anche l'uomo ha una clavicola intercostale"

"Dove pensava fossero attaccate le sue scapole o lo sterno!?"

"Ok. Basta. Sarà un semplice convivio, chiaro? Solo una cena tra amici." chiuse così il discorso, non mi ero reso neanche conto di essere già arrivato a destinazione.

"Coppie, solo tu e Harriet siete amiche." ci tenni a precisare mentre parcheggiavo l'auto.

Scesi dall'auto, pronto a correre ad aprirle la portiera. Lei era già scesa e si stava infilando la giacca.

Dopo mesi ormai che ci frequentavamo ancora non riuscivo ad abituarmi a quella storia.

Mi limitai ad affiancarla, lei mi prese la mano nella sua, accostandosela alla guancia "Se proprio non ce la farai più, potrai sempre alzarti e urlare: ma quello è un leopardo!" disse citando il film che avevamo guardando insieme ad Harriet e il suo ragazzo, che aveva generato il dilemma della clavicola.

"Non sei divertente." borbottai.

"Si che lo sono, devi soltanto sorridere come faccio io!" si fermò e sorrise "Vedi? Vedi?"

A vederla, così buffa, non potei fare a meno di sorridere come lei.

HURRICANEWhere stories live. Discover now