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- Ecco... Posso farti una domanda? -

- Ma certo, avanti! -

- Ti saresti innamorato di me anche se io fossi stata un ragazzo? -

- ...EH?! -

- Ho detto... -

- No, aspetta, ho sentito cos'hai detto, ma... Perché? -

- È solo qualcosa a cui stavo pensando ultimamente. -

- Beh... È difficile rispondere a questa domanda. Insomma, se io fossi stato una femmina tu ti saresti innamorata di- -

- Sì. -

~

- Ehi, mi stai ascoltando? -

Sbuffò la ragazza sventolando la mano davanti il viso dell'amico.

- Sì, certo. -

- Cosa stavo dicendo allora? -

- Che se non ti riporto il libro mi castri? -

- Intanto ho usato il verbo "evirare", non "castrare". Suona molto meglio, non trovi? E comunque te l'ho detto dieci minuti fa, significa che è da dieci minuti che non mi ascolti? -

Il fatto che stessero camminando per strada non impedì affatto ad Akemi di voltarsi verso il biondo e rivolgergli una delle sue occhiatacce migliori.

Lo stesso non valeva però per il ragazzo, che per sua fortuna, impegnato com'era nel tentare di non farsi investire insieme alla rossa, potè solo intuire come l'amica lo stesse osservando, anzi, disprezzando in quel momento.

- Dai, dimmi di che stavi parlando e basta. -

- No, non era nulla di importante. Scusa se ti ho distolto dai tuoi pensieri super segreti ed interessanti con le mie futili chiacchere. -

Ribattè lei piccata prima di voltarsi di scatto dalla parte opposta.
Fortunatamente per il ragazzo, i capelli di Akemi erano corti, altrimenti gli sarebbero sicuramente finiti in faccia.

- Oh santo cielo... - Sospirò facendo un respiro profondo. - Ormai non capisco più se fai sul serio o semplicemente ti diverti a prendermi in giro. -

- Tutt'e due ovviamente. -

Rispose la ragazza con un'alzata di spalle per poi voltarsi nuovamente verso di lui e sorridergli come se nulla fosse, affrettando leggermente il passo.

- Ehi, ma allora me lo dici o no? -

Esclamò Miroku affrettando il passo a sua volta per raggiungerla.

- No. - Rispose lei candidamente. - Tanto lo scoprirai da solo tra qualche ora. -

- Ma... -

- Io giro qui. - Aggiunse prima che l'altro potesse ribattere. - Oggi non mi fermo al bar. -

- Sul serio? -

Chiese Miroku strabuzzando gli occhi incredulo, ormai la presenza della ragazza sul suo posto di lavoro era diventata talmente tanto una costante che quasi non riusciva a credere che quel giorno avrebbe potuto lavorare in santa pace, senza nessuno che gli gridasse "shotaloli" ogni due secondi, mettendolo in imbarazzo di fronte a tutti i clienti.

- Anche io ho una vita, sai? Anzi, ne ho moltissime, così tante che sarebbero impossibili da contare. -

Ribattè Akemi annuendo leggermente con il capo.

- Fammi indovinare: passerai il pomeriggio a leggere? -

- Esatto. - Annuì prima di alzare la mano per salutare l'amico. - A domani! -

nothing has changed //Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora