capitolo 3

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Sono le 3:00 ed io non riesco a dormire, così mi vesto in fretta e scendo vogliono vedere Roma di notte, voglio correre per quelle grandi vie, voglio schizzare l'acqua del fontanone e voglio cantare urlare, voglio sentirmi libera!
In men che non si dica sono pronta non mi sono truccata, ho messo un leggins nero, un maglioncino anch'esso nero il parka bordeaux ho afferrato la borsa e la macchina fotografica e sono scesa..
Sono le 3:30 e io sono sotto il Colosseo seduta su una panchina non ci sta nessuno è tutto deserto, così nel silenzio della notte inizio a disegnare..

Ad un tratto sento una mano sulla spalla, e non ci posso credere.. Giorgio il ragazzo di stamattina è qui davanti a me..

<<posso sedermi?>>
Mi chiede

<<fai cosa vuoi>>

<<sei tutta sola in una città grande come questa che neanche conosci, non hai paura se qualcuno ti faccia del male>> non gli rido in faccia per rispetto

<<Sono abituata a stare di notte in giro per pensare e disegnare e per non essere disturbata da persone come te>> gli rispondo forse in un modo troppo freddo..

<<ma vedi come mi rispondi, la panchina non è mica la tua! Posso sedermi qui e tu non puoi dirmi niente>> mo lo meno

<<ok>> la faccio breve, però perché stavo pensando a lui prima.. E dopo e come se si fosse materializzato qui..

Guardo il telefono e vedo che sono le 4:15 dovrei tornare in hotel se Sara so svegliarsi potrebbe preoccuparsi
Giorgio è ancora qui, si sta accendendo una sigaretta e mi viene spontaneo chiedergliene..

<<non si chiedono le sigarette agli estranei e poi sei piccola non puoi fumare, avrai più o meno 15 anni>> non ci credo mi ha preso per una quindicenne, per favore spaccategli la faccia altrimenti lo faccio io

<<veramente io ho 18 anni per tua informazione, e sono libera di fare ciò che voglio, adesso vuoi darmi una sigaretta oppure no?>> mo sbrocco

<<18 anni? Mha nun c'è credo mica tanto>>

<<ma dimme npo come te chiami, no perché oggi me lo sono dimenticato>> idiota, non è vero che te lo sei dimenticato e che sei definendo

<<Mi chiamo Emma>>

<<wow che bel nome>> che avrà di bello il mio nome?

<<dammi la mano>> mi dice, ma che vole fa?..

<<perché mai>>

<<dai non te mangio mica>> mi prende la mano e non so perché sento un brivido percorrere la mia schiena

Mi scrive un numero su una mano capisco subito che è il suo numero di cellulare ma che cosa devo farci?

<<io vado bionda, scrivimi se ti va>> se ne è andato ed io sono qui a guardarlo mentre sparisce nel buoi profondo della notte
Torno a casa e sono le 5:07 mi metto a letto e registro quel numero nel telefono, gli scrivo ..
📱Emma: Buonanotte
Mi risponde dopo pochi secondi
Giorgio: Buonanotte
Mi abbandono totalmente alle braccia di Morfeo in un sonno profondo...

l'amore non mi bastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora