🧁𝐂𝐮𝐩𝐜𝐚𝐤𝐞 𝐛𝐚𝐫 - ꜱᴇᴏᴋᴊɪɴ🧁

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La mattina è già arrivata per (y/n), lo capisce da quell'odioso suono che stava facendo la sveglia per avvisarla che doveva alzarsi.
Questo giorno deve andare a lavorare, come tutta la settimana d'altronde. Prima lo faceva molto volentieri, gli piaceva moltissimo fare cupcake, servire la gente ai tavoli, prendere ordinazioni. Lo faceva con un gran sorriso sulle labbra. Tutto ciò le rallegrava la giornata, e lei aveva lo stesso effetto sulle persone.
Adesso è diverso, prova solo odio verso quel bar. Non serve i clienti come una volta, è sempre di cattivo umore, sempre triste.
Alcuni clienti abituali avrebbero davvero voluto capire cosa passasse per la testa della ragazza.
Come può passare dall'essere la donna più felice del mondo, all'essere sempre scontrosa e malinconica?
Chi poteva averla ridotta così?

Una volta rischiò di farsi licenziare per aver quasi tirato un ceffone ad un ragazzo che, con malizia, gli stava per toccare il sedere.
Il ragazzo inventò una scusa, dato che sapeva della sua poca voglia di lavorare, "è lei che si fa le fisse, non stavo facendo proprio nulla" e (y/n) dovette supplicare il suo capo di crederla, dato che pensava fosse lei a prendersela con i clienti per i suoi malumori, e di lasciare andare quella storia per non perdere il lavoro.
Non avrebbe potuto licenziarsi, gli servono i soldi per mantenere l'appartamento dove abita e non può fare affidamento solo al conto del suo conquilino Namjoon.

Quello era il bar dove tutto era iniziato, il bar dove incontrò Seokjin, lei si innamorò perdutamente di lui.

Quella mattina (y/n) era particolarmente di buon umore, non sapeva il perché.
Si alzò con molta energia ed iniziò a lavarsi e truccarsi per bene, mise la sua divisa per il lavoro e scese al bar all'angolo dove era solita lavorare.
"Buongiorno a tutti" urlò (y/n) prima di salutare il suo migliore amico dietro il bancone.
Lavoravano da tanto insieme e si volevamo molto bene, lei e Jimin ormai erano grandi amici e scherzavano sempre tra loro amichevolmente.
"Wow, dieci minuti di anticipo diversamente dal solito. Capisco perché sei così di buon umore oggi" ridacchiò lui prendendola in giro.
"Sisi, prendimi pure in giro, tanto you got no jam" "Scema" "Scemo".
Continuarono così per un bel po' fino all'arrivo di un nuovo cliente nel bar.
Il suono della porta sbattere attirò i due ragazzi che, spaventati, cercarono di ricomporsi subito tentando di essere i più seri possibile per iniziare a fare il loro lavoro.
"Vai tu o vado io?" chiese Jimin alla ragazza che sembrava incantata a guardare il ragazzo biondo appena entrato. Erano gli unici che non avevano servito ancora nessuno, ed essendo tutti occupati, toccava ai due fare il loro lavoro.
"(Y/n) Mi stai ascoltando?" "S-sisi, v-vado io" disse la ragazza scuotendo la testa per poi uscire dal suo stato di trance, non badando ai sorrisetti che gli scambiava maliziosamente l'amico.
Si avvicinò al cliente appena entrato con un gran sorriso, e gli chiese gentilmente cosa volesse ordinare.
"Un caffè macchiato e un cupcake al cioccolato e cocco" disse il biondo, mentre la ragazza prendeva ordinazione sul suo blocchetto.
"Arrivo subito, un attimo di pazienza" disse voltandosi per andarsene al bancone e preparare ciò che gli aveva richiesto.

La rempiva di complimenti, la trattava proprio come una principessa, chiunque li avesse visti avrebbe detto che erano innamorati persi.
Ma da qualche mese (y/n) smise di provare quei sentimenti verso di lui, oppure si convinse di fare ciò.
Seokjin l'aveva tradita e non riusciva a far altro che pensare che tutto ciò che c'era stato tra i due fosse solo stato un gioco, un'inutile gioco di cattivo gusto in cui lei c'era cascata. Era stato doloroso beccarlo ad uscire diverse volte con una ragazza, una ragazza che non era lei. Non gli aveva mai chiesto spiegazioni, ciò che aveva visto gli era bastato.

One short || Bts×readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora