44 [one shot stenbrough 2]

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«Alzati e metti dei dannati vestiti!»
Urlò qualcuno, scuotendo Bill svegliandolo.
Lui sussultò e apparve blandamente.
Scoprì che aveva un mal di testa
lacerante ed era effettivamente senza vestiti; e in più c'era Richie Tozier in camera sua.
Distolse gli occhi dal sole e gemette:
«C-che ora è?»

«È ora che ti alzi e ti vesta»
scattò Richie, lanciando vestiti al suo amico più del necessario.

«Quindi metti via il tuo cazzo, per favore.»

Dopo aver tirato su i vestiti, la testa di Bill cominciò a girare vorticosamente ad un ritmo nauseante e guardò di nuovo la camera da letto.
«Cerchi Bevvie?» Chiese Richie, inarcando un sopracciglio.
«Se n'è già andata. Un'ora fa. Ecco perché ero qui, perché tutti i perdenti erano qui; per dirle addio fino all'estate prossima.» spiegò Richie, suonando sempre più arrabbiato ad ogni parola.

«Quando Stanley ha chiesto dove cazzo eri, sai cosa ha detto Bevvie?»

Bill distolse lo sguardo, le orecchie arrossirono, e non solo loro.
Poteva indovinare...

«Ha detto che voi due vi eravate scambiati già i vostri "ciao"... Allora, ho pensato, che cazzo significa?
Poi si fece strana e arrossì, non avrebbe guardato nessuno di noi in quel dannato momento.
Sai cosa pensavo allora, Billy Boy?»

Bill si rabbuiò, sia per quello che sapeva, sia per la crescente voce di Richie.
«Ho pensato, santa merda...Bill, si è scopato Bev.»

«Sh-sh-stai zitto, Richie!» Sbottò Bill, guardando il suo amico,
«Non è stato così.»

«Non è stato come, Bill? Hmm? Non hai fatto sesso con Beverly, allora?»
Lo accusò Richie.

Bill si zittì, il suo viso ora era rosso vivo. Richie sbuffò.
La rabbia ora si accese anche nel suo petto,
«C-cosa ti succede comunque, Tozier? Cioè, quello che è successo non ha un cazzo a che fare con te!»

«Mi stai prendendo per il culo?»
Richie lo guardò incredulo,
«No, non capisci quanto sia fottutamente stupido quello che hai fatto. Normalmente sei un fottuto impacco morale, Denbrough, lo sai che hai fatto un casino!»

«C-cosa?» Chiese Bill, sinceramente confuso,
«Con Bev? È stato solo un addio Richie! Lei lo sa! Non è come se fosse innamorata di me!»

«MA STAN LO È!» Urlò Richie a squarciagola, sbattendo un pugno sulla scrivania di Bill. I suoi occhiali sbalzarono di traverso.

Bill rimase immobile, dimenticandosi di respirare per un secondo.
Tutte le emozioni, i sentimenti, i pensieri che aveva cercato di reprimere da quando il rifiuto di Stan si era schiantato contro di lui, come un'onda marea.

Le sue ginocchia cedettero.
Ricadendo sul materasso, Bill deglutì a fatica e scosse la testa «B-beep beep, Richie. Se n-non hai idea di cosa stai parlando.»

«No, no, non iniziare con 'beep' adesso, William!»
Scattò Richie, alzando un dito.
«So esattamente di cosa sto parlando! Sto parlando di come Stanley mi ha detto cosa provava per te quasi due anni fa, cazzo! Sto parlando di come tu hai iniziato tutto il flirt da solo con lui quest'anno! Sto fottutamente parlando di quanto cazzo devi essere stupido per mentire a Stan, solo per scopare Beverly!»

Bill si sentiva come se non avesse più ossigeno, facendolo sussultare per ogni balbuzie involontaria.
Era così fottutamente esasperante e gli ha fatto venire voglia di dare un pugno a qualcosa.
Un torpore che si avventa lentamente dalla punta delle dita per diffondersi nel suo corpo.
Soffocò mentre tentava di nuovo di parlare, «L-lui-lui-»

«Cazzo, questo lo ucciderà.»
Richie afferrò un pugno dei suoi stessi ricci e tirò un gemito,
«Fottiti, Bill. Vaffanculo.»

Con quello Richie lo lasciò solo nella sua camera da letto.

In pills « reddie/stenbrough » Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora