3° tema (licantropi.divergenti_)

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SPOILER! SE NON AVETE LETTO TUTTO DIVERGENT ALLORA NON LEGGETE! (A MENO CHE NON VE NE FREGA NIENTE OBV.)








Traccia= Tris riesce a trovare un modo per resuscitare sua madre ma per farlo deve uccidere la persona che ama di più ovvero Quattro. Cosa farà Tris? Deciderà di sacrificare l'amore della sua vita? Oppure si renderà conto di lasciare indietro il passato e vivere il presente?

Quattro, Tobias, lui. Tris non faceva altro che pensare a quel ragazzo e alla sua eventuale morte per riportare in vita la madre. Una parte di lei voleva riabbracciare sua madre, darle un bacio sulla guancia, riceverne uno in fronte, chiederle consigli anche per le cose più stupide, ma l'altra parte di lei... le diceva che non era giusto, non poteva sopportare la perdita di Tobias, anche se avesse comportato il ritorno di Natalie. Tris sospirò: si trovava nella sua stanza nella sede dei pacifici, le ginocchia al petto e la schiena contro il muro che si trovava dietro il comodino vicino al suo letto. No, non poteva fare una cosa del genere; non le importava se degli scienziati avevano trovato un siero che permetteva alle persone di ritornare in vita a patto che nella sostanza stessa venisse versato il sangue di una persona morta al posto di quella da resuscitare, non poteva uccidere, ancora. La morte di Will era ancora un groppo che aveva in gola e non riusciva ancora a credere di aver usato una pistola per uccidere un suo amico; non avrebbe avuto mai il coraggio di impugnarla per condannare a morte Quattro o qualsiasi altra persona, mai. In quei giorni aveva cercato di allontanarsi il più possibile da Tobias: non poteva sopportare di vedere il suo viso sempre sorridente nei suoi confronti sapendo che forse avrebbe dovuto spegnerlo conficcandoli un arma in testa. Tris abbassò la testa sconfortata contro le ginocchia. Basta, aveva bisogno di uscire al più presto. Si diresse verso i giardini della sede, forse stare in mezzo alla natura verde e così tranquilla le avrebbe dato una mano a risollevare il suo umore che in quel momento si trovava sotto i piedi. Quando arrivò all' entrata del giardino però si ritrovò di fronte un alto ragazzo dai corti capelli castani e vestito da pacifico, e dai meravigliosi occhi blu profondi. -tobias...- sussurrò Tris stupita. Subito cercò di girarsi e andare via il prima possibile, ma Tobias le bloccò il braccio con la mano e le disse:-no aspetta, Tris. Perché mi stai evitando, ho forse fatto qualcosa di sbagliato?- la ragazza di girò e cercando di non guardarlo negli occhi rispose:-no, non è colpa tua...è solo che...- la ragazza decise di farsi coraggio: doveva dirglielo, Tobias non si meritava di avere al suo fianco qualcuno che gli mentiva -degli scienziati hanno trovato un sistema per... far ritornare in vita mia madre, o almeno, qualunque persona morta- Quattro la guardò sorpreso e disse: -è una cosa possibile!?- - si Tobias...- gli replicò Tris con voce tremante -ma a patto che qualcuno di molto legato alla persona che vuole far ritornare in vita un'altra muoia, e quella persona saresti tu... Tobias- il ragazzo sentì mancarsi di un battito: lui sarebbe dovuto morire per far ritornare in vita la madre di Tris? -solo che io non sono intenzionata per niente a farlo, ne adesso, ne mai. Tu sei un pezzo troppo importante della mia vita, e anche se vorrò sempre un bene infinito a mia madre devo vivere nel presente e non posso far risorgere le persone defunte, ciò che è successo è successo- disse Tris rivolgendo un sorriso a Tobias -ah ma davvero? Sarebbe bello credere in tutto ciò Tris, ma a volte non è possibile sai?- la suddetta ragazza di girò e vide Christina, con in mano una pistola che stava puntando davanti alla sua minuta figura -sai ora che ci penso la tua morte risolverà due miei problemi: la morte di Will, che mi sta quasi uccidendo e la mia vendetta personale nei tuoi confronti- prima che Tobias o Tris potessero replicare, quest'ultima si ritrovò a terra in un mare di sangue con un proiettile conficcato al centro della fronte.

Tris si alzò di scatto dal lettino, evidentemente era solo un incubo, e, mentre si abituava alla luce che entrava forte dalla finestra si ricordò di essere svenuta dopo aver battuto violentemente la testa. Lentamente si guardò attorno con la testa che le girava leggermente: le coperte si trovavano ammassate in fondo al materasso, sentiva il suo respiro affannato, come se avesse appena finito di correre e una sensazione di ansia che stava via via scemando. Girò la testa di scatto e vide Tobias che la guardava allarmato, e prima che il ragazzo potesse aprire bocca lei cinse le sue braccia attorno al suo collo sussurrando con dolcezza il suo nome; Tobias la guardò di striscio all'inizio sorpreso, ma poi in silenzio sorrise, cincendole la vita con le braccia muscolose.

spazio autrice:

allora, questa è la one- shot più breve, e onestamente è un'idea anche scontata e poco originale (all'inizio doveva svegliarsi da una simulazione, ma dato che non il racconto non è ambientato in Divergent ma in Insurgent ho pensato che l' idea non avrebbe cozzato con il periodo narrativo della storia), però spero vi piaccia lo stesso. alla prossimo tema :3

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