La giornata sta passando abbastanza velocemente, tra un cliente e un altro, tralasciando il fatto che, quando rimango ferma a riposarmi per due minuti, Ed...non so quale sia il nome completo, si fa spazio tra i miei pensieri invadendo la mia mente.
"Ci rivedremo preso, Kat" chissà quando riuscirò a vederla, forse tra una settimana, forse mai, chi lo sa! L'unica certezza è che ormai è un pensiero fisso, e visto che a ragazze sono messa malino, specialmente dopo aver lasciato la scuola, forse potrebbe succedere qualcosa...
Il mio bellissimo viaggio mentale viene interrotto da qualcosa, anzi qualcuno di molto chiassoso, TROPPO chiassoso, il mio bellissimo fratello William, che inizia a tirarmi le noccioline messe sopra il bancone accompagnate dalle sue urla "Kaaaaaat, Kaaaaat, ci sei? Ho fame" mi giro verso di lui e lo guardo in cagnesco "Hai 21 anni cazzo, cresci e vai nella cucina a prepararti qualcosa", mi ha davvero seccato, ogni volta che esce dall'università deve piombare qui e pretendere da mangiare "Dai sorellina", si avvicina per abbracciarmi ma rimango rigida "non fare l'acida, mi vuoi bene lo so", cerco di dimenarmi da quella presa letale e gli do un colpo di paletta per le mosche in testa "Ho detto, cucina da solo".
Senza rispondere si massaggia il punto colpito dalla mia arma letale e si allontana rivolgendomi un grazioso dito medio.
Ovviamente tutta questa scena è stata osservata e giudicata dai nostri clienti che ci guardano divertiti; come siamo professionali!
Finalmente posso tornare alla mia amata pausa, prendo il telefono entro su fb e niente, c'è una bellissima richiesta di amicizia da una certa Eden Ruiz, "Eden Ruiz" dico a voce bassa, non dirmi che..."Ma porca troia , mi stalkera sta tipa?" urlo, per poi accorgermi che tutto il bar si è girato verso di me, vai Kat fatti notare se puoi, come se non l'avessi fatto abbastanza oggi.
Prima di accettare la richiesta guardo un po' le immagini, ma questa bestia di Satana ovviamente ha tutto privato e le sue cose le possono vedere esclusivamente gli amici, quindi mi tocca accettarla così da iniziare a curiosare e farmi un po' gli affari suoi.
Ha un sacco di foto, troppe e sembrano fatte quasi tutte da un fotografo professionista, i colori, le pose e tutto il resto sono curati nei minimi dettagli e la perfezione del suo viso e il suo stile rendono il tutto più bello;
Ne ha anche dentro alcuni locali circondata da ragazze che sembrano uscite da un night club, ok sono bone, però dai vestitevi.
Poi foto con i ragazzi con cui era questa mattina, Matthew che sarebbe il tipo con i capelli bianchi, Lukas e Martin i gemelli vicino a lei, poi Adrian e Bernard, gli altri due che non avevo osservato tanto bene e sinceramente mi erano e mi sono indifferenti.
Ok, forse è il caso di chiudere il profilo, ci manca solo il mio bellissimo indice clicchi per sbaglio il like in una foto vecchia e sono fregata. Però dai, uno all'ultima foto non me lo nega nessuno. Schiaccio velocemente il mi piace ed esco a velocità supersonica da Facebook, che ansietta.
Poi inizio a guardare i vari messaggi su WhatsApp, tra cui 5 messaggi di Antony il mio migliore amicoBest💎
KAT CHE FINE HAI FATTO
OH, RISPONDI
DAI
CAGAMI
Io
OH, calmati ci sono dimmi tutto
Best💎
Alleluia
Vedi di sbrigarti ad uscire dal bar e vieni allo stanzino che ci sono anche gli altri, non ti vediamo dalla settimana scorsa
Io
Stavo male lo sai, noioso.
