Ricordami

Venus

Mi avvicino al suo collo.

Lo sfioro con le labbra, e il mio respiro si fa sentire sulla sua pelle.

Rabbrividisce.

Mi esce un ghigno spontaneo e una piccola risata.

''Ti sei eccitata per quello ? E volevi che ti facessi male ?'' Sussurro e rido.

Mi guarda negli occhi, mi fissa.

Mi stacco lentamente dal muro, e  torno in bagno. 

Chiudo la porta a chiave e faccio scorrere l'acqua della vasca.

A fianco alla vasca, sul muro di mattonelle c'era era una finestra.

Affacciava sulle nuvole grige.

Che bel panorama.

Mi sfilo i jeans e i boxer, metto un piede nella vasca, poi un'altro e mi immergo.

Vengo preso dai miei pensieri.

Mentre continuo a guardare impassibile quella finestra.

Ritorno in me.

Mi alzo dalla vasca e mi asciugo.

Infilo i boxer, i jeans e la felpa.

Ed esco dal bagno.

E' ancora appoggiata a quel muro con le mani al petto, respira affannosamente.

La guardo in un primo momento di perplessità, poi capisco...

''Senti... io dovrei andare, ci sentiamo in giro casomai'' Devo andarmene da qui.

Svolto vero l'uscita ma sento il mio braccio tirare, giro la testa e vedo le sue guance bianco latte dalle quali scorge un po' di rosa.

Affanna.

Non andrà a finire bene...

''Senti devo davvero andare, magari un'altra volta.'' Faccio un primo passo in avanti.

Mi tira ancora di più.

Mi fa perdere l'equilibrio e cado a terra.

Un momento dopo è sopra di me.

''Non te ne andrai così facilmente.'' Queste parole uscirono incandescenti dalla sua bocca.

Ormai era in balia di Venere... 

E nessuno poteva fermarla...

La manica della sua felpa cade leggermente sul braccio, lasciando intravedere la clavicola e il collo...

Mi attira troppo, e non va bene.

Si avvicina lentamente al mio collo, Me lo bacia e lo lecca.

Sale su fino all'orecchio e mi morde il lobo.

Torna giù leccando il collo di nuovo, poi soffia sulla parte bagnata, il freddo mi inebria i sensi.

Non capisco più niente.

Dopo un battito confusionario di ciglia mi ritrovo su di lei.

Non va bene.