I nani e il produttore di riso per il quale mi sono stancato di trovare nomi alternativi si diressero quindi ai sotterranei dell'azienda, attraversando il tragitto disseminato dei corpi esanimi dei dipendenti di Gerry, quest'ultimo sentiva crescere la sua determinazione mentre pensava a qualche frase edgy e drammatica da dire al suo nemico dopo averlo sconfitto e quando l'ebbe trovata, si decisero a prendere un ascensore per arrivare ai sotterranei, andarci a piedi sarebbe stato si assai più scenico, putroppo però i Nani soffrivano di gotta, quindi vi farete bastare l'ascensore, anche perché se li faccio andare a piedi devo far succedere qualcosa durante il tragitto e non ho idee, capitemi.
Greggio troppo preso dalla frenesia del momento era andato a piedi, per i nostri protagonisti fu quindi facile precederlo.
Avrebbero potuto organizzare un agguato, ma Ezio non poteva continuare a sterminare tutti i dipendenti, andava fermato.
Quindi si disposero in riga sui gradoni di pietra dell'enorme scalinata che conduceva alla cassaforte e sentirono qualcuno avvicinarsi canticchiando "siamo la coppia più bella del mondo" ripetutamente.
Ma quando Greggio si ritrovò faccia a faccia con i 3 guerrieri fu colto da un'onda di terrore.
- dov'è Iacchetti? Come avete fatto a sfuggirgli? E tu perché sei ancora in piedi?
Gerry confuso e stremato riuscì solo a dire
- DOTTOR SCOTTI!
Senza contesto alcuno.
Il bluff funzionò, alla vista dei 3 nani, alla vista dei crociati della Puglia, alla vista dell'incarnazione della giustizia, della volontà di una regione, Greggio impallidì.
Il sangue terrone dei nani ribolliva di rabbia mentre le loro figure si stagliavano imponenti sui gradini di marmo in quella stregua difesa.
Combattevano per la loro cultura e la loro cultura, non disdegna la violenza.
I nani balzarono avanti, ma il fato sembrava davvero in favore di quel mostro: un'orda di reporter di striscia affamati di satira sbucarono in cima alle scale.
Maurizio si voltò con un'abile gioco di gambe e roteando il suo martello tre volte, tre volte le fila di nemici sbaragliò! Questi puntavano sul numero, eran giornalisti di satira, non avevano niente da perdere e combattevan come belve.
Peppino, si lanciò all'attacco.
Atterrando davanti al conduttore di striscia incrinò il candido pavimento, Greggio era un nemico lungi dalla sua portata, ma qualcosa era cambiato, Peppino sembrava aver rotto il suo guscio, nei pochi istanti in cui aveva visto Maurizio lanciarsi contro l'orda, qualcosa in lui si era risvegliato, Peppino era in collera, non ne conosceva il motivo, ma nei suoi occhi si accese furibonda una luce diversa e ben più feroce della pura e semplice belligeranza nanica.
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Peppino's bizarre adventures
HumorUmoristica accozzaglia di citazioni e prese in giro a un po' tutto e tutti. Peppino scorza cozze, un vecchio nano barese torna in puglia dopo un lungo viaggio, con non poche difficoltà, infatti il suo velivolo-cozza si schianta al suolo lasciandolo...