C'era una volta
Tanto tempo fa c'era un regno immenso governato da un unico re che riusciva a mantenere la pace fra tutti gli abitanti.
Ma come tutti gli uomini aveva i suoi pregi, apprezzati da tutti, e i suoi difetti e tra questi, quello più evidente era di conquistare fanciulle per un po' di divertimento.
Con il passare del tempo una dopo l'altra cominciarono a presentarsi a corte con la presunta discendenza del re; che dopo il panico generale, decise di dividere le proprie terre fra i principini.
La sua morte per tutti fu abbastanza doloroso; così doloroso che nessuno si accorse che i suoi nipotini nascevano con delle particolarità molto strane. Ognuno aveva una caratteristica animale: dalla coda di volpe alle orecchie di coniglio.I discendenti di quest'ultimo regno erano quelli con le storie più avventurose e affascinanti. Principalmente possedevano tutti delle lunghe orecchie grigie, l'unico che si differenziava era un re molto giovane e amato dal suo popolo e non solo per le orecchie lunghe e nere che lo distinguevano da tutta la sua famiglia. Andava molto d'accordo con i regni confinanti soprattutto con quello del re anatroccolo che, con la sua chioma bionda, al tatto simile a delle soffici piume, gli propose di prendere la mano di sua figlia ma con la disapprovazione di tutti accetto.
Da quando la terza generazione comincio ad avere l'età per sposarsi ad alcuni abitanti nascevano le stesse caratteristiche dei futuri sovrani. Essi si rivelarono ottimi partner per loro; quindi si cercò sempre di trovare il compagno giusto per guidare il regno. La decisione del re di sposare un'altra principessa invece della sua destinata consorte non venne vista di buon occhio. Nel regno si cercava colei con le orecchie da coniglietta per impedire il matrimonio ma quel giorno arrivò troppo presto e della ragazza ancora nessuna traccia.
Nel castello dei tacchi vertiginosi risuonavano sul pavimento appena lavato. La proprietaria era odiata da tutti a palazzo per il suo carattere: sempre pronta a lamentarsi di qualsiasi cosa. L'unico che sembrava non odiarla era il re, che in quel momento, era intento a sistemarsi la cravatta.
Non era pentito della sua scelta; fra tutte le ragazze del regno nessuna sembrava possedeva la particolarità che cercava lui, quindi si era arreso. Avrebbe comunque sposato un reale ciò significava che fosse adatta per governare al suo fianco. A interrompere il flusso dei suoi pensieri fu la porta della camera spalancata dal diavolo in persona.
«Amore!» cinguetto tutta felice per poi guardare meglio il futuro marito.
«Cambiati! Non mi piace questo vestito.» Sentenziò per poi chiudersi in modo rumoroso la porta alle spalle e far ricominciare il suono fastidioso dei tacchi. Il re guardò il suo riflesso nello specchio sperando di aver fatto la scelta giusta.Nel frattempo, nei corridoi del palazzo, una ragazza camminava spaesata, le mani sul cappuccio, che indossava sempre, per nascondere la testa. Fin da piccola frequentava il castello per aiutare il padre panettiere con le consegne giornaliere e più d'una volta aveva avuto onore di parlare con lui. Quando aveva saputo della scelta che aveva fatto si era imposta più volte di andare da lui ma la paura la bloccava sempre. Sarebbe andata li e poi cosa gli avrebbe detto?
Camminava piano osservando le diverse porte sperando di trovare quella del futuro sposo, ripensando alle parole della sorella minore che dicevano <<Allora, o ci vai TU OGGI, o ci vado IO OGGI e gli dico tutto, decidi tu.>>.
Si fermò quando sentì una voce, calda e intonata cantare, provenire da dietro una porta socchiusa. Si avvicinò lentamente, sussultò appena vide una schiena nuda in mezzo alla stanza. Il proprietario di essa era intento a rigirarsi tra le mani un tessuto bianco. La ragazza era rimasta immobile a fissarlo. Le pareti dai toni chiari donavano più luce all'ambiente. I pochi mobili di un legno scuro erano curati e lavorati nei piccoli dettagli; ma il suo sguardo era troppo concentrato su di lui per notare allestimento della stanza. Dai capelli scuri partivano due lunghe orecchie nere. Poco distante da lui, depositata su un cuscino rosso, la corona del regno dei conigli. Silenziosamente, la ragazza con il cappuccio, entrò per poi sbattere la porta per attirare l'attenzione.
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🌹Una Rosa Insanguinata🌹
Fanfiction"Dodici regni ognuno rappresentato da un animale. Lei futura regina delle coccinelle. Lui incoronato primo re dei gatti. Lei farebbe di tutto pur di difendere i suoi abitanti. Lui farebbe di tutto pur di essere sempre al suo fianco. Il bianco e il n...