Mi alzai dal letto con una convinzione, oggi mi sarei dimenticato di Lei.
Mi vestii in fretta e uscii di casa. Una voce nella mia testa mi diceva di dirigermi verso la stazione centrale, di prendere la verde e di fermarmi a Johannelund, non so per quale motivo, ma era lì che mi disse di scendere. Iniziai a camminare senza sosta fino a quando arrivai di fronte all'ingresso di un parco, era sbarrato da strisce gialle e nere. Pensai, strisce gialle e nere, gialle e nere, gialle e nere, cazzo! Facendomi strada tra la folla, mi diressi il più velocemente possibile all'ingresso. Più mi avvicinavo, più quell'odore disgustoso penetranava nelle mie narici, più le urla di una vecchia signora risuonavano nelle mie orecchie; potevo sentire il mio cuore battere forte e non per la fatica della corsa, ma per la paura di quello che avrei trovato, avevo una strana sensazione, un nodo alla gola che non se ne voleva andare, sentivo le gambe tremare, per poco cedere e abbandonare quella corsa apparentemente infinita, avevo paura.
La vidi, la mia paura, dritta negli occhi. Era reale, troppo. Le mie gambe cedettero, caddi a terra, stremato. Usai quel poco di forza che mi restava in corpo per rialzarmi, voltarmi, tornare indietro. La strada iniziava a essere confusa, i miei occhi annebbiati dal pianto. In quel momento avrei solo voluto infrangermi sul cemento freddo, come un goccia di pioggia che, dopo il suo lungo viaggio dal cielo alla terra, si infrange e di lei non resta più nulla.
Sui giornali uscivano le prime notizie: "Indagato per omicidio colposo ..."
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Hämnd
Mystery / ThrillerNon era una giornata come tutte le altre, era solito fare freddo a Stoccolma, ma quella sera il clima si presentava molto più avverso e ostile del solito. Uscito da lavoro mi rannicchiai sotto la giacca di lana e mi diressi con passo felpato verso i...