Dai mi faccio trovare lì per le 16 a dopoRimetto il telefono in tasca senza leggere gli altri messaggi, ed entro nella cucina per cercare mio padre e lo trovo intento a cucinare qualcosa per pranzo. "Paa, posso uscire prima da lavoro? Tipo alle 15:45? Per favore, Anto mi deve parlare di una cosa importante", alza lo sguardo e con la mano mi fa il segno di andare, ok, lo prendo con un sì "Grazie a dopo", esco dalla cucina ma mancano ancora trenta minuti, così decido di servire altri due clienti e come finisco, metto il grembiule sopra lo sgabello dietro il banco delle paste, prendo il giubbotto, la borsa ed esco dal bar, dimenticandomi di avvisare mamma, vabbe' ci penserà papà.
Appena esco vengo quasi travolta dal via vai della città ed è una fatica attraversare; vorrei tanto tornare a casa per farmi una doccia e sistemarmi prima di raggiungere gli altri allo stanzino, che è praticamente una cantina che usiamo come punto di ritrovo, in un vicolo non poco lontano da qui, ovviamente riempito dai nostri graffiti che danno un tocco di originalità all'entrata del nostro rifugio.
Finalmente dopo svariati tentativi, riesco ad attraversare ed entrare nel palazzo, ormai silenzioso, visto che sono tutti a lavoro, saluto velocemente Kurtis, il custode del palazzo e mi dirigo verso l'ascensore per poi salire lentamente verso casa, il giorno che sto coso si ferma e rimango bloccata dentro son cazzi.
Con fatica e lentezza, l'ascensore riesce a farmi arrivare al mio piano, apro la porta, entro e lanciando la borsa e la giacca sopra il divano corro in doccia.
Ci voleva un po' di relax, l'acqua calda mi scorre lentamente su tutto il corpo e osservo, i piccoli tatuaggi che colorano la mia pelle, non sono tanti ma per i 18 penso di farmene altri due, non so ancora dove.
Finisco di lavarmi, avvolgo l'asciugamano intorno al mio corpo, ai capelli e cercando di non scivolare mi dirigo verso la mia camera, dipinta interamente di nero e grigio, non sono molto allegra lo so.
Cerco dei jeans neri strappati, un maglione e infine mi metto le Osiris, ormai abbastanza distrutte, ma fa nulla; prendo il phon mi asciugo velocemente i capelli e corro a truccarmi, guardo l'orologio sopra il comodino e noto che sono già le 16, andiamo bene, Anto mi ammazza.
Tanto ormai sono in ritardo, mi trucco e faccio con calma, quindi mi metto il fondotinta, mascara, eyeliner e mi spruzzo un po' di profumo; inizio a cercare lo skate appoggiato con cura di fianco all'armadio, lo prendo e vado verso il divano per raccogliere le cose che avevo lanciato prima ed esco di casa.
No, non mi metto a correre giù per le scale come questa mattina, aspetto l'arrivo dell'ascensore, già occupato da un signore anziano che vive al decimo piano, e così tra una chiacchera e l'altra arriviamo al piano terra.
Esco velocemente dal palazzo, e salgo sullo skate iniziando a fare lo slalom tra le persone, percorro diversi vicoli prima di arrivare, visto che non è proprio in vista il posto e l'abbiamo scelto nascosto apposta.
Appena arrivata noto una macchina e sette biciclette, aspetta una macchina? Ma non è di nessuno del mio gruppo, specialmente perché non vengono mai macchina.
Scendo dallo skate e inizio ad avvicinarmi alle scalette, come apro la porta un forte odore di erba mi dà il benvenuto, "Ragazzi sono Kat, scusate per il ritardo" Anto è il primo a rispondere "Noo, ma davvero?" guarda l'orologio "Sono passati solo 25 minuti" poi di avvicina, mi scompiglia i capelli come sempre per poi allontanarsi dagli altri, e come avevo già notato prima, non c'è solo il nostro solito gruppo, composto da me, Milo, Anto, Ray, Walt, Ali e Deb.
