Pluffe e Bolidi

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La prima settimana e mezza di punizione passò relativamente in fretta. Maddison non apriva bocca e si limitava a pulire, mentre Ely era come se scomparisse nel nulla. Quando scoccavano le nove, Maddison aspettava che il Prefetto la congedasse per poi correre verso i sotterranei. Non voleva rimanere un secondo di più in compagnia di Burke.

In più aveva bisogno di riposarsi. Il professor Rüf non faceva altro che assegnare saggi da due rotoli di pergamena, la professoressa McGranitt spiegava incantesimi nuovi ogni settimana e il professor Piton pretendeva il massimo dai Serpeverde. E tra compiti e pulizie, Maddison arrivava esausta a fine giornata, tanto da addormentarsi non appena toccava letto.

Draco si rifiutava ancora di parlarle. Durante i pasti sedeva con i due troll, Blaise Zabini e Theodore Nott. Faceva finta di non vederla quando s'incrociavano nella Sala Comune e nei corridoi. La ignorava in ogni classe, preferendo parlare con Daphne e con Pansy invece che con lei, la sua migliore amica. Maddison sapeva che stava aspettando le sue scuse, eppure il suo orgoglio le impediva di ammettere che, per una volta, aveva sbagliato. Non aveva mai chiesto scusa e non aveva intenzione di iniziare a farlo per lui. Per questo era passata al contro attacco: se Draco voleva giocare, allora avrebbe giocato stando alle sue regole. Aveva iniziato a fare nuove amicizie, trovandosi sorprendentemente a suo agio tra i Serpeverde più grandi. Quando non era in punizione passava il tempo libero con il Prefetto Gemma Farley e le sue amiche del quinto anno, portando con sé Daphne, Pansy e Millicent. Aveva anche conosciuto i giocatori di Quidditch della sua Casa, dei tipi dall'aspetto cattivo e per niente amichevole. Specialmente Marcus Flint, il capitano della squadra, sembrava che avesse del sangue di troll nelle vene, tale era la somiglianza. Ma si era rivelato un ragazzo abbastanza simpatico: era riuscito a farla sorridere due volte, tifavano per la stessa squadra di Quidditch ed entrambi odiavano i gemelli Weasley. Maddison aveva scoperto grazie a lui che entrambi giocavano nel ruolo di Battitori per il Grifondoro, un bell'impiccio per un Cacciatore come Marcus. Per questo non li sopportava.

Un giovedì pomeriggio, Marcus le propose di fargli vedere come se la cavava a Quidditch. Maddison gli aveva detto che sapeva giocare e lui, prontamente, si era offerto di allenarla per permetterle di entrare nella squadra l'anno successivo.

« Sai, » le disse con un sorriso furbo « gli studenti del primo anno non possono giocare, tanto meno possono possedere un manico di scopa. Ma non c'è scritto da nessuna parte che non possano allenarsi con la squadra, se abbastanza bravi » Le aveva fatto l'occhiolino, poi le aveva circondato le spalle con un braccio. « E fidati che non c'è niente di meglio di battere i Weasley a Quidditch »



La notizia che Maddison, una studentessa del primo anno, si sarebbe andata ad allenare con la squadra di Quidditch dopo scuola fece il giro di tutta la Sala Comune di Serpeverde. Quasi tutti la conoscevano già per il suo carattere difficile e per essere diventata la protetta del professor Piton dopo solo due settimane di lezione, ma dopo questa notizia tutti i Serpeverde conobbero il suo nome. Non si faceva altro che parlare di Maddison Fawley nei dormitori verde-argento e la maggior parte delle Serpi si precipitò al campo di Quidditch appena finita l'ultima ora di giovedì. Nessuno voleva perdersi l'allenamento della novellina, nemmeno Ely.

« Beh, devo dire che adesso sei proprio popolare, Maddie » constatò Pansy, osservando tutti gli studenti seduti sugli spalti solo per la sua amica. « Ho sentito dire che la squadra di Quidditch di Serpeverde non ha mai avuto giocatrici titolari e mai nessuno si è anche solo offerto di allenare una ragazza. Come sei riuscita a convincere Flint ad allenarti? »

« Non l'ho convinto, è stato lui a propormelo. A quanto pare ha capito che sono una fuoriclasse semplicemente guardandomi » ripose Maddison, facendole l'occhiolino.

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