Non vi racconterò tutta l'ora di lezione, non sono così cattiva da sottoporvi a questa tortura, sarebbe troppo noioso, vi basti sapere che la campanella di fine lezione pose fine alle mie sofferenze.
-Io non posso resistere un anno cosi, June! - esclamò Cristine appoggiandomi la testa sulla spalla.
Questi suoi gesti di affetto mi rendevano piuttosto inquieta, negli ultimi anni avevo sviluppato una certa intolleranza verso le persone che invadevano i miei spazi, non mi piaceva avere l'odore di estranei addosso e Cristine non sembrava nemmeno conoscere il significato delle parole "spazio personale" e questo stava davvero mettendo a dura prova il mio autocontrollo.
Quando, dopo qualche secondo, spostò la testa, mi passai una mano sulla spalla e iniziai a sistemare le mie cose dentro la borsa, senza guardarmi troppo attorno; tutti gli studenti stavano lasciando, chi più velocemente, chi meno la stanza e una parte di me sperava ancora che Sarah non mi avesse riconosciuta e che se ne stesse andando con i suoi amici fuori dalla classe, ma non fu cosi.
-June?
Avrei riconosciuto la sua voce tra mille.
Due anni fa sarei stata felicissima di sentirla, ma ora non ero sicura di essere pronta a ricevere tutte le sue domande e non volevo vederla arrabbiata, anche se ne avrebbe avuto tutto il diritto.
Mi voltai e mi sorpresi nel vedere quanto fosse cambiata: i capelli erano diventati molto più lunghi, era dimagrita e abbozzai un sorriso quando vidi che si era truccata. Doveva essere successo qualcosa di incredibile perché Sarah aveva sempre odiato il trucco e in moltissimi anni di amicizia non ero mai riuscita a fargliene mettere un po' nemmeno ai miei compleanni!
-Ciao Sarah- mormorai.
Non sono pronta...
Ci divideva solamente il banco e Cristine, che con un'espressione confusa, muoveva la testa a destra e sinistra guardandoci a turno.
-Sarah, io vado avanti. Ci vediamo dopo, fuori al parcheggio.
Mi voltai verso quella voce autoritaria e mi accorsi che era stato il ragazzo moro a parlare, gli rivolsi uno sguardo incuriosito curvando la testa e lo osservai mentre si alzava dal suo posto e, dopo aver passato una mano sulla spalla di Sarah, la superava senza degnare nè me nè Cristine di uno sguardo.
Simpatico...
-Ehm... anche io devo andare, ho matematica, ci vediamo dopo June!- mi salutò poi la mia nuova amica spostando la sedia e facendomi un occhiolino. La salutai con un gesto della mano e poi tornai a guardare Sarah che, nel frattempo, aveva recuperato la sua borsa e si era appoggiata al banco laterale.
-Qual'è la tua prossima lezione?-mi chiese scostandosi una ciocca di capelli dal viso e allungandosi per prendere il mio orario.
-Penso che sia francese.
Sarah sorrise - Buona fortuna, dicono tutti che sia uno dei corsi più noiosi della scuola!- sorrise e mi restituì il foglietto lanciandomi uno sguardo divertito.
Non capii come mai stesse parlando di altro, pensavo che la prima cosa che avesse fatto nel caso in cui ci fossimo incontrate sarebbe stata sommergermi di domande e invece non aveva minimamente accennato alla mia "fuga".
-Quando sei tornata?- mi chiese una volta uscite dall'aula.
-Da un paio di settimane più o meno, sai zia Jo è stata trasferita nell'ospedale qui vicino con una promozione che non poteva rifiutare e siamo ritornate.
-Hai intenzione di ripartire?
-Non lo so... diciamo che al momento non me la sento di lasciare Jo. Non penso che possa sopportarlo, capisci?
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Wild Heart
WerewolfCorrevo. L'unica cosa a cui riuscivo a pensare era a scappare, correre per salvarmi la vita. Il buio non mi permetteva di vedere, come se correre nel mezzo del bosco a mezzanotte non fosse già abbastanza difficile. [...]Quando alle mie spalle...