Quando capisco che gli altri sei ragazzi, intenti a maneggiare cartine, tabacco, grinder e chi più ne ha più ne metta, sono lo stesso gruppo che c'era questa mattina al bar..."Anche qui?!" sbotto facendo alzare lo sguardo di tutti quanti, che mi guardano a loro volta sbalorditi, aspetta, quindi c'è anche lei, mi giro leggermente a destra e la noto seduta molto tranquillamente nella poltrona a fumare, intenta a ridere e scherzare con Ali che sarebbe la mia ex.
Siamo state insieme per circa 9 mesi ma a causa dei vari tira e molla, e anche per il suo modo di fare da gatta morta con le altre...come sta facendo adesso con Eden, ho deciso di mandarla a quel paese per poi sentirmi urlare in faccia un bellissimo "TANTO TI HO TRADITA, STRONZA", ah, ok...ma vabbe' questa è un'altra storia.
Fatto sta che Ed distoglie la sua attenzione da Ali che le stava accarezzando la coscia, se non l'inguine, per poi puntare il suo sguardo su di me e iniziare ad analizzarmi "Ciao Kat", mi guarda un po' sorpresa, mentre la mia bellissima ex si gira, si alza, mi viene incontro e mi da un bacio nella guancia, facendomi alzare lo sguardo, e senza lasciarmi il tempo di rispondere al saluto, mi prende per mano e mi porta dagli altri, sussurrandomi all'orecchio "È mia".
Eccola all'attacco, ha già avvistato la sua nuova preda.
Ritorna al suo posto, camminando a testa alta, facendo oscillare da una parte all'altra i fianchi e i capelli rossi, per poi sedersi sopra di lei "È tutta tua Alice, non te la rubo tranquilla. Buona fortuna", alle mie parole gli altri iniziano a ridacchiare e con la coda dell'occhio noto con piacere che sta ridendo anche Ed.
Mentre mi avvicino alle casse per attaccare il telefono e mettere un po' di techno, Ray mi passa la canna "Tieni e fregatene di Alice, lo sai com'è, quando vede una ragazza carina la vuole" gli sorrido "tranquillo, ormai la conosco, scommetto che questa notte se la fa" alza gli occhi come risposta e continua a parlare con gli altri.
Inizio a scegliere la canzone -DDT di Samuel Dan e Raffa Fl- faccio un altro tiro per poi appoggiarmi alle casse, sono parecchio grandi, facciamo sempre un sacco di feste qua sotto e questo sabato dovrei fare quella per i miei 18.
"Ragazzi, ma quindi cosa facciamo per il 10? Devo festeggiare il compleanno, se non ci sbrighiamo a invitare le persone e organizzare tutto sarà una merda" Milo che è il proprietario della cantina e sceglie lui chi far entrare o no, così risponde "Cazzo è vero, devo preparare la lista degli invitati. Invito chi voglio o hai preferenze?" "Tranquillo, invita chi vuoi lo sai che non mi crea problemi, invita più gente possibile ci dobbiamo divertire" "Agli ordini capo, inizio a fare la lista" mi avvicino e gli do un bacio sulla fronte "Grazie scemo".
"Voi venite? Tanto siete tutti invitati, come sempre. Anche voi" dico indicando quelli che ho conosciuto questa mattina al bar "sì sì, ci siamo" risponde Matthew tutto sorridente, visibilmente sballato.
Poi mi dirigo verso la poltrona dove sono ancora sedute quelle due "Voi ci siete?" dico, guardandole "Dove?" chiede Ed "Umh, al mio compleanno, ci sono anche i tuoi amici" indico il gruppo di ragazzi seduti alle mie spalle "Sì, ci sarò dolcezza" Alice si gira e la guarda malissimo "Dolcezza?!" squittisce Ali "Umh sì, Alice, o come ti chiami, guarda che non mi rappresenti niente, anche se mi incenerisci con lo sguardo" la guardo un po' sorpresa e inizio a ridere come una scema, sto per piangere, specialmente dopo lo schiaffo che si è beccata da parte di Alice "Ma come ti permetti, no basta me ne vado. E tu che cazzo ridi, eh?" "Oh, calma la tua belva interiore ed esci a prendere un po' d'aria non è colpa mia se le sei indifferente" continuo a ridere alzando le mani in segno di resa, mi passa affianco dandomi un spallata per poi uscire dalla stanza sbattendo la porta, dopo aver preso le sue cose.
"Kat, Ed, che succede?" chiede Anto
"La qui presente ragazza piena di piercing non gliel'ha data e si è incazzata" dico, indicando con un piccolo movimento della testa la ragazza ancora seduta che si sta massaggiando la guancia rossa, che si nota ancora di più nella sua carnagione chiara.
"Dai, adesso hai un nuovo tatuaggio a forma di mano, non ti piace?" gli chiede il suo amico Adrian "Fottiti Ad, attento che tra poco lo faccio a te il tatuaggio, nell'occhio" risponde scherzosamente "Ragazzi mi regalate emozioni" riesco a dire tra una risata e l'altra.
Dopo un po' Walt si avvicina al tavolo da biliardo messo in un angolo della stanza, vicino al bancone e alle mensole con gli alcolici "Chi gioca?" chiede, si alzano in due, Lukas ed Eden che prima di avvicinarsi agli altri si avvicina a me, che ormai mi ero seduta nel divano con altri, mi prende la mano e portandomi con lei "Vieni a giocare" la seguo "Ma non so giocare", mi passa una stecca e la prendo al volo "Ti insegno io" alzo gli occhi al cielo "ok ok, ci sto" mi lancia un'occhiata maliziosa e mi sorride, ok muoio.
Gli altri sistemano le palle nel triangolo, lo tolgono poi iniziano a giocare e quando arriva il nostro turno, Ed si avvicina lentamente e me la ritrovo dietro, inizia a sistemarmi la postura e quando è il momento di colpire la palla si appoggia alla mia schiena facendomi così deglutire rumorosamente, e il suo fiato caldo sul collo mi sta facendo perdere la concentrazione "Concentrati e colpisci" mi sussurra nell'orecchio, sì grazie al cazzo, non ci riesco neanche se mi paghi.
Mi prende la mano e mi fa muovere la stecca, colpendo così la palla facendone entrare una in buca, abbassa le mani nei miei fianchi "Brava" si allontana da me, mentre rimango in quella posizione persa nei miei pensieri, mi tocca una spalla "Hei tutto bene?" mi fissa maliziosamente "Eh, sì sì, tutto bene, dovrei tornare a casa, si è fatto tardi" rispondo per poi guardare l'orologio alle sue spalle, ok è veramente tardi sono già le 19:30 "Se vuoi ti do un passaggio in macchina" mi domanda "No grazie, preferisco tornare con lo skate vivo qui vicino, ci si vede in giro", smette di sorridere "Va bene, ci si vede bellezza" si gira e continua a giocare con gli altri, mi allontano a prendere le mie cose e dopo aver salutato tutti inizio ad uscire "Ah sì, il compleanno inizia alle 23, potete venire prima se volete, ci si sente su WhatsApp! Bye bye" senza aspettare una risposta esco da là sotto, lasciandomi le loro voci e la musica alle spalle.
Fuori si sentono solo le sirene della polizia, di qualche ambulanza, i soliti gatti che litigano e l'unica cosa che illumina i vicoli sono i lampioni mezzo fulminati, mi fermo un secondo ad osservare il cielo poi salgo sullo skate e inizio ad avviarmi verso casa, mentre il vento freddo mi colpisce il viso.§Camilla
Heiheihei, ho fatto il capitolo leggermente lungo lo so, spero vi piaccia
Un beso💎
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Horizon
Romance[Storia LGBT] Mi piace guardare Dushore la mattina, e salire sopra il palazzo dove vivo da 17 anni è l'unico modo che ho per fuggire da tutto. Nel cielo i colori dell'alba iniziano a farsi di un colore rosato e gli uccellini iniziano a cinguettare...