Quante volte mi sono sottratto ai suoi innocui tocchi, tocchi che mi facevano vacillare...
mi son sempre tirato indietro, pensando che non fosse giusto, non così.
Anche ora, ora che mi ritrovo schiacciato sul divano sotto il suo dolce peso in balia...
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-...TAETAE!!-
Mi rigiro con la paletta delle frittelle in mano verso di lui, venendo accolto dalle sue braccia e dal suo petto nudo.
...nudo...
completamente...
NUDO...
Oh..wow...
I capelli ribelli che ricadono sul viso, gli regalano un'aria selvaggia, molto appetitosa.
Arrossisco, non so dove metter le mani e ho il cibo sul fuoco... meglio che penso a quello invece di sbavare tra le sue braccia.
- Ehm...devo controllare il fuoco...-
Mi rigiro verso i fornelli, completamente imbarazzato.
ci mancava solo cominciassi a balbettare...
T- Fai, fai...ho una certa fame...
Bisbiglia al mio orecchio destro tenendomi sempre per i fianchi e spingendo il suo bacino verso il mio fondoschiena.
Sgrano gli occhi...è eccitato...
-Ma...ma scemo, che fai!!!!???-
Allunga una mano verso la manopola dei fornelli per spegnere il gas.
T-Sono cotte...e non intendevo quella di fame...
Soffia nell'orecchia prima di lambirla con la lingua, col suo peso mi spinge verso il ripiano in marmo, facendomici accasciare sopra restando in balia delle sue attenzioni.
Sento le sue mani scendere lungo il mio petto, le lascia scorrere sopra la stoffa della camicia raggiungendo il cavallo dei pantaloni e frizionando la protuberanza che si sta creando, rubandomi un gemito.
T- Bravo bambino..anche tu hai fame?
Sussurra ancora, slacciando i bottoni e la cerniera con una mano mentre l'altra tartassa un capezzolo che s'inturgidisce subito sotto i suoi lievi tocchi e il mio corpo viene percosso da mille brividi.
Supera direttamente la stoffa dei miei boxer accogliendo nella sua esperta mano la mia virilità, facendomi arrancare e spingermi col corpo ancora di più al suo, sentendo per bene la sua erezione pronta a riempirmi.
Non so come abbia fatto ma mi ritrovo senza pantaloni, la vista annebbiata, gli occhi lacrimanti e il respiro mozzato mentre seduto sul mobile di marmo gemo senza contegno, sentendo il calore della bocca del mio bellissimo coetaneo avvolgere completamente il mio gioiello...lo lecca, succhia come se fosse un dolce squisito...punta più di una volta lo sguardo nel mio cercandomi...facendomi morire...
