Un Amore Imprevisto [Scorose]

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SCORPIUS' POV.

Non mi ricordo un granché di ieri sera, dopo aver finalmente fatto mia la rossa ribelle mi ricordo di aver bevuto un po' ma niente di più. Non che sia meravigliato dalla sensazione di stordimento e mal di testa dopo una bevuta, cosa che mi capita molto spesso.

Quando apro gli occhi l'unica cosa che riesco a vedere è il suo volto addormentato e tranquillo. Le sposto una ciocca riccia dalla guancia e al mio tocco lei si muove leggermente per poi ricontinuare a dormire sul mio petto.

-Buongiorno- le dico accarezzando la la sua pelle nuda del collo

-Mmm mmm- mughugna evidentemente ancora nel mondo dei sogni

-Vieni a fare colazione?-

-Mmm mmm- mi risponde ancora una volta

-Ho già capito, a dopo- dico dandogli un bacio sul collo e a quel gesto un sorriso compare sulla sue labbra facendomi ridere.

Il letto di Albus è sgombro, penso che vorrà delle spiegazioni per ieri sera e ce le avrà. Ma nessuno mi toglierà la mia Rose.

ALBUS' POV.

La piccola cucina di Leah e Meggie è troppo innovativa per i miei gusti, ed è così che mi ritrovo seduto con la testa tra le mani ad osservare lo sporco sul tavolo, non che una macchia di salsa.

-Ciao, bel addormentato!- la voce melodiosa di Leah mi sveglia da questo stato di trans. La saluto e resto a fissarla come incantato dalla sua bellezza, per merlino! Quei capelli così morbidi e biondi, quel suo modo solare e gentile e il fisico perfetto...

-Mi ascolti?!- mi chiama lei, ma io ovviamente essendo troppo impegnato a guardarla non ho ascoltato minimamente le sue parole -Ti stavo chiedendo se vuoi crepes o un caffè e basta...- mi richiede lei ridendo

-Solo un caffè, grazie- dico cercando di rimanere il più sveglio possibile

-Bene, sinceramente non ho più fame...- dice lei stanca ma con quel suo perenne sorriso, che ora è più triste

Non vola una mosca nella stanza e questo silenzio mi fa uccidere. Ma non mi viene in mente neanche una parola giusta per iniziare una conversazione interessante. Una volta ho preso spunto da mio fratello, in sintesi quando mi sono avvicinato alla ragazza con fare da 'duro' lei si è messa a ridere e a trattarmi come se fossi il suo fratellino minore.

-Ecco- mi dice porgendomi la tazza di caffè caldo, le sue parole mettono fine al momento d'imbarazzo

-Grazie. Come mai vuoi diventare cuoca, insomma non vuoi lavorare nel mondo magico? - chiedo cercando di non fare la figura dell'idiota.

Lei non risponde ma guarda fissa la sua tazza di caffè e delle lacrime amare le ricadono sulle guance rosate.
-Leah, stai tranquilla. Ehm scusami non volevo -

-Scusami ma non riesco a reggere ancora tutto questo. Sai mantenere un segreto?- mi dice con quei suoi occhi grandi e lacrimanti

-Certo- dico appoggiando un braccio sulla sua spalla e lasciando che il suo viso si rifugio tra la mia spalla e il mio petto

-Alla mia nascita non ero l'unica, infatti subito dopo di me nacque Lena. Mia sorella. Non sai che sensazioni indescrivibile era sapere che nel mondo c'è un'altra persona come te, eravamo sorelle gemelle inseparabili. Giocavamo, ridevamo, urlavamo e piangevamo insieme, era parte di me. Senza di lei non potevo vivere. Ma mi ricordo ancora quella mattina di maggio, stavamo tornando a casa da scuola. Meg non c'era, ero da sola quando quell'auto investì mia sorella. Da quel momento ho deciso di fare tutto ciò che lei voleva fare nella vita, diventare chef. Così forse, attraverso quel legame che ci tiene ancora legate, sentirà anche lei la soddisfazione di quando lavorerò in un ristorante di lusso. Almeno realizzerò il suo sogno-
Le sue parole mi colpiscono  profondamente e le sue lacrime non fanno altro che farmi sentire ancora più triste. Non so come abbia fatto a raccontarmi tutto ma ora si vede che anche solo parlandone il dolore torna a galla, lei non merita questo.
Perché vita ci fai questo? Non trovi che ci sia già tanto odio e desolazione in questo mondo, perché far soffrire anche una persona che vuole solo realizzare il suo sogno? Chiediamo troppo?