Capitolo 4.

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Aron's point of view
Ero totalmente in preda al panico tanto che rimasi pietrificato nel leggere quelle parole: persi la percezione di quello che accadeva, tutto ciò che sentivo era il mio cuore battere e le gocce d'acqua che scivolavano lungo la mia pelle. Non credevo ai miei occhi.
-Com'era possibile che lei avesse scritto tutto ciò? Lei prova davvero un minimo e misero sentimento verso me?- Mi chiesi.
A seguito di queste abituali paranoie  feci finta di nulla, mi asciugai e mi preparai per uscire con i miei amici. A loro non parlavo mai di lei, mi rifiutavo, non volevo far sapere della sua esistenza, si sa com'è: se ci si innamora e non si dice nulla, il tutto dura di più. Perciò dovetti trovare un modo per distrarmi tutta la sera. Casualmente il giorno, dopo una piccola sbronza adolescenziale giocammo al classico gioco "della bottiglia" durante la quale dovetti mentire più volte dato che mi si chiedeva di parlare della persona che mi piace. Ero totalmente sobrio, ed era proprio quello che non volevo, dovevo cercare di divertirmi ma quella sera non fu proprio così. Rientrai verso le 3 del mattino, in silenzio entrai a casa e mi misi comodo per dormire e diedi uno sguardo al telefono... erano ancora lì, quei messaggi mi rifecero venire i brividi, non sapevo cosa rispondere ma almeno ero sicuro di avere tantissimo tempo per rispondere dato che lei era già andata a dormire da un pezzo. Sinceramente le sue parole mi misero in difficoltà, ma con tanta semplicità risposi: "Perché?" E dopodiché le luci si spensero, crollai nel sonno più profondo, fissando il telefono. La mattina dopo mi svegliai sentendo il rumore di un picchio che beccava contro un palo di legno. Andai a guardarlo e
-Quanto sono fortunati questi esseri,sono liberi, volano dove si sta meglio... almeno loro non sono incatenati da un sentimento chiamato amore, talvolta non credo sappiano nemmeno cosa esso sia- dissi fra me e me.
Mi preparai e andai a scuola. Proprio quel giorno non riuscivo a seguire la lezione, pensavo a tutte le possibili risposte che lei mi avrebbe potuto scrivere; da una come lei non mi sarei aspettato una gran risposta perciò ero pronto a tutto. Inoltre, feci caso al fatto di aver dimenticato il telefono a casa nella fretta di uscire per prendere l'autobus perciò prima del momento cruciale avrei dovuto aspettare parecchio. Il tempo passo più velocemente di quanto mi aspettassi, tornai a casa e guardai subito il telefono...
-Perché si- Fu la sua risposta.
Era piuttosto strano che lei verso le 6:30 del mattino mi avesse scritto una cosa del genere.

Grace's point of view
Il tempo passò e non vidi una sua risposta perciò mi addormentai, nella speranza di avere una sua risposta...
-Ma che dico a me non fregava di lui o forse sì? Non lo so, ma l'importante era non darlo a vedere-mi chiesi.
io dovevo essere sicura di me stessa e dovevo essere più menefreghista. Mi misi sotto le coperte e dormii fino all'ora di cena. Appena sveglia la prima cosa che feci era controllare se ci fosse una sua possibile risposta, ma, risultato negativo. Perciò pensai di fregarmene totalmente, è proprio in quell'istante un'amica mi chiese, tramite messaggi, di uscire quella notte. Pensai che sarebbe stata una buona idea per distrarmi. Cenai, e verso le 23:30 venne Hasley a casa mia: come al solito non ero puntuale perciò pensò di passare a casa a prendermi. Eravamo solite uscire in dei locali pieni di ragazzi, ma proprio quella notte non mi andava, ed era strano, nemmeno io sapevo il perché. Allora chiamammo le altre nostre amiche e decidemmo di fare un pigiama party a casa mia. Erano circa le 4 del mattino e trovai l'occasione di spiegare alle mie amiche chi fosse Aron e per quale motivo avevo preferito rimanere qua a casa. Subito mi dissero che era un bel ragazzo e di provarci, ma feci capire loro che non ero tanto sicura di volerlo fare, proprio per questo ne avevo parlato con loro. Tutte si addormentarono, tranne me. Diedi un rapido sguardo al cellulare e nella schermata di sblocco vidi un suo messaggio nella quale c'era scritto: "Perché" decisi di non rispondere e nemmeno di visualizzare, in questo modo avrebbe creduto che fossi già addormentata... La notte non riuscì a prendere sonno e non appena sorse il sole, suonò la sveglia, facendomi prendere un grande spavento. Non capì il motivo della sveglia a quell'ora, tanto non saremmo andate a scuola. Prima che le mie amiche si svegliassero a causa di quella sveglia risposi ad Aron scrivendogli: "Perché si" era una mia classica risposta da brava stronza, però, in realtà, non era ciò che volevo dirgli... in quel periodo non stavo bene, mi sentivo esplodere: ero triste, felice, stressata, provavo di tutto e di più, tanto che scoppiai a piangere senza un motivo ben preciso. Mi dovevo pur sfogare in qualche modo, dentro di me c'era qualcosa che lentamente mi divorava. Le mie amiche si svegliarono, ma dissi loro che avevo le mie cose e che avevo impostato la sveglia per sbaglio. Tornai a dormire, al momento era l'unica cosa che mi avrebbe fatto stare meglio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 06, 2018 ⏰

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