CAPITOLO 3

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《Sto arrivando ! Possibile che non riesci a non rompere le scatole per un minuto?》
Mi stupisco io stessa del tono che ho usato.
Ma quando una persona rompe...rompe.
Di un po', ma tutta questa confidenza?》boccheggia mio padre.
Quanto urto in 5 minuti... calma emi, stai calma .
《Adesso scendo!》Mi infretto a dire per mandare via mio padre .
Senza offesa papà, ma non ho proprio voglia delle tue lamentele sulla mia maleducazione .
Scendo dalla macchina e quando svolto l'angolo della panda blu scuro che mi accompagna ormai da anni, spalanco gli occhi sbigottita.
Non può essere casa mia questa ...
Ma è una delle case più belle che io abbia mai visto... porca... miseria...
《Ma ,papi》, deglutisco la saliva .
È poi riprendo ancora sbalordita 《fammi-vedere-subito-la-mia-casa.》
《Allora vieni dai , abbiamo viaggiato tanto !》Mi giro dalla sua parte , e il sorriso che 3 minuti fa che avevo stampato sul volto , svanisce di colpo .
Un vecchio portone in legno verde , tutto scheggiato , con il numero 8 inciso sul cartellino . Sono senza parole ,entro senza indugiare e noto che ci sono delle scale .
Il posto . Il mio posto. 5 anni che sentivo la parola "trasferimento " , e senza alcuna ragione dicevo "Milano" .
E ora eccomi qui a pentirmi di aver stressato i miei per così  tanto tempo
di trasferirci qui .
Dovrò sopravvivere in questa giungla?
Solo una cosa mi spinge a rimanere in questa città, il pensiero che entro la prossima settimana se non domani , andrò finalmente a visitare "Il Duomo Di Milano ".
Non vedo l'ora !

La Mia Anima è  a MilanